La conferenza di The Old Oak, il nuovo film di Ken Loach, in concorso a Cannes 2023, presente insieme a parte del cast: “I film di Hollywood lanciano il messaggio che soldi e avidità sono una buona cosa”
Nell’ultimo giorno di Cannes 2023 è arrivato in concorso Ken Loach con il suo The Old Oak, probabile ultimo film della sua cinquantennale e straordinaria carriera. Assieme al maestro del cinema inglese, sempre in prima linea per difendere la classe operaia e gli emarginati, anche alcuni membri del cast tra cui gli attori Dave Turner ed Ebla Mari e lo sceneggiatore Paul Laverty.
“The Old Oak ha avuto origine dopo aver lavorato nel nord-est dell’Inghilterra per altri due film. Abbiamo visto i negletti e i reclusi, gli emarginati, abbiamo visto i rifugiati siriani che scappavano dalla guerra e che venivano messi in posti in cui non potevano essere visti, abbiamo visto la classe operaia di lì. È una zona del paese con poche infrastrutture, pochi servizi, quasi del tutto dimenticata, eppure è la zona con più rifugiati in tutto il Paese. Perché? Perché il governo non vuole che esistano.” Loach è abbastanza preoccupato per il futuro del cinema, ma non per la questione delle sale. “Non spetta ai registi e agli scrittori decidere se possono fare film; ora le porte si stanno chiudendo ai giovani che vogliono affrontare le questioni del loro tempo con una comprensione politica e non semplicemente sociale. Questa è una grande differenza, perché la comprensione politica significa sfidare chi ha il potere. Perché chi è al potere e ha i soldi, quando il suo sistema sta fallendo, dovrebbe sostenere film che dovrebbero sfidare quel potere? I registi e gli sceneggiatori non possono più lavorare in sicurezza quando vogliono esprimere la loro preoccupazione per il modo in cui la società sta cambiando. È questo il problema. Organizzare l’opposizione è il problema.”
Problema che si pone anche lo sceneggiatore di The Old Oak Paul Laverty: “Quello che cerchiamo di fare nel film, e credo che sia rilevante, è di catturare la rabbia, la furia, l’urgenza di queste persone che si sentono abbandonate dal proprio governo. COme colleghiamo gli scioperi minerari del 1984 alla situazione attuale? Non si può negare che questa furia continui anche al giorno d’oggi e non possiamo semplicemente negarla o ignorarla, dobbiamo comprenderla e affrontarla. Non c’è nessuna rappresentazione politica per queste persone, sono spaventate e vulnerabili, soggette alla discriminazione e al razzismo. Credo che la sinistra debba organizzarsi, stilare un programma, mettere sul banco delle idee cosicché queste persone possano sentirsi protette, e non parliamo solo dei rifugiati ma anche delle persone che devono accoglierli.” Il protagonista di The Old Oak Dave Turner racconta invece di come si sia trovato di fronte ad una sfida impegnativa. “Sono stato un aviatore per tanti anni, quindi per me essere qui a presentare questo film è un’esperienza inimmaginabile. È stato un set molto impegnativo ma ho cercato di dare me stesso per far sì che il personaggio di TJ potesse esprimere l’intensità che c’era già in sceneggiatura. Alla fine delle riprese ero completamente distrutto, mi sono pure addormentato su un prato e mi hanno ripreso mentre dormivo.”
Alla fine Ken Loach non ha potuto esimersi da un giudizio politico netto e senza sconti sul governo inglese, e non solo. “Il problema della colpa dei rifugiati in Inghilterra non è colpa di una sola persona, ma credo che il governo di Tony Blair abbia avuto un’enorme responsabilità per quello che ha combinato dopo l’11 Settembre, e in America quello di Bush. Dovrebbero essere processati al tribunale de L’Aia per crimini di guerra. Il nostro governo ha la responsabilità di dare al popolo ciò di cui ha bisogno in termini di possedimenti, servizi e prodotti, non appoggiare le grandi corporazioni che scatenano guerre in giro per il mondo per puro profitto.” E sull’ipotesi che The Old Oak possa davvero essere il suo film ha dichiarato con una punta di ironia: “Io ho 86 anni, alla mia età se ti risvegli e non sei sugli annunci mortuari è già un grande giorno. Un passo alla volta, realisticamente parlando sarebbe difficile fare di nuovo un lungometraggio dato che le capacità diminuiscono. La memoria a breve termine va via e la mia vista ora fa schifo, quindi è piuttosto difficile che succeda.”
The Old Oak è diretto da Ken Loach e interpretato da Chris McGlade, Dave Turner, Ebla Mari e Debbie Honeywood, uscirà nelle sale prossimamente distribuito da Lucky Red.