La nostra recensione di Caro Evan Hansen, toccante musical teen di Stephen Chbosky con Ben Platt, Amy Adams e Julianne Moore, che discute con intelligenza di salute mentale, presentato alla Festa del Cinema 2021
Dopo aver illuminato i teatri di Broadway per anni riscuotendo un clamoroso successo, il musical Caro Evan Hansen di Steven Levenson e Pasek & Paul approda al cinema grazie all’adattamento di Stephen Chbosky, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2021. Il regista di Wonder e Noi siamo infinito, dimostra ancora una volta la sua capacità di giocare con gli stilemi dei teen drama. Cogliendo tutto lo spessore della storia che racconta, confeziona un film musicale imperfetto, ma dalla tenera intensità che mette in scena con intelligenza le problematiche legate alla salute mentale.
Conseguenze di un equivoco
Evan Hansen (Ben Platt) è un liceale impacciato e solitario che soffre di ansia sociale e scrive delle lettere a se stesso per esorcizzare i suoi demoni. Quando una delle lettere viene ritrovata in possesso di Connor Murphy (Colton Ryan), ombroso ragazzo morto suicida, si innesca una reazione a catena che inchioda Evan in una spirale di menzogne e sensi di colpa. L’equivoco legame che il protagonista stringe con la famiglia di Connor porterà Evan a superare i suoi limiti e confrontarsi a volto scoperto con le sue difficoltà.
Parlare di salute mentale
Caro Hevan Hansen riesce a discutere di salute mentale con una sincerità e una schiettezza che non si riscontrano così spesso nel cinema commerciale, in particolare se rivolto ad un pubblico teen. Nel film di parla di suicidio, elaborazione del lutto, ansia, depressione e disturbi della personalità evitando ogni stereotipo e stigmatizzando il pietismo. Il messaggio è chiaro: innalzare la salute mentale ad argomento di discussione è l’unico modo per far comprendere che i disturbi psicologici sono più diffusi di quanto la percezione comune porti a credere. Prendersi cura della propria mente, magari seguendo dei percorsi con degli esperti, non è “da folli”, ma dovrebbe essere garantito a chiunque ne avesse necessità.
Ben Platt è Evan Hansen
A vestire i panni del protagonista torna direttamente dal palcoscenico teatrale Ben Platt, già vincitore del Tony Award proprio per il ruolo di Evan. Dopo aver portato alla ribalta il personaggio a teatro, Platt si ricuce addosso le insicurezze ed i turbamenti del timido adolescente e adatta la sua interpretazione al mezzo cinematografico. La sua è una performance molto intensa che, invece di scivolare nel melodrammatico, è caratterizzata da misura e sobrietà. È nei momenti musicali, però, che esplode il talento del giovane attore: la sua voce riesce a farsi veicolo perfetto di un’anima lacerata dal dolore e dal senso di colpa.
Comprimari d’eccezione
Attorno a Platt si esibisce un ottimo cast di comprimari tra cui spiccano Amy Adams e Julianne Moore, nei panni di Cynthia e Heidi. Due madri che amano immensamente i propri figli, rispettivamente Connor ed Evan, ma che non riescono a comunicare con loro. Sul volto di Adams si manifesta il turbinio di emozioni che Cynthia vive cercando di elaborare il lutto, compresa la speranza di poter riscoprire suo figlio attraverso Evan. Moore restituisce tutta la caparbietà di una donna che distratta dallo stressante lavoro necessario a provvedere alla sua famiglia, non ha il tempo e la lucidità per comprendere pienamente i problemi del figlio. Valida è anche l’interpretazione di Amandla Stenberg che è Alana, la studentessa modello che nasconde le sue difficoltà psicologiche attraverso i successi scolastici.
Un musical toccante
Caro Evan Hansen è un teen drama maturo i cui protagonisti (adolescenti e non) intraprendono un percorso di accettazione di sé e di confronto con i propri lati più nascosti; è un musical coinvolgente in cui ogni canzone è perfettamente inserita nella narrazione e permette un’immersione ulteriore nella psiche dei personaggi. Nonostante si cerchi di equilibrare la commozione, non mancano sequenze in cui si calca la mano sul pathos in maniera forse eccessiva: una maggiore condensazione dell’emozione avrebbe probabilmente giovato all’intera pellicola. Nonostante questo il film si lascia guardare in tutta la sua tenerezza, anche grazie ad una colonna sonora decisamente coinvolgente.
Caro Evan Hansen. Regia di Stephen Chbosky. Con Ben Platt, Julianne Moore, Amy Adams, Kaitlyn Dever, Amandla Stenberg, Nik Dodani, Colton Ryan, Danny Pino, DeMarius Copes, Liz Kate, Isaac Powell, Avery Bederman, Gerald Caesar, Tommy Kane, Marvin Leon, Mariana Alvarez e Swift Rice. Uscita al cinema 2 dicembre 2021, distribuzione Universal Pictures.