Biografilm Festival, tutti i vincitori: Agent of Happiness e The Roller, the Life, the Fight sono i Migliori film

Biografilm Festival 2024 - premiati Elettra Bisogno e Hazem Alqaddi per The Roller, the Life, the Fight
Biografilm Festival 2024 - premiati Elettra Bisogno e Hazem Alqaddi per The Roller, the Life, the Fight

Ecco i vincitori della 20ª edizione del Biografilm Festival: Agent of Happiness di Arun Bhattarai Dorottya Zurbó e The Roller, the Life, the Fight di Elettra Bisogno e Hazem Alqaddi premiati come Migliori film; tutti i riconoscimenti assegnati

Si conclude la ventesima edizione di Biografilm Festival. Un anniversario importante, ricco di eventi imperdibili che celebrano il passato, osservano il presente e immaginano il futuro, come questa edizione del Festival.
In occasione della cerimonia di premiazione, il Festival ha proiettato in anteprima italiana Turn in the Wound, il documentario di Abel Ferrara sulla guerra in Ucraina, con la voce di Patti Smith. L’anteprima in presenza del regista e del produttore Maurizio Antonini.

La giuria della sezione Concorso Internazionale composta da Ted Hope, Massimo Cantini Parrini e Signe Byrne Sørensen ha premiato due film che “ridefiniscono il significato di casa e sottolineano i nostri problemi di confini, mostrando come, nonostante le difficoltà e le lotte, la gioia, la felicità e la connessione siano sempre a portata di mano”.

Il Best Film Award | Concorso Internazionale, il premio dato al miglior film del concorso internazionale, è andato a Agent of Happiness di Arun Bhattarai e Dorottya Zurbó perché: “È un film di grande bellezza. Fonda la sua estetica nel soggetto e offre un ritratto disciplinato e personale dei partecipanti. L’attenzione prestata alla luce e allo spazio e il trattamento della casa e del paesaggio sono accompagnati da un enorme rispetto estetico – un piacere speciale.

È anche un film che scava lentamente in profondità nel suo soggetto e attraverso incontri personali e molto onesti con persone – uomini e donne, giovani e anziani – a cui viene dato il tempo di parlare delle loro vite e dei loro desideri per rivelare le questioni in gioco nella politica dello stato. Il film mette in luce la questione dei confini e di come la cittadinanza concessa ad alcuni e non ad altri possa tenere coloro a cui viene negato il passaporto in uno stato di prigionia perpetua”.

Agent of Happiness di Arun Bhattarai e Dorottya Zurbó
Agent of Happiness di Arun Bhattarai e Dorottya Zurbó(foto ©Biografilm 2024)

Il Premio Hera “Nuovi Talenti” alla migliore opera prima del Concorso Internazionale è andato a Life is Beautiful di Mohamed Jabaly, un film “che cattura l’oggi in tutte le sue gioie e i suoi dolori, guidato da un regista alla scoperta della sua vita, della sua comunità e della sua forma d’arte. L’energia e lo spirito sono contagiosi e ci ricordano la gioia della creatività. Un regista totalmente sicuro di sé, ma allo stesso tempo vulnerabile nella sua arte, che ci mostra scorci di mondo che la società ci incoraggia a dimenticare – in particolare la vita reale a Gaza in tempi di crisi.

LIFE IS BEAUTIFUL espande il significato di famiglia e casa e di come ci saranno sempre quelli che fortunatamente hanno la volontà di accogliere le persone, anche se la società più grande fa di tutto per impedire a queste persone di inserirsi. I confini possono essere fissati da LORO, ma i nostri cuori e le nostre menti li attraverseranno sempre.”
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La giuria della sezione Biografilm Italia, composta da Mattia Colombo, Simona Dolce e Sara Ferro ha assegnato quattro premi.

Ha vinto il Best Film BPER Award | Biografilm Italia 2024, premio al miglior film del Concorso Biografilm Italia, The Roller, the Life, the Fight di Elettra Bisogno e Hazem Alqaddi, poichè “In un momento storico In cui molte persone sono costrette a lasciare le loro case e i loro paesi e scappare altrove, “The Roller, the life, the fight” è un’esplorazione intima degli effetti che quel viaggio genera. L’epopea di Hazem diventa l’occasione per scoprire da vicino i problemi che è costretto a fronteggiare, le gioie quotidiane e la ricerca della libertà. Non è da solo in questo viaggio, Elettra, sguardo della camera e nostro, lo sostiene, lo incoraggia, lo ama. E la camera, costantemente vicina a entrambi, è la loro reciproca dichiarazione d’amore”.

The Roller, the Life, the Fight di Elettra Bisogno e Hazem Alqaddi
The Roller, the Life, the Fight di Elettra Bisogno e Hazem Alqaddi (foto ©Biografilm 2024)

La Menzione Speciale BPER | Biografilm Italia 2024 va a Romina di Valerio Lo Muzio e Michael Petrolini. La giuria ha stabilito che il film “colpisce perché mostra la periferia bolognese ma sceglie di farlo attraverso la storia personale di una ragazza come tante e della sua passione per la boxe, e della comunità che le ruota intorno, popolata da volti difficili da dimenticare. Le molte storie d’inclusione che compongono l’affresco creano uno spaccato autentico e vitale della Bolognina rendendola simbolo di tante periferie italiane. È un manifesto politico del tutto privo di retorica e ideologie”.

Il Premio Hera “Nuovi Talenti” per la migliore opera prima della sezione Biografilm Italia va a Che ore sono di Tito Puglielli e Marta Basso, con la seguente motivazione: “Una comunità in cui i protagonisti, benché chiusi, costruiscono un mondo di relazioni e regole dentro il quale ricercano la loro identità. Il titolo racconta l’infinita ripetitività del tempo che non muta, nell’attesa che l’altro si accorga di loro. Sono proprio due giovani registi a farlo, trovando la giusta distanza fra loro, la camera e i protagonisti del film. Lo sguardo rispettoso su questa realtà di persone invisibili ne svela, con affetto, l’umanità”.

La Menzione Speciale Hera “Nuovi Talenti” va a Sindrome Italia di Ettore Mengozzi, poiché “È importante che per un’opera prima il regista abbia scelto di esplorare il tema molto poco raccontato delle badanti in Italia e mostrare il sacrificio di chi rinuncia ai propri affetti per lavorare nelle famiglie degli altri. Il film è un racconto intimo e delicato delle vicende personali di due donne, molto diverse fra loro, ma accumunate dallo stesso dramma”.
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Anche quest’anno è stato assegnato il Premio Manifesto, attribuito al migliore film di Contemporary Lives dalla Giuria formata da rappresentanti di alcune realtà che si distinguono sul territorio per l’impatto sociale dei progetti che portano avanti, nello specifico: Chiara Dalle Molle (Arca di Noè), Eleonora Zavatti (Casa delle donne per non subire violenza di Bologna), Elia Caiconti (Cassero LGBTI+ Center), Stefano Boring(Gruppo Trans), Blerta Hoxha (Next Generation Italy), Claudia Sciommeri (Period Think Tank), Marta Melina (SMK Videofactory), Lucia Imbriaco (WeWorld).

Il premio è stato assegnato a Stray Bodies – Corpi erranti di Elina Psykou perché: “L’intera selezione di Contemporary Lives ci ha proposto documentari in grado di scuotere le coscienze, accendere dibattiti, mostrarci contraddizioni e punti di vista a volte opposti, attraverso storie potenti, che ci parlano di violenza, oppressione e sofferenza, ma anche di vita, desiderio, autodeterminazione, ribellione. Il premio Manifesto di Biografilm va a favore del film che per la giuria ha il maggior potenziale per generare, in chi lo guarda, un cambiamento, che è il fine ultimo, riteniamo, del documentario a tematica sociale.

