Carlotta Proietti, video intervista Romeo e Giulietta: «La versione di papà Gigi, con ironia, da favola a tragedia»

La nostra video intervista a Carlotta Proietti, che porta in scena il Romeo e Giulietta di Shakespeare nella versione del padre Gigi Proietti al Teatro Quirino e ci racconta anche del Globe Theatre e le iniziative per Gigi

Vi presentiamo la nostra video intervista a Carlotta Proietti, che porta in scena il Romeo e Giulietta di Shakespeare nella versione del padre Gigi Proietti al Teatro Quirino di Roma dal 12 novembre.

Ci ha parlato dello spettacolo, della chiusura del Globe Theatre e dei tanti progetti per onorare la memoria di Gigi.

Compra i biglietti per Romeo e Giulietta qui ➡️ Vivaticket.

Romeo e Giulietta - Matteo Vignati e Mimosa Campironi (foto Marco Borrelli)
Romeo e Giulietta – Matteo Vignati e Mimosa Campironi (foto Marco Borrelli)

Il Romeo e Giulietta di Gigi Proietti

Con le parole che seguono Gigi Proietti presentava l’ultima versione del suo Romeo e Giulietta.

«C’è un lato positivo nel tempo che passa: si può guardare indietro, cambiare prospettiva, qualche volta tornare sui propri passi. Nel caso di un testo, il ritorno è una possibilità per rivedere e sviluppare intuizioni e pensieri rimasti inespressi, scartati a favore di altri per mancanza di sintonie, di tempo, di coraggio. Ho amato molto la prima versione di Romeo e Giulietta, e amo molto questo nuovo allestimento, simile ma diverso. Ho sempre pensato che la festa a casa Capuleti fosse una specie di sliding doors, che attraversata o evitata conduce a storie diverse.

Se Romeo decidesse di non andare alla festa? E se tutta la storia fosse solo il sogno di una giovane mente eccitata dall’amore? E se fosse proprio l’amore la chiave che apre le porte del tempo proiettandoci nell’eterna favola dei due innamorati? Da qui sono partito per decidere di collocare la prima parte ai nostri giorni. La festa è un ballo in maschera, che dopo il primo sguardo e la fatidica scintilla si trasforma in un sogno di epoche lontane. Il pubblico si vedrà riflesso nella storia, in un gioco di specchi in cui si raccontano due realtà, due secoli, due mondi.

Romeo e Giulietta - Matteo Vignati e Mimosa Campironi (foto Marco Borrelli)
Romeo e Giulietta – Matteo Vignati e Mimosa Campironi (foto Marco Borrelli)

Così, se nella prima parte gli amici e Mercuzio danno voce alle loro passioni come rapper leggeri e Giulietta è una ragazzina di buona famiglia che canta e suona rock, e tutto è un vortice di energia e di gioia, poi la musica cambia, ci porta in un altro tempo e rigenera il mito. La storia si ripete e il rituale d’amore e odio non va a buon fine, come un rito iniziatico in cui l’eroe non riesce a superare la prova. Nessuno dei giovani oltrepassa il confine della maturità, nessun adulto li sa accompagnare nel viaggio.

Si passa dai giochi alla tomba, come in ogni tempo può accadere, in una tristissima favola avvelenata dall’odio, che si trasforma nell’ecatombe di un futuro. Per quanto fresca fosse la precedente compagine di attori, questa volta la scelta è stata di cercare interpreti ancora più giovani, a sottolineare la spaccatura fra generazioni. O forse l’età degli interpreti è la stessa, ma è la mia prospettiva che sta cambiando e guardo questa compagnia con l’affetto che ho sempre avuto per i miei allievi e per tutti i colleghi più giovani con i quali ho condiviso il mio lavoro».

Romeo e Giulietta - Mimosa Campironi e Matteo Vignati (foto Marco Borrelli)
Romeo e Giulietta – Mimosa Campironi e Matteo Vignati (foto Marco Borrelli)

(video intervista dell’8 maggio 2023)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome