Cannes 2023, Rapito, conferenza con Marco Bellocchio, Fabrizio Gifuni, Paolo Pierobon e il resto del cast

Rapito - Marco Bellocchio a Cannes 2023 in conferenza stampa
Rapito - Marco Bellocchio a Cannes 2023 in conferenza stampa

La conferenza stampa di Rapito, il nuovo film di Marco Bellocchio in concorso a Cannes 2023 con Fabrizio  Gifuni, Barbara Ronchi, Paolo Pierobon e il resto del cast: “Non è un film contro il Papa o la Chiesa cattolica”

Uscirà domani nelle sale Rapito, il nuovo film di Marco Bellocchio, di cui trovate qui la recensione. Presentato in concorso come primo film italiano del Festival di Cannes 2023, Rapito racconta la vera storia del rapimento di Edgardo Mortara, un bambino bolognese di famiglia ebrea strappato via dalle braccia dei suoi genitori e portato a Roma contro la sua volontà, per essere educato come cristiano cattolico sotto l’egida di Papa Pio IX. Il film, tratto dal libro di Daniele Scalise Il caso Mortara, ha un cast di rilievo che comprende Fabrizio Gifuni e Paolo Pierobon ed ha ricevuto 13 minuti di applausi a scena aperta alla prima di ieri sera presso il Theatre Lumiére. Bellocchio ha avuto l’onore e l’onere di aprire le danze, e ci ha parlato della genesi del film e di alcuni aspetti produttivi e realizzativi. “Io ho letto il libro di Scalise e mi sono innamorato della storia, da lì l’ispirazione è nata e sono nate le immagini per poterla realizzare. È stato molto importante il momento della stesura della sceneggiatura con Susanna Nicchiarelli perché avevamo tutto il materiale già nel film, era un qualcosa di così impetuoso e urgente.” Interpellata sul processo di scrittura, SUsanna Nicchiarelli ha aggiunto: “Credo che la forza di questo film sia quella di lavorare con le risorse dirette, le disposizioni del processo, la testimonianza di Marianna Mortara nei suoi ultimi anni di vita. Quasi tutto ciò che abbiamo scritto e che si vede nel film è documentato e vero, è una storia accaduta per davvero e noi abbiamo cercato di trasporla con tutta la verità che si porta dietro.”

Rapito - Susanna Nicchiarelli a Cannes 2023 in conferenza stampa
Rapito – Susanna Nicchiarelli a Cannes 2023 in conferenza stampa

Nel film la Chiesa cattolica non ne esce benissimo, ma Bellocchio ci ha subito tenuto a puntualizzare: “Non ho voluto girare questo film per condannare il Papa o la Chiesa, né tantomeno per salvarli. Il mio è un film sull’intolleranza, sulla condanna di quei dogmi che devono essere rispettati in maniera cieca pena la fine della religione stessa. È stato questo a produrre una violenza estrema nei confronti di Edgardo Mortara.” E per quanto riguarda il ben noto interesse di Spielberg verso la storia di Edgardo? “Quando lessi il libro ne rimasi molto toccato e da cattolico volevo diventare parte di questa storia, sebbene non sia mai stato rapito dalla Chiesa. Di Spielberg so che stesse preparando un film su Edgardo basandosi su un altro libro, era già in cerca delle location e degli attori e diversi di loro erano già stati visionati. Poi però si è fermato tutto perché pare che non avesse trovato il bambino giusto, ma credo che ci sia anche un’altra ragione. Non si può raccontare questa storia se non in lingua italiana, con l’uso dei dialetti regionali. In inglese o in americano non sarebbe stata la stessa storia, non avrebbe avuto lo stesso impatto.” Anche la lavorazione del film, racconta, è stata tutt’altro che semplice. “Faceva molto caldo e gli attori recitavano in abiti molto pesanti, ma con loro abbiamo avuto un rapporto di grande coinvolgimento. Enea si è comportato in maniera incredibile, ha instillato grande arguzia e brillantezza nel suo personaggio con le sue parole, con le sue espressioni del viso. Figuratevi che non conosce neanche molto della religione cattolica, quindi ha fatto qualcosa di molto più importante che è regalare la propria umanità al personaggio di Edgardo; non dimentichiamoci che Edgardo non è mai stato maltrattato nella realtà, ma il Papa lo ha sempre protetto e trattato con benevolenza. Lo stesso Papa non ha voluto rinunciare al potere temporale, come gran parte dei dittatori; basti pensare ad Hitler o altri despoti che sono rimasti attaccati al potere che avevano. Pio IX, non restituendo Edgardo ai suoi genitori, ha fatto la stessa cosa.”

