La conferenza de La Chimera, quarto lungometraggio di Alice Rohrwacher con Alba Rohrwacher e Josh O’Connor in concorso a Cannes 2023: “indago sulla relazione tra passato e presente, tra vivi e morti”
La talentuosa Alice Rohrwacher è ormai di casa sulla Croisette visto che La Chimera è il suo quarto film ad essere presentato qui, dopo il successo di Corpo Celeste, Le meraviglie e Lazzaro Felice che le sono valsi una Grand Prix speciale della Giuria per Le meraviglie e un Prix du scénario per Lazzaro Felice. Stavolta con La Chimera ci porta nella Toscana negli anni ’80, raccontandoci la storia dei trafugatori di tombe che rubano reperti antichi per poi smerciarli e rivenderli al mercato nero; assieme a lei erano presenti anche la sorella Alba Rohrwacher e gli attori John O’Connor e Vincenzo Nemolato.
“Fin da piccola ho sempre meditato su questa regione dove vivo, la Toscana, e sull’evidente presenza di altre popolazioni che l’hanno abitata nei secoli passati. È sempre stata interessante per me perché soprattutto negli anni ’80 e ’90 c’erano molte persone che scavavano nel terreno per andare a cercare dei reperti o degli artefatti archeologici, per poi poterli rubare e rivendere. Ovviamente è tutto illegale per la legge italiana, ma a me interessava più che altro esplorare la relazione tra chi è vivo e chi è morto e tra il passato e il presente. ” Così ha esordito la regista, che poi ha continuato: “Io credo che il percorso per fare un film sia tanto importante quanto il film, è un percorso fatto di gioia, amicizia, amore. Se c’è un’immagine che mi viene in mente è quella di un funambolo che cammina sul tetto correndo un grande rischio; a me piace il rischio di poter cadere, ma anche la meraviglia di potermi sorprendere ogni volta e di vedere quel funambolo che cammina anche un po’ incurante del pericolo.”
Ma come per tutti i film della Rohrwacher, anche La Chimera è un’opera che fa dell’aspetto visivo, della costruzione dell’inquadratura e dell’immagine un elemento fondamentale di messa in scena. “Prima di tutto io credo che abbia un dovere generazionale nel trasmettere la sensazione della fine di un millennio e del passare della storia alle nuove generazioni, quindi essendo un film sul tempo e sull’archeologia dovevamo anche raccontare la storia e l’archeologia del cinema. Abbiamo quindi girato alcune scene in super 16 per dare velocità e fluidità alla narrazione, mentre abbiamo usato il 35 mm per entrare nelle immagini come fossimo in un quadro. Poi, siccome con la pellicola è più complicato girare cose istantanee, abbiamo usato una macchinetta in 16 millimetri per filmare il volo degli uccelli e catturare così quella sensazione di istantaneità della natura; sono arrivata sul set con questa macchinetta per filmare le cose “al volo” e catturare il tempo che passava.” E gli attori? Per Alba Rohrwacher, sorella e storica collaboratrice di Alice, questa è stata un’esperienza un po’ diversa dal solito. “Il personaggio di Spartaco ne La Chimera è stato uno dei personaggi che Alice mi ha affidato, e non avevo mai interpretato un personaggio così prima; lei mi spinge in un posto ironico e oscuro poiché l’ironia del personaggio bilancia le sue ombre. Ci vediamo molto e stiamo molto assieme prima di girare, perché proviamo a capire su quante sfumature i personaggi possono contare. Alice ha la capacità di unire esseri umani che vengono da mondi diversi in un mondo che ha una lingua comune, ti chiedi come sia possibile che tutti riusciamo a parlare e a capire questa lingua eppure riusciamo a capirci. L’impressione che si potrebbe avere è che sia tutto improvvisato, ma in realtà è tutto nelle nostre teste.” Ad una domanda sull’impatto ambientale delle riprese, avvenute in alcune aree protette, Alba ha risposto in maniera ferma ma diplomatica. “Quando si fa un film e arriva la troupe si rischia sempre di sconvolgere l’ambiente, perciò noi cerchiamo di lasciare la location così come l’abbiamo trovata. Questa è stata la nostra sfida più grande.”
Po è toccato a Josh O’Connor raccontarci qualcosa sull’esperienza che ha vissuto sul set de La Chimera. “Alice mi ha mandato tipo un centinaio di film prima di iniziare a collaborare assieme, tra cui Accattone di Pasolini, che è un film che ha una sua teatralità speciale. Alice ha la capacità di riunire attorno a sé persone gentili, creative, che trasmettono un’energia incredibile, molto è stato fatto dalla sua stessa anima, dai costumi e dall’atmosfera che è riuscita a creare. … Volevo fare un film con Alice perché sono un suo grande fan e perché lei me l’ha chiesto, penso che in alcuni momenti certe persone debbano incontrarsi e lavorare assieme, sento che per tutta la mia vita io sia stato come trascinato nel fare un film simile.” E il tema de La Chimera? “Credo che questo film parli di ciò che ci lasciamo dietro questo mondo e del modo in cui le cose che ci lasciamo dietro abbiano un impatto e un’influenza su coloro che vengono dopo di noi e ritrovano queste cose; credo che Alice abbia una sensibilità tale da poter comprendere l’umanità e l’arte in un modo che pochi di noi riescono a fare. Ho scritto una lettera ad Alice, mio fratello minore mi aveva detto di aver visto Lazzaro Felice e Le meraviglie e poi di aver pianto, perciò ho chiamato il mio agente e le ho chiesto come potessi contattare Alice. Lei mi ha risposto che fosse impossibile.”
A proposito del suo personaggio nel film, O’Connor ha svelato quali sono gli aspetti che più gli piacerebbe possedere. “Credo che la spontaneità di Arthur sia la caratteristica più interessante, avere la capacità di vedere ciò che c’è in quello che non si vede è un qualcosa che Arthur riesce a fare e che io vorrei saper fare. Credo però di possedere l’interesse per la natura e la storia che Arthur possiede, ma vorrei aggiungere che questo tipo di sensazioni è possibile solo grazie all’ambiente e all’universo che Alice riesce a creare.” Anche la Rohrwacher si è dimostrata affascinata dal personaggio di Arthur. “Quando per la prima volta ho pensato all’immagine del film volevo che ci fosse un legame tra Arthur e Beniamino, ma mi vergognavo del fatto che potesse essere un immagine così banale, quella di questo filo rosso che li lega. Ma poi ho capito che solo superando quest’imbarazzo sarei potuta arrivare alla verità dei loro personaggi. Alla fine il desiderio è quello di prendere le cose più semplici per renderle reali e tangibili.”
La Chimera è diretto da Alice Rohrwacher e interpretato da Alba Rohrwacher, Josh O’Connor, Vincenzo Nemolato, Isabella Rossellini e Carol Duarte, uscirà in autunno nelle sale distribuito da 01 Distribution.