Ecco cos’hanno raccontato i vincitori del Festival di Cannes 2023, dalla Palma d’Oro Justine Triet al Gran Premio Jonathan Glazer, e poi Tran Han Hung, Kore-eda Hirokazu e tutti gli altri
Dopo una premiazione che ha generalmente soddisfatto le previsioni della vigilia, pur regalando comunque qualche sorpresa, l’edizione di Cannes 2023 si è chiusa con l’anteprima mondiale del nuovo film Pixar Elementals, diretto da Peter Sohn.
Prima, però, i vincitori e le vincitrici di questa 76ª edizione hanno partecipato alla tradizionale conferenza stampa di chiusura, con i ringraziamenti di rito e qualche dichiarazione più succosa.
Cannes 2023 – La vincitrice della Palma d’Oro Justine TrietJUSTINE TRIET, vincitrice della Palma d’Oro per il film Anatomie d’une chute (Anatomia di una caduta): “Oggi ci sono più donne tra noi. Sono entusiasta di questo premio e di essere la terza donna (a vincere una Palma d’oro), è un po’ tutto così folle. Sono molto commossa, non credo di aver ancora elaborato del tutto la cosa. Non me lo aspettavo davvero, ma ciò che mi rende così felice è che ci sarà un effetto a catena basato sul film. Il fatto di essere la terza donna è di buon auspicio per il futuro perché le donne stanno arrivando. Ho fatto fatica a identificarmi con i modelli di ruolo femminili in questo mondo perché non ce n’erano molti a cui fare riferimento, ma sono certa che le cose stiano cambiando in meglio.”
JONATHAN GLAZER, vincitore del GRAN PREMIO DELLA GIURIA per il film La zona d’interesse: “In The Zone of Interest le cineprese non interferiscono con gli attori, che quindi hanno avuto molta libertà. Abbiamo girato ogni scena una sola volta, ognuna ripresa da più angolazioni diverse. Sono molto contento che il film sia stato proiettato e che se sia ne sia parlato, e spero che la discussione attorno ad esso possa continuare. Sono certo che Cannes aiuterà The Zone of Interest a essere visto in tutto il mondo.”
TRÂN HAN HÙNG, vincitore del PREMIO ALLA REGIA per il film La passion de Dodin Bouffant: “Quando realizzo un film, cerco sempre di andare oltre la storia per dare agli spettatori una scarica di emozioni cinematografiche e regalare loro un film poetico. Penso che la cucina sia un’arte, quindi ho trovato affascinante affrontare questo tema e incorporare una storia d’amore all’interno di questo mondo. L’olfatto, il gusto e il tatto sono sensi comuni sia alla cucina che all’amore, perciò mi sono proposto di illustrare questa stessa sensualità in entrambi i temi.”
In rappresentanza del regista finlandese AKI KAURISMÄKI, vincitore del PREMIO DELLA GIURIA per il film Fallen Leaves, sono intervenuti con due brevi dichiarazioni gli attori Alma Pöysti e Jussi Vatanen. “Aki ci ha mandato un bigliettino. Se avete visto il film, saprete che bisogna stare attenti ai bigliettini! Aki è felicissimo e grato per questo premio. Ci stiamo ancora dando dei pizzicotti per ricordarci che è vero.” ha detto la Pöysti, mentre Vatanen ha aggiunto: “Con poche parole, Aki riesce a dire molto. Una sola battuta è sufficiente. Volevamo che il film fosse divertente e, dato che questi due personaggi si conoscono da molto tempo, volevamo che l’amore posse avere una possibilità.”
A Cannes 2023 il premio per la miglior sceneggiatura è invece andato a Yuji Sakamoto per il film Monster, è stato però il regista Hirokazu Kore-eda a ritirarlo. “Sono seduto qui in rappresentanza di Yuji Sakamoto, il mio sceneggiatore, che avrebbe voluto essere qui accanto a me a ritirare questo premio. Abbiamo parlato molto per questo progetto, e il poter partecipare a queste discussioni mi ha reso meno insicuro della sceneggiatura. Quando scrivo le sceneggiature dei miei film faccio sempre delle ricerche in anticipo, quindi ho visitato alcune scuole per incontrare il personale che lavora nel settore dell’istruzione e le istituzioni che sostengono i bambini LGBT.”
I premi al miglior attore e alla miglior attrice di Cannes 2023 sono andati rispettivamente a Koji Yakusho per il film Perfect Days e a Merve Dizdar per il film About Dry Glasses. Mentre Koji Yakusho ha scherzato sul suo ruolo nel film (“A casa non pulivo mai i bagni, quindi la troupe mi ha insegnato a farlo. Durante le riprese, ho pulito bagni molto diversi tra loro, al punto che alla fine delle riprese l’impresa di pulizie voleva assumermi”), Merve Dizdar ci ha regalato un breve ma toccante discorso di emancipazione femminile: “È molto difficile essere una donna, fin dal momento in cui veniamo al mondo. Le donne sono costrette a lottare, essere una donna è una lotta e questa battaglia richiede speranza.”
Infine non possiamo menzionare il premio Caméra D’or andato al vietnamita Pham Thien An per il film Inside the Yellow Cocoon Shell e la Palma D’Oro al miglior corto andata alla regista Flòra Anna Buda per 27. “Per il mio prossimo progetto cinematografico intendo andare il più a fondo possibile e creare qualcosa di istintivo. Non ho ancora mai incontrato Trần Anh Hùng, ma abbiamo intenzione di incontrarci più in là. In Asia ci sono registi di grande talento, questa è una grande serata per il cinema asiatico e in particolare per il cinema vietnamita.” ha dichiarato Tihen An, mentre Flòra Anna Buda ha già in mente il suo prossimo progetto: “Ho una visione molto chiara in mente, sono già al lavoro per dei progetti di lungometraggio ma ci tengo a ringraziare la Giuria e il Festival di Cannes 2023 per l’opportunità di aver potuto condividere la mia storia col mondo.”