La conferenza stampa di Stasera c’è Cattelan, il nuovo programma di Alessandro Cattelan, in onda dal 20 settembre su Rai 2: «Il tipo di programma che sognavo da quando ho iniziato e la cosa che mi viene meglio»
Dopo il programma in prima serata su Rai 1, Da grande, Alessandro Cattelan torna con il suo nuovo Late Night Show Stasera c’è Cattelan, in onda ogni martedì, mercoledì e giovedì in seconda serata su Rai 2. Ecco la conferenza stampa con presenti lo stesso Cattelan, Stefano Coletta, direttore intrattenimento Prime Time, Claudio Fasulo e Guido Rossi.
Stefano sei sempre stato un grande fan di Alessandro e hai sempre difeso la scelta di portarlo in Rai, ora inizia un nuovo progetto corposo.
Stefano Coletta: è un progetto articolato e complesso che sarà tra le pagine più connotative della nuova Rai 2 che stiamo cercando di costruire. Stiamo cercando di portare linguaggi nuovi, volti e artisti, come Alessandro, che possano parlare ad una platea più ampia e più giovane. Stasera c’è Cattelan avrà una percorrenza autunnale per poi tornare subito dopo a Gennaio per una percorrenza ancora più lunga. Io sono contento che in questa serializzazione le persone possano rintracciare un appuntamento di fedeltà, autorevolezza e soprattutto di leggerezza, anche nella profondità perché vedrete Alessandro in Rai portare avanti una cifra che ci piacerebbe diventasse un riferimento nella casa di Rai 2. Rappresenta per me un nuovo corso per Rai 2, i bilanci però con gli appuntamenti plurisettimanali si fanno dopo tante e tante puntate.
Claudio Fasulo, hai lavorato con Alessandro nel suo primo progetto in Rai, Da grande, poi quest’anno all’Eurovision e ora con stasera c’è Cattelan. Perché la scelta di due siti produttivi, dato che si parte da Torino per poi arrivare a Milano?
Claudio Fasulo: Sostanzialmente si tratta di una sintesi di una molteplicità di elementi. Con Alessandro riprendiamo da dove eravamo rimasti. è stato un anno molto intenso, molto speciale, ci siamo messi una bella medaglia sul petto con tutto questo stesso team che ha lavorato al grande successo dell’Eurovision Song Contest. Il valore del centro di produzione di Milano non si discute, ma per noi Torino quest’anno ha avuto un valore fondamentale. A Torino si è realizzata una formula magica, dato che in occasione dell’Eurovision siamo riusciti a riunire tutte le forze migliori della Rai. Ed è qui che ricominciamo con Alessandro nella sua modalità preferita, il Late Night Show. Vogliamo sperare sia un punto di partenza e che Stasera c’è Cattelan possa approdare in altri centri di produzione della nostra azienda.
Durante la conferenza vengono mostrate due clip girate per il programma: la prima riprende il famoso incidente televisivo di Lisa Fusco nella quale su Rai 1 compie una spaccata in diretta e si rompe il femore; nell’ironica clip, Cattelan interpreta un gobbista incompetente che a causa di un suo errore provoca l’incidente. Si tratta della prima di diverse gag della rubrica del programma nel quale lo stesso goffo tecnico sarà la mente che si cela dietro altri celebri imprevisti televisivi. La seconda ed ultima clip introduce Nick Ponzio, campione di lancio del peso, che su richiesta di Cattelan avrà il compito di lanciare (letteralmente) il programma e successivamente il suo conduttore.
Alessandro, puoi raccontarci di qualche ospite previsto per la prima settimana?
Alessandro Cattelan: Sono felice di far parte di questo progetto e di questa squadra con la cosa che preferisco fare in assoluto che è il Late Show. Io vedo questo genere di programma più simile alla radio, e per questo ha bisogno di continuità, deve creare nello spettatore una routine. Il pubblico a casa dopo aver guardato il suo film in prima serata deve guardare il programma per andare a letto con un sorriso, e questo sarà il nostro obiettivo. La squadra è al completo e i presupposti per far bene ci sono tutti. Martedì come ospiti ci saranno i personaggi del momento, i ragazzi della Bobo TV, ovvero Christian Vieri, Antonio Cassano, Lele Adani e Nicola Ventola e l’altro grande nome emerso quest’anno dalla televisione che è Emanuela Fanelli. Mercoledì avremo Fabio Caressa e Ariete. E Giovedì avremo il CT della nazionale italiana Basket Gianmarco Pozzecco, un altro grande protagonista del momento dopo la grande avventura dell’Italia agli europei e Lazza, che è l’artista più ascoltato in questo momento. Poi per le prossime settimane ci sono già tanti nomi in cantiere e tanti in attesa di essere confermati. Credo che sarà un bell’inizio di stagione.
Guido Rossi, ci vuoi parlare di questo nuovo studio e di come avete affrontato le difficoltà di reperibilità dei materiali che tutti stiamo affrontando.
Guido Rossi: Se siamo qui è perché le difficoltà le abbiamo superate. Non è stato facile. è stata una situazione complessa da gestire. Ma ora siamo qui e siamo fieri di esserlo. Sono contento di poter lavorare nuovamente con Alessandro dopo l’Eurovision e dopo aver lavorato insieme a lui all’inizio della carriera di entrambi. Cominciamo una stagione autunnale con questo progetto molto ambizioso, ma c’è anche altro, ad esempio settimana scorsa sono partite le riprese della fiction Cuori 2 ambientata nella medicina degli anni ’60. Devo ringraziare i team di Torino e di Milano con cui abbiamo creato una grande sinergia e un rapporto di lavoro molto molto stretto.
Alessandro Cattelan: Questo tipo di programma, ovvero il Late Night sembra semplice, ma in realtà è una spina nel fianco per le produzioni, perché è fatto sia di interviste che di trovate e idee continue. Quindi ad ogni puntata le richieste sono tante, abbiamo bisogno di tante cose. In tutte le difficoltà che abbiamo trovato, alcune cose le abbiamo ottenute, altre no, ma c’è grande entusiasmo da parte di tutti e volevo aggiungere anche io i miei ringraziamenti.
Alessandro, da Rai 1 a Rai 2, dalla prima alla seconda serata. Lo vivi come un passo indietro o come un ritorno ad un habitat che più ti appartiene?
Alessandro Cattelan: la seconda
Cosa significa questo show per la tua carriera, è un nuovo inizio, pur nella continuità del tuo show su Sky?
Alessandro Cattelan: Un nuovo inizio è ogni volta che si cambia qualcosa, ma la vivo come una continuità di quello che ho cercato di seminare negli ultimi 10 anni. L’ho sempre detto che questo è il mio tipo di programma che sognavo di fare da quando ho iniziato a fare la televisione e credo sia anche la cosa che mi viene meglio. Avere questo rapporto con gli ospiti che si mostrano diversamente dal solito, come dicevamo prima, è il mio habitat.
Quanto cambierà rispetto a EPCC (e poi c’è Cattelan)? Sbarcare su Rai 2 cambierà codici narrativi e scelta degli ospiti?
Alessandro Cattelan: A giudicare dagli ospiti della prima settimana direi di no. Alla fine EPCC non è un colpo di genio, è un programma che appartiene ad un genere che è quello dei Late Night e la prerogativa di questo tipo di programmi è avere sempre l’ospite più interessante in quel momento, quindi la nostra scelta non sarà regolata da dove sto andando in onda, ma chi c’è di interessante per la gente che noi potremmo invitare. Differenze da EPCC si e no, perché alla fine il nostro obiettivo è cercare sempre qualcosa di diverso ad ogni puntata.
Come ti senti ad affrontare questa sfida dopo il debutto complicato su Rai 1 e poi il successo dell’Eurovision? Dimostri coraggio o incoscienza? Avresti potuto rifugiarti in situazioni Tv più comode e invece non molli?
Alessandro Cattelan: Io faccio semplicemente quello che mi sento. Mi vengono date delle possibilità e le valuto, non sono pazzo. So che ogni volta ci sono dei rischi e dei punti di forza. Quando scelgo di farle cerco di fare cose che mi possano essere utili e divertirmi.
Dopo due programmi all’insegna della sperimentazione, torni ai Late Show, dove hai sempre fatto la differenza. In qualche modo però questa scelta è figlia dei risultati di “Da Grande“. Le aspettative rispetto al precedentemente programma sono più elevate? Ci sono stati dei passi falsi che si ripromette di non fare?
Alessandro Cattelan: Non credo io di aver mai fatto male a nessuno quindi non ci sono passi falsi che mi riprometto di non fare. Quando si fanno delle cose si può anche sbagliare, poi, non so cosa rispondere quando si batte su questo tasto. Da grande è un esperienza bella, che rifarei, in un canale nuovo dove non ero mai stato e che grande parte del pubblico non mi conosceva e soprattutto rispetto ai miei numeri precedenti ho triplicato i miei ascolti. Se ho mandato in fallimento la Rai per questo me ne dispiace, ma non mi sembra anche perché poi abbiamo fatto una cosa bella come l’Eurovision, che è stato un successo, ma di questo non si parla. Probabilmente è più divertente fare questo gioco, ma chi fa questo lavoro ci deve stare. Speriamo di fare meglio.
Alessandro, quale è la difficoltà maggiore quando si realizza un Late Show?
Alessandro Cattelan: Riuscire ad intercettare quello che per la gente possa essere interessante anche se oramai gli stagni dove pescare sono tantissimi. C’è lo sport, c’è la cultura, ci sono i social, c’è internet per esempio i ragazzi della Bobo TV vengono da Twitch, che non è una cosa che se lo dico a mia nonna sa dirmi che cos’è. Bisogna essere bravi e fortunati nel trovare tutto quello che al pubblico può risultare in qualche modo nuovo e stuzzicante.
Stefano, quali sono i target a cui si punta per la seconda serata di Rai 2?
Stefano Coletta: Rai 2 in questi primi esperimenti che la direzione intrattenimento primetime ha effettuato ha evidenziato una possibilità di portare molte quote delle fasce tra i 25 e i 44 anni tra uomini e donne. Per me sarebbe bellissimo portare i 40 che è una classe anagrafica molto interessante. Spero che tanti coetanei di Alessandro e più giovani seguono il programma. La mia esperienza mi ha insegnato che per ciò che non è settimanale, per valutare lo share bisogna aspettare diverse settimane, in più l’esito della seconda serata dipende molto anche dal traino della prima. Quindi aspettiamo e speriamo ci sia un affezione nei confronti dei 3 appuntamenti.