Abbiamo deciso di premiare Stray Bodies di Elina Psikou, per le seguenti motivazioni: il documentario affronta il tema dell’autodeterminazione intrecciandolo con altri sotto-temi quali la tutela della salute, la libertà di scelta e il suo legame con il privilegio economico, le differenti accessibilità ai diritti all’interno dei diversi stati dell’Unione Europea, la minaccia crescente di politiche oppressive e sovraniste in Europa. “Stray Bodies rappresenta un’opportunità per portare all’attenzione collettiva l’importanza del diritto all’autodeterminazione e per ripensare l’Europa come luogo di pensiero progressista condiviso”.

Stray Bodies – Corpi erranti di Elina Psykou
Stray Bodies – Corpi erranti di Elina Psykou (foto ©Biografilm 2024)

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Anche quest’anno alcuni studenti dei corsi di laurea DAMS e CITEM di Bologna hanno composto la Young Jury. Il Young Critics Award al miglior film del Concorso Internazionale è andato a Marching in the dark di Kinshuk Surjan perché “Marching in the dark” soffia i suoi conflitti con sussurri e silenzi. Con un’esperienza di resistenza tanto inedita quanto proiettata all’universale. La resistenza di vedove che non trovano semplicemente la forza di reagire ad un lutto, ma il coraggio necessario per lottare contro la loro subalternità. L’intimo che si esprime dai campi lunghi e le sequenze dilatate. Le risate e i pianti soffocati che urlano la propria resistenza. Marching in the dark, così, squarcia il velo del mezzo, proiettandoci in una soggettività, in una lotta, nella storia. Per questo vince”.
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Sono stati svelati anche i vincitori dei premi legati ai progetti educativi di Biografilm Festival. Bring The Change è un progetto di Arca di Noè Cooperativa Sociale, realizzata grazie al contributo del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), in collaborazione con Biografilm Festival e con SMK Factory – attiva dal 2009 nel campo della produzione e della distribuzione di cinema documentario. Il progetto, un percorso di 7 incontri di avvicinamento al linguaggio cinematografico, coinvolge la classe 2RMM e il gruppo Metropolitan Poetry Slam dell’Istituto Aldini Valeriani di Bologna e un gruppo formato da beneficiari vulnerabili del progetto SAI e alcune persone del laboratorio occupazionale di Cadriano della cooperativa sociale Arca di Noè.

La classe 2RMM dell’Istituto Aldini Valeriani ha assegnato il Bring the Change Award a Lui semplicemente io di Matteo Parisini perché : “Il film tocca dei temi che ci colpiscono in prima persona quotidianamente: il bullismo, la difficoltà di rispondere all’aggressività dell’ambiente che ci circonda, il dispiacere che ci provoca subire delle ingiustizie e che spesso si trasforma in depressione e confusione, il sentirsi non adeguatamente compresi dagli adulti.

Abbiamo apprezzato la capacità del regista di far emergere questa incomprensione, dosando sapientemente in montaggio voci e presenze. Grazie a questo film abbiamo riflettuto su come possiamo reagire a tutto questo: con l’ascolto, il dialogo e l’amicizia. Ringraziamo il regista per essere riuscito a rappresentare il nostro mondo in modo autentico e spontaneo, e averci liberato dalla gabbia di etichette e stereotipi. Ci siamo sentiti rappresentati e ascoltati. Grazie Matteo!”.

Tutta un’altra storia, il progetto educativo di inclusione sociale dedicato ai ragazzi e ragazze in situazione di marginalità che quest’anno coinvolge le ragazze della comunità educativa Oikos, ha scelto di assegnare il Tutta un’altra storia Award a JDL – Behind the Wall di Deborah Faraone Minnella così motivando: “Premiamo questo film perché ci è piaciuto il messaggio e come disegna JDL.

I suoi murales ci piacciono perché li possono vedere tutti. I suoi murales trasmettono tanto dolore ma anche tanta forza, proprio come l’artista che, nonostante tutte le difficoltà è andata avanti con la testa alta e facendo uscire il meglio possibile da sé stessa. A JDL diciamo: non mollare mai, sii sempre te stessa, hai tanto da offrire e da esprimere! Vorremmo avere una forza come la tua nella nostra vita!”.
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La Giuria Speciale Arci Ucca, fondata da membri di Arci Ucca, ha consegnato il premio di distribuzione “L’Italia che non si vede. Rassegna Itinerante di Cinema del Reale” e 1000 € al miglior film del Concorso Biografilm Italia. Il vincitore è Lettre à ma fille depuis le pays des femmes di Silvia Staderoli perché “Attraverso un diario filmato rivolto a sua figlia adolescente, l’autrice ci guida in un viaggio emozionante che affronta la violenza di genere, le sfide personali e collettive delle donne e offre una potente testimonianza di coraggio e resistenza che intreccia l’intimo al politico”.
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Il premio di distribuzione TOP DOC – Il bello del documentario, consegnato dalla giuria composta dai content creator Attilio Palmieri, Giulia Quintabà e Matilde Santantonioper il miglior film del Concorso Biografilm Italia, va a Sindrome Italia di Ettore Mengozzi così motivando: “Abbiamo scelto di far vincere Sindrome Italia perché da parte della giuria è stata innanzitutto una scoperta la scelta della tematica trattata: le donne dell’Est emigrate in Italia per lavorare come badanti che condividono un disturbo psicofisico causato dalle condizioni di lavoro e dalla vita lontana dalla famiglia.

A colpire è anche la rappresentazione dell’altra faccia della medaglia: la vita dei figli di seconda generazione che devono affrontare le scelte e l’emarginazione delle proprie madri che in alcuni casi provoca in loro anche fratture nei rapporti e grandi forme di dolore. Molto forte è anche la tematica dell’immigrazione: l’Italia si conferma una società dipendente dall’immigrazione ma che non solo l’immigrazione non la vuole ma tratta male le stesse persone di cui ha bisogno.

L’originalità del documentario risiede non solo nell’ottimo livello di produzione, ma soprattutto dell’originalità del tema che, portato su una piattaforma di streaming, risulta un’assoluta novità per gli utenti e può generare sane discussioni e dialogo online”. Il film riceverà una distribuzione digitale della durata di 12 mesi su TOP DOC Prime Video Channel.
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Infine il Premio DocPoint Helsinki | Biografilm Italia 2024 va a Romina di Valerio Lo Muzio e Michael Petrolini perché: “È stato un vero privilegio vedere tutti questi meravigliosi film italiani, che mi hanno dato una grande visione delle preoccupazioni e degli interessi dei registi locali. Tutti questi film avranno sicuramente successo nei festival di tutto il mondo. Il Premio DocPoint quest’anno va a un film profondamente cinematografico. I registi hanno ritratto i loro protagonisti con una fotografia straordinaria, in modo intimo ma sempre rispettoso.

Le lotte della famiglia descritta nel film sono universalmente riconoscibili e condivisibili, ma ciò che lo spettatore porta con sé, dopo avere visto il film, è quanto sia salutare il fatto di essere parte di una comunità. Non riesco a pensare a un messaggio più vitale nell’Europa polarizzata di oggi. Siamo molto felici di invitare il film ROMINA a far parte del programma ufficiale di DocPoint Helsinki nel 2025.”

Il film farà parte del programma dell’edizione 2025 di DocPoint Helsinki Documentary Film Festival, e i registi saranno invitati a presentarlo.
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L’Audience Award | Concorso Internazionale, premio del pubblico per il miglior film del Concorso Internazionale, va a Marching in the dark di Kinshuk Surjan

L’Audience Award | Biografilm Italia 2024, premio del pubblico per il miglior film del Concorso Biografilm Italia, è consegnato a Romina, di Valerio Lo Muzio e Michael Petrolini

L’Audience Award | Biografilm Contemporary Lives 2024 premio del pubblico per il miglior film di Contemporary Lives va a L’ultima isola, di Davide Lomma.

L’Audience Award | Biografilm Art & Music 2024, premio del pubblico per il miglior film di Art & Music, va a Una vita all’assalto di Paolo Fazzini e Francesco Principini

Infine l’Audience Award | Biografilm Beyond Fiction – Oltre la Finzione 2024 va a The Sweet East di Sean Prince Williams.
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Assegnati anche i riconoscimenti dell’undicesima edizione di BIO TO B, l’evento industry che Biografilm Festival dedica al networking business-to-business tra professionisti dell’audiovisivo.

La giuria composta da Suzanne Biermann (ARTE TV), Stephanie Owens (Sundance Film Festival), Jasmina Vignjevic (Syndicado) ha assegnato tre premi. Il primo è il Best Bio to B Award, un premio di 1000 € che quest’anno è andato alla regista Inka Achté per Soap Fever (Napafilms). Il documentario racconta l’incredibile storia vera del successo della soap opera The Bold and the Beautiful in Finlandia e dell’effetto che ebbe sulla popolazione durante il più grave periodo di recessione economica nella storia del Paese.

Il secondo è il Best Bio to B Emilia-Romagna Project Award 2024 powered by ADCOM, che consiste in un buono dal valore di 2000 € da impiegare per il noleggio di attrezzature presso ADCOM. Il premio è stato consegnato da Nicholas Ruffilli di ADCOM alla regista Christina Ifubaraboye e alla produttrice Elisa Mereghetti per Pülö – bloodstream of the Kirike (IMBUU Media, ETHNOS). Il documentario denuncia gli effetti del colonialismo e del capitalismo sull’isola di Okrika nel Delta del Niger, dopo che le estrazioni di petrolio hanno reso la regione uno dei luoghi più inquinati del Pianeta.

Il terzo è il DAE Documentary Association of Europe Bio to B Award, consegnato da Marion Schmidt di Dae, alla regista Olena Fedyuk e alla produttrice Polina Georgescu per il loro Funeralzzi (Studio Onaleap). Il premio consiste nella membership gratuita per un anno alla DAE per il team vincitore. Il documentario è la storia di Natasha e Sergei. Il film esplora i temi della perdita e della guerra, e il modo con cui persone che si confrontano con la morte ogni giorno reagiscono a un conflitto che li tocca particolarmente da vicino.

Il Bio to B TOPDOC Award powered by TOPDOC, che consiste in una valutazione prioritaria del progetto vincitore per una eventuale acquisizione e successiva pubblicazione sul canale TOP DOC Prime Video Channel per 12 mesi. Il premio, assegnato dalla produttrice Giulia Moretti, è andato al regista Giacomo Boeri e al produttore Carlo Alpeggiani per Storie per Sandro (The Blink Fish). Un doc che racconta l’amore sconfinato di un figlio, Giacomo, per il padre Sandro, cui è stato diagnosticato il morbo di Alzheimer. Entrambi dotati di grandissima immaginazione, il primo mette in scena i ricordi più significativi del secondo per creare un archivio di emozioni.

Il FIPADOC @ Bio to B Award 2024 assegnato da Marion Czarny – va alla regista Martina Scalini e al produttore Gianluca de Angelis per Le ultime ribelli (Tekla Films), documentario che racconta il lato pubblico e privato di due attiviste di Ultima Generazione. Amiche e coinquiline, le attiviste abbandonano le proprie carriere ma rischiano di perdere qualcosa di ancora più prezioso: la propria libertà. Per la loro amica Martina, la regista, a volte è difficile restare in disparte e non intervenire, specialmente quando la gente le insulta o la polizia le porta via. Insieme, le tre condividono paure e immaginano una società nuova.

Il Verzio @ Bio to B Award 2024, assegnato dalla direttrice del Verzio Film Festival Eniko Gyuresko, va al regista Christos Stefanou e alla produttrice Giulia Amati per Moving Sisters (Fabula Productions, Blink Blink Prod, Frantasia Ltd). La famiglia Khani lascia l’Afghanistan in cerca di un futuro migliore, solo per essere confinate nel campo profughi di Eleonas, in Grecia. Nazieh, Shazieh e Hanieh sono adolescenti che hanno trascorso già tre anni lontano dalla loro madre che è riuscita ad arrivare in Germania molto prima. Il film racconta del loro impegnativo percorso dall’adolescenza all’età adulta.