Rapito - Fabrizio Gifuni e Fausto Russo Alesi a Cannes 2023 in conferenza stampa
Rapito – Fabrizio Gifuni e Fausto Russo Alesi a Cannes 2023 in conferenza stampa

Poi è arrivato il momento degli attori, a cominciare da Fabrizio Gifuni, interprete dell’inquisitore Pier Gaetano Feletti. “Innanzitutto ero entusiasta di girare un altro film con Bellocchio. Rapito parte da una storia forte, c’è un personaggio forte un po’ come in Esterno Notte con Aldo Moro. L’importante per noi attori è non dimenticarsi del gioco, dell’improvvisazione per poter entrare in altre vite e altre epoche. Quello che mi ha affascinato di questo personaggio è la sua lotta nel tenere saldi i suoi principi, nonostante faccia parte di un’istituzione che ha cercato di portare un messaggio giusto ma con i metodi forse sbagliati, fatti di atti di intolleranza e di persecuzione come l’Inquisizione; o almeno è così che la Storia ha condannato il cattolicesimo. Credo che ad un certo punto in lui si spezzi qualcosa a livello inconscio, e ho cercato di rappresentare al meglio questa rottura.” L’altro grande antagonista della storia è Papa Pio IX, che in Rapito ha il volto di Paolo Pierobon. “Indubbiamente il mio è un personaggio estremo, pieno di contraddizioni. Non è un personaggio che si possa interpretare in maniera monodimensionale, ha mantenuto il potere per tanti anni ed è tuttora uno dei Papi rimasti per più tempo al soglio pontificio. Mi sono lasciato trasportare molto dal mondo dei dipinti di Velázquez e dal mondo delle prigioni nel caratterizzarlo, quel mondo fatto di persone che in qualche modo sono incatenate a qualcosa, un po’ come il mio Pio IX.”

Rapito - Enea Sala, Barbara Ronchi, Paolo Pierobon, Leonardo Maltese e Susanna Nicchiarelli a Cannes 2023 in conferenza stampa
Rapito – Enea Sala, Barbara Ronchi, Paolo Pierobon, Leonardo Maltese e Susanna Nicchiarelli a Cannes 2023 in conferenza stampa

Rapito però vive anche delle straordinarie prove di Barbara Ronchi e Fausto Russo Alesi, ed è incredibile come per la Ronchi tutto sia nato da una semplice fotografia. “Questa foto rimasta di Marianna Mortara mi aveva colpita moltissimo, oramai era anziana e aveva i suoi due figli ancora vivi accanto. Ho avuto l’impressione che fosse una donna che aveva mantenuto la propria dignità, che avesse scelto di non convertirsi anche e soprattutto per una questione politica, per dare un messaggio politico.” Russo Alesi ha dato vita invece ad un personaggio ancora più dilaniato dagli eventi e dal dolore: “Il mio Momolo si muove nella complessità di questa vicenda, ma Bellocchio mi ha chiesto fin dall’inizio di evidenziarne il lato umano sopra gli aspetti religiosi o politici. Questo padre deve stare con il proprio figlio, deve imparare a combattere con le armi che ha, a sopravvivere al dolore che prova e lui stesso tenta di usare il dialogo come arma. Non può rinunciare alla sua dignità ma deve cedere un po’ al compromesso per poter riavere Edgardo, sebbene non abbandoni mai la speranza di poterlo riabbracciare perché crede nella giustizia e nella legge.” Infine lo stesso Bellocchio ci ha tenuto a rimarcare come Rapito non sia un film anti-religioso o anti-clericale. “Ci sono stati molti casi come quello di Edgardo a partire dal ‘500, perché spesso le famiglie ebree avevano bisogno di servitù cattoliche e quindi questi bambini venivano battezzati di nascosto. Il caso di Edgardo è stato il più clamoroso perché il papa ha usato Edgardo come salvagente, in un momento in cui la chiesa stava perdendo in maniera drammatica il proprio potere temporale. Detto questo però Rapito è un film su di un rapimento, e non una condanna all’operato della Chiesa o di altre istituzioni.”

Rapito uscirà domani nelle sale distribuito da 01 Distribution, per la regia di Marco Bellocchio con Enea Sala, Leonardo Maltese, Paolo Pierobon, Fabrizio Gifuni, Paolo Calabresi, Barbara Ronchi e Fausto Russo Alesi.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome