Oggi cinquant’anni fa veniva pubblicato Abbey Road, ultimo album dei Beatles e il più venduto di sempre della storica band di Liverpool.
Cinquant’anni fa, il 26 settembre 1969, veniva pubblicato uno dei dischi più amati della storia della musica leggera, Abbey Road con la famosissima copertina dei Beatles che attraversano la strada. Dopo le laceranti tensioni, i quattro ritrovarono la serenità dei tempi migliori per registrare l’album con la consapevolezza che sarebbe stato l’ultimo atto della storia della band (Let It Be uscì nel 1970 ma era stato registrato precedentemente e poi messo da parte). Diventerà il loro disco più venduto di sempre. Ad aprire l’album è Come together, scritto da Lennon per la campagna elettorale di Timothy Leary, guru dell’Lsd. Una canzone piena di riferimenti alle droghe e ricca di doppi sensi. Sempre a John dobbiamo Because, ispirato da Yoko Ono che stava suonando al piano Al chiaro di luna di Beethoven.
Di George Harrison sono Here come the sun (scritta nel prato della villa dell’amico Eric Clapton) e soprattutto Something che diventerà una delle loro canzone più coverizzata: considerata da Frank Sinatra come “la migliore canzone d’amore mai scritta”. Nel disco compare Octopus Garden, una delle poche canzoni composte e cantate da Ringo Starr. McCartney invece mette in pratica il lungo medley, un’idea avanguardistica che mixa nove mini canzoni fino a trasformarle in una vera e propria jam session rock. Il disco si conclude idealmente con The End che contiene tre assoli di chitarra di Paul, George e John che sembrano sfidarsi, ognuno con una tecnica diversa. E in più c’è l’unico assolo di Ringo Starr alla batteria in tutta la storia dei Beatles.