Il MIA Market @ Bio to B Award 2024 assegnato da Marco Spagnoli va a Olena Fedyuk e a Polina Georgescu per Funeralzzi (Studio Onaleap).

Il Visioni Incontra @ Bio to B Award 2024 assegnato dal fondatore e direttore del festival Francesco Bizzarri e dalla consulente e coordinatrice Cinzia Masotina è andato a Giacomo Boeri e a Carlo Alpeggiani per Storie per Sandro (The Blink Fish).

Il Bio to B Rising Talents Special Mention assegnato dalla Future Talents Jury va a Giacomo Boeri e a Carlo Alpeggiani per Storie per Sandro (The Blink Fish).

Anche quest’anno è stato assegnato il Make it Real Award, riconoscimento per le professionalità che si sono distinte nel campo della produzione e distribuzione di film documentari, andato alla produttrice candidata all’Oscar® Signe Byrge Sørensen, per il suo appassionato e costante impegno nella scoperta e il supporto di autori quali Joshua Oppenheimer (nominato al Premio Oscar® al miglior documentario per The Act of Killing) e Jonas Poher Rasmussen, regista del documentario animato Flee.

Per Fiction Factory, lo showcase di soggetti originali destinati al cinema e all’editoria votato dal pubblico e alla presenza del comitato di selezione Associazione ScriptaBo, il soggetto premiato è Lady Car di Roberta Sciuto.
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Nel corso delle giornate del festival, sono stati assegnati anche i Celebration of Lives Awards, riconoscimenti attribuiti a personalità e professionalità che si sono distinte per il loro talento e per il loro contributo al Cinema.

Il Celebration of Lives Awards è andato a Olivier Assayas, con la seguente motivazione: “Siamo felici di assegnare il Celebration of Lives Award ad Olivier Assayas, regista e uomo di cinema a tutto tondo molto amato dal pubblico italiano, nell’occasione della prima italiana del suo film più autobiografico, Hors du Temps, racconto fatto di taglienti osservazioni sulla contemporaneità ma anche di viaggi nella memoria e nei ricordi fissati ai luoghi della sua infanzia. Critico cinematografico, divulgatore instancabile, maestro attento, ha fatto del suo Cinema l’esplorazione del viaggio dell’uomo contemporaneo nel villaggio globale, fermando attimi, frammenti, luoghi e persone in uno stile totalmente personale”.

Olivier Assayas
Olivier Assayas

Sono stati premiati con il Celebration of Lives Awards anche Ted Hope e Vanessa Hope, con la seguente motivazione: È almeno dalla pubblicazione del suo libro Hope For Film nel 2015 che Ted Hope rappresenta una delle voci piu’ ascoltate all’interno dell’industria cinematografica mondiale. Dopo una lunga carriera come produttore, dove ha lavorato a fianco di registi come Ang Lee, Todd Solondz e Michel Gondry, Hope ha scalato gli alti ranghi dell’industria arrivando a dirigere la divisione cinematografica degli Amazon Studios, prima di tornare allo spirito indipendente, fondando la casa di produzione Double Hope Films assieme alla moglie, Vanessa Hope.

Vanessa vanta una lunga carriera come produttrice nel settore del documentario, iniziata sotto l’egida di Chantal Akerman e proseguita con un occhio di attenzione verso il continente asiatico.  Ha diretto cinque lungometraggi, tra cui Invisible Nation, presentato in piu’ di venti festival nel mondo e in anteprima italiana al Biografilm di quest’anno. È un po’ una tradizione del nostro festival quella di premiare le power couples, perché’ molto spesso il cinema è un lavoro collettivo che diventa anche un affare di famiglia. Siamo felici quest’anno, dopo averlo assegnato in passato ad Eleanor e Francis Ford Coppola, e a Diana El Jeiroudi e Orwa Nyrabia, di conferire il Celebration of Lives Award 2024 a Ted e Vanessa Hope”.

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