Ieri penultima giornata al Festival di Cannes. Presentati i film in concorso It Must Be Heaven di Elia Suleiman e Sibyl della francese Justine Triet. Vince come miglior attrice nella sezione Un Certain Regard la nostra Chiara Mastroianni.
Ultimi film in concorso
Ultima giornata di concorso ieri al Festival di Cannes che ha visto presentare due film opposti ma interessanti. Il primo è It Must Be Heaven del regista e attore palestinese Elia Suleiman.
Una commedia satirica su un palestinese (interpretato dallo stesso Suleiman) che, deluso dalle problematiche sociali della propria nazione, decide di andare a cercare un posto migliore che lo accolga prima a Parigi e poi a New York, ma la sua Palestina lo segue come un’ombra. Alla fine si renderà conto che un posto migliore di casa sua, forse, non può esistere.
Nessun luogo come casa propria
Un film che ci fa apprezzare e capire l’importanza del nostro luogo di appartenenza, ovunque si decida di vivere diventa inevitabile sentirsi stranieri; ogni luogo ha le sue insidie e difficoltà che si possono trovare anche nel cuore di Parigi o di New York.
Un viaggio alla scoperta del mondo ma soprattutto di se stessi, dove l’unica conclusione che alla fine si può trarre è che l’altrove tanto agognato è spesso solo un luogo della mente e quindi non ci resta che tornare a casa.
Sibyl: tra metacinema e psicanlaisi
Tutt’altra aria tira nel film intimista della giovane regista francese Justine Triet per la prima volta a Cannes.
Sibyl (Virginie Efira) è una psicoterapeuta, ex alcolista che decide di abbandonare molti pazienti per tornare a una sua vecchia passione, la scrittura. L’unica paziente che non si sente di lasciare, perché vive un momento difficile, è Margot (Adèle Exarchopoulos), giovane attrice incinta di un suo collega (Gaspard Ulliel). Sibyl inizierà da quel momento a trascrivere le confessioni di questa ragazza e, contemporaneamente, torneranno a galla i fantasmi del suo passato.
Il passo tra conoscere la vita dei pazienti per aiutarli, come psicanalista, e inventare il mondo e la vita dei suoi personaggi, come scrittrice, è breve. Di conseguenza realtà e finzione si confonderanno in un film che a lungo andare risulta stucchevole e scontato.
Trionfo per Chiara Mastroianni
È stata anche la serata dei primi verdetti: nella sezione parallela Un Certain Regard l’attrice italiana Chiara Mastroianni ha vinto il Premio come Miglior Attrice per il film Chambre 212 di Christophe Honorè. Primo grande riconoscimento per la figlia di Catherine Deneuve e Marcello Mastroianni che nel film interpreta una donna che, dopo la separazione dal marito, si trasferisce in una camera dell’hotel vicino a casa.
Il premio al Miglior Film nella sezione Un Certain Regard è andato al brasiliano The Invisible Life of Euridice Gusmao di Karim Aïnouz.