Cannes 2023: Palma d’Oro alla francese Justine Triet, italiani a mani vuote, ecco i vincitori

Cannes 2023 - Jane Fonda e Justine Triet, vincitrice della Palma d'Oro
Cannes 2023 - Jane Fonda e Justine Triet, vincitrice della Palma d'Oro

Al Festival di Cannes 2023 la Palma d’Oro va al francese Anatomie d’une chute della regista Justine Triet, con premi anche per i film di Jonathan Glazer, Aki Kaurismaki e Kore-Eda Hirokazu; italiani a mani vuote

Si è da poco conclusa la cerimonia di premiazione del 76° Festival di Cannes, con i riconoscimenti assegnati dalla giuria presieduta dal regista Ruben Östlund, che lo scorso anno aveva trionfato con Triangle of Sadness.

Nessun premio per il cinema italiano, nonostante ben tre titoli in concorso, Rapito di Marco Bellocchio, Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti e La chimera di Alice Rohrwacher, ma tornano a casa a mani vuote anche registi del calibro di Wes Anderson, Todd Haynes e Ken Loach, che era anche tra i favoriti.

La Palma d’Oro è andata ad Anatomie d’une chute della francese Justine Triet, un thriller psicologico che racconta di una famiglia che vive isolata in montagna fino a quando il padre non viene trovato morto. La madre viene accusata, ma si tratta di omicidio o suicidio?

Il Gran Premio della Giuria è stato assegnato a La zona d’interesse (The Zone of Interest) di Jonathan Glazer, tratto dal libro omonimo di Martin Amis, in cui il comandante di Auschwitz, Rudolf Höss, e sua moglie Hedwig, si sforzano di costruire una vita da sogno per la loro famiglia in una casa con giardino proprio accanto al campo degli orrori nazisti.

Miglior regista è il vietnamita Tran Anh Hung per La passion de Dodin Bouffant, che ambientato a fine ‘800 vede Benoît Magimel e Juliette Binoche nei panni di un celebre gastronomo e di un’eccezionale cuoca che lavorano insieme da 20 anni e tra i quali nascerà un sentimento.

Miglior attore è l’attore giapponese Koji Yakusho, protagonista di Perfect Days di Wim Wenders, storia di un addetto alle pulizie dei bagno di Tokyo che vive soddisfatto della sua semplice vita, appassionato di musica e libri.

Miglior attrice è l’attrice turca Merve Dizdar per Kuru Otlar Ustune (About Dry Grasses) del regista Nuri Bilge Ceylan, in cui una giovane insegnante d’arte che dopo anni sta terminando il servizio obbligatorio in un remoto villaggio dell’Anatolia, perde le sue speranze di sfuggire alla vita cupa in cui sembra essere bloccata.

Il Premio della Giuria è stato invece assegnato a Kuolleet Lehdet (Fallen Leaves) di Aki Kaurismaki, in cui il regista finlandese racconta la storia di due persone sole che si incontrano per caso nella notte di Helsinki e cercano di trovare il primo, unico e definitivo amore della loro vita.

La Miglior sceneggiatura è quella di Yuji Sakamoto per Monster di Kore-Eda Hirokazu, con il maestro giapponese che mette in scena un controverso film su un ragazzo che si comporta in modo strano e sua madre che scopre che la colpa è di un insegnante, con la verità che emerge attraverso gli occhi dei tre protagonisti.

La Camera d’Or per la Miglior opera prima è stato infine assegnato a Inside the Yellow Cocoon Shell del regista vietnamita Thien An Pham, presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs, su un giovane costretto a prendersi cura del nipotino di cinque anni, rimasto orfano di madre, alla ricerca in zona rurali del padre del bimbo, nonché fratello del ragazzo.

Momento top della serata indubbiamente la presenza sul palco, per premiare Jonathan Glazer, di Quentin Tarantino insieme alla leggenda vivente Roger Corman (97 anni), maestro dei b-movie. Jane Fonda ha invece consegnato alla Triet la Palma d’Oro, mentre tra i premianti anche John C. Reilly, Orlando Bloom e Pete Docter.

Cannes 2023 - Quentin Tarantino e Roger Corman alla cerimonia di premiazione
Cannes 2023 – Quentin Tarantino e Roger Corman alla cerimonia di premiazione

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