Fuori il video di Fatima, focus track dell’ep d’esordio di Beatrice Quinta dal titolo Devota
Da oggi in radio Fatima, focus track dell’ep d’esordio di Beatrice Quinta Devota (Sony Music Italy) insieme al videoclip di un pezzo che celebra l’autodeterminazione e l’emancipazione e si fa bandiera del messaggio di libertà che l’artista comunica in tutto l’ep, che nasce proprio dall’esigenza di condividere, con la propria arte, il percorso che l’ha portata a decidere chi vuole esserlo e con chi esserlo.
Il videoclip che accompagna il brano, diretto da Giulia Achenza, mette in evidenza diversi temi da sempre cari all’artista: ambientato in una sfarzosa villa d’epoca, vede la cantante interagire con una varietà di persone in più situazioni, che incarnano i valori della fluidità di genere, del femminismo e della libertà sessuale. Attraverso una serie di sequenze dinamiche e coinvolgenti, assistiamo a una presa di coscienza dell’artista che, grazie a questi incontri, viene ispirata ad abbracciare completamente la sua autenticità e a sfidare le norme sociali che tentano di limitarla, iniziando quello che diventa un vero e proprio “ballo della libertà”.
La cantautrice torna in una veste inedita, mostrando un lato di sé nuovo e più consapevole, risultato di una forte introspezione che l’ha portata a diventare la donna sicura che è oggi. L’artista lancia un forte messaggio di rivalsa e di fede, diretto in particolar modo a tutti coloro che usano la grinta per cicatrizzare le proprie ferite esorcizzando i momenti più bui e duri della vita per arrivare a compiere delle libere scelte. Il progetto porta con sé anche molti richiami alla terra natia della cantante, la Sicilia.
Un progetto discografico e di arti visive che si compone di sei tracce e si presenta come un viaggio introspettivo nella musica e nella vita di Beatrice, che torna in una veste inedita, mostrando un lato di sé nuovo e più consapevole, risultato di una forte crescita interiore che l’ha portata a diventare la donna sicura che è oggi. Il titolo Devota è emblematico in tal senso.
L’ep si apre con la title track, un pezzo sensuale, dal ritmo orientaleggiante, che racconta un sogno erotico: la passionalità e la carnalità di un amore che si consuma e da cui viene progressivamente liberata, lasciando spazio a ciò per cui ora è realmente devota: la musica. Segue quello che è forse il brano più intenso, intimo ed esplicativo del progetto: Pure le streghe. Una revenge fantasy raccontata cinematograficamente con un testo diretto, in cui emerge anche un senso di solidarietà femminile molto potente che da sempre nutre l’artista: Beatrice interpreta una “vedova nera”, forte delle ferite cicatrizzate nel tempo e protagonista della sua furia.
La traccia successiva è 10 un bagno, un pezzo dalle sonorità dance in cui mostra senza paura la propria vulnerabilità mentre racconta il disgregarsi di una relazione in cui non ci si riconosce più e in cui non si riesce più a comunicare, in cui ciò che fa rimanere legati è solo la paura di essere abbandonati. Cambio di registro per Un altro tabù, in cui la cantautrice mostra il suo lato più seducente e provocante. Quello dell’artista è un invito a lasciarsi andare all’istinto e alla fugacità del momento, perdendo qualsiasi inibizione e vivendo in pieno il brivido che solo la libertà può comportare.
Il disco si chiude con Pelle, un brano intimo, sincero, in cui la cantante, attraversando la solitudine, mostra allo stesso tempo le sue fragilità e la sua forza, introducendo l’ascoltatore in quello che è l’atto finale di una presa di coscienza che si sviluppa nel corso di tutto il progetto e che porta l’artista ad acquisire una rinnovata consapevolezza. È la storia di un’adolescente succube dei propri sentimenti che, una volta adulta, si riappropria della sua vita.