Black Out – Vite sospese, recensione della serie mistery-drama con Alessandro Preziosi

Black Out - Vite sospese - Alessandro Preziosi e Rike Schmid
Black Out - Vite sospese - Alessandro Preziosi e Rike Schmid

La nostra recensione di Black Out – Vite sospese, la serie di Rai1 diretta da Riccardo Donna con Alessandro Preziosi, Rike Schmid, Aurora Ruffino, Matteo Rossetti e Caterina Shulha, un mistery-drama intrecciato al disaster

Senza via d’uscita

I clienti di un lussuoso albergo in un piccolo ed esclusivo polo sciistico nella valle del Vanoi, in Trentino, si trovano improvvisamente in pericolo. Un terremoto provoca infatti il distacco di un’imponente slavina, isolando la valle e impedendo l’arrivo dei soccorsi. Quella che avrebbe dovuto essere una piacevole vacanza natalizia di trasforma così in un incubo. Senza contare che i personaggi intrappolati hanno segreti da nascondere e identità celate. Tra di loro c’è anche un assassino.

Tante sotto trame

La trama di Black Out – Vite sospese si presenta ricca e fitta di segreti sin dalle prime battute. Appare subito evidente, infatti, che le sotto trame siano numerosissime e intreccino l’uno con l’altro tutti i personaggi. Per dar vita a tutto questo, la serie diretta da Riccardo Donna si avvale di un cast molto ricco composto da Alessandro Preziosi, Rike SchmidMarco RossettiAurora Ruffino, Mickaël LumièreCaterina ShulhaMaria Roveran, Juju Di Domenico e Federico Russo. La loro presenza sullo schermo appare ben bilanciata, in una coralità che sembra funzionare.

Black Out - Vite sospese - Aurora Ruffino (foto Bellucchi)
Black Out – Vite sospese – Aurora Ruffino (foto Bellucchi)

Un uomo al bivio

In particolare, Alessandro Preziosi ha il compito di interpretare un uomo diviso tra due affetti: da una parte i figli, che ha promesso di proteggere alla moglie prima della sua morte; dall’altro l’attaccamento ad un fratello malavitoso che rispetta ma del quale non condivide l’efferatezza. Questi due “fuochi” fanno parte della sua vita e caratterizzano il suo essere, ma certamente nel corso delle puntate l’uomo si troverà ad un bivio che lo costringerà a scegliere da che parte stare.

Suspence, sentimenti, umanità

La serie è composta da 4 puntate di circa 98 minuti, per altrettante prime serate. Le tematiche affrontate sono numerose e disparate: malavita e giustizia, famiglia e figli, primi amori e conflittualità familiari, problemi economici e salute, maternità e stato di emergenza. L’elenco rischia di allungarsi ulteriormente, visto che la sceneggiatura, opera di team composto da Valerio D’Annunzio, Peppe Millanta, Monica Straniero e Andrea Valagussa, fornisce un dettaglio alla volta, rimandando al prosieguo della storia per conoscere la visione d’insieme.

Black Out - Vite sospese - Federico Russo e Juju Di Domenico
Black Out – Vite sospese – Federico Russo e Juju Di Domenico (foto Di Benedetto)

Incuriosire: obiettivo raggiunto

La scelta è ovviamente comprensibile e raggiunge l’obiettivo di incuriosire lo spettatore. Essere confinati in uno spazio ristretto, bloccati da una natura tanto affascinante (il paesino di Valdena, luogo in cui si svolgono tutte le vicende di Black Out – Vite sospese, è in realtà il paese di Caoria, nella valle del Vanoi) quanto proibitiva fanno il resto, per una serie che ha molte frecce nel suo arco e sembra intenzionata a lanciarle ad una ad una in attesa del gran finale.

Black Out – Vite sospese, una coproduzione Rai Fiction ed Èliseo entertainment, va in onda su Rai 1 a partire dal 23 gennaio 2022. Diretta da Riccardo Donna, il cast è formato da Alessandro Preziosi, Rike Schmid, Marco Rossetti, Aurora Ruffino, Mickaël Lumière, Caterina Shulha, Maria Roveran, Juju Di Domenico, Federico Russo, Massimo Mesciulam, Giorgio Caputo, Eugenio Franceschini, Fabio Sartor e Magdalena Grochowska.

VOTO:

3 stelle e mezza

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