Chesil Beach, di Dominic Cooke, basato dal romanzo di Ian McEwan, con Saoirse Ronan e Billy Howle, trasmette tutti i dogmi e le convenzioni sociali di un’epoca chiusa e limitante, che reprime i sentimenti, le emozioni e tutto ciò che non è calcolato, controllato e razionale.
Lo specchio di un’epoca
Il film Chesil Beach di Dominic Cooke, tratto dal romanzo di Ian McEwan, racconta la storia dell’amore tra la ricca e ambiziosa Florence (Saoirse Ronan) e il modesto e promettente storico Edward (Billy Howle), prigionieri dei tabù di un’epoca e delle convenzioni familiari e sociali nell’Inghilterra dei primi anni ’60, poco tempo prima della rivoluzione sessuale. I due giovani si amano molto, ma alla vigilia della loro prima notte di nozze, il loro amore sembra non andare oltre le parole. In una zona remota della spiaggia di Chesil Beach, i due dovranno fare i conti con le loro profonde differenze, fortemente definiti dalla propria educazione e da un periodo storico che sembrava voler reprimere e chiudere qualsiasi dialogo, piuttosto che insegnare ai propri figli a vivere.
Dettagli minuziosi
La rivoluzione e l’emancipazione sessuale erano alle porte, ma l’Inghilterra era ancora vittima e figlia di un’epoca in cui vigevano tabù, vergogna, convenzioni sociali e familiari, regole da rispettare e, in alcuni casi, disinformazione. Con i propri genitori non si parla, tra coetanei molti discorsi non vengono affrontati, la curiosità sembra non esistere, sopraffatta dalla paura dell’ignoto, di ciò che non si conosce, senza alcun desiderio di scoperta, che si lega alla consapevolezza di sé, delle proprie paure, difficoltà e obiettivi. Dominic Cooke sembra, in ogni istante del film, fotografare quel periodo storico, da uno sguardo a una battuta dialogo, dai colori degli abiti dei protagonisti fino al camera d’albergo dove si svolge quasi tutto il film.
L’attesa esasperata
La camera dell’albergo che si affaccia sua spiaggia di Chesil Beach appare minacciosa, imponente, l’ostacolo che cambierà per sempre le loro vite. Viene presentata in scene perfettamente simmetriche, le coperte e le lenzuola rosse, un rosso vivo, accesso, colore che sembra trasmettere tutta l’inquietudine e la paura di ciò che sta per accadere. Un letto a baldacchino al centro di una stanza che sembra non lasciare spazio ad altro: sono presenti altri mobili e oggetti di una camera, ma è come se non ci fossero, perché i protagonisti vedono solo il dover inevitabilmente affrontare la loro prima notte di nozze.
Un solo istante
Chesil Beach rappresenta l’inesperienza, la paura e l’ingenuità attraverso il personaggio di Edward, ottima interpretazione di Billy Howle, che non regge però il confronto con la protagonista femminile Florence, personaggio che sembra letteralmente esser stato cucito addosso a Saoirse Ronan. I sospiri, le esitazioni, i sorrisi imbarazzati, insieme a zip che si inceppano, calze che non si possono rovinare o strappare e occhi di entrambi che costantemente si chiudono, nella speranza di non dover affrontare, di non dover vedere, sperando di riuscire a far finta di non essere lì in quel momento, che diventerà poi il giorno peggiore di tutta la loro vita.
Servizio in camera
L’alternanza con i flashback, a volte efficace, altre superflua, come a voler esplicitare in modo quasi eccessivo l’amore sincero tra i due e la loro storia che seguiva tutte le regole dell’epoca, ma comunque era vera e sentita, rendono le scene nell’albergo le più riuscite. Come la pessima cena servita in camera, con due camerieri che esitano a lasciarli soli e li osservano cenare, senza dar loro possibilità di essere spontanei l’uno con l’altra. Ed è in quel momento che inizia a tormentarli il presagio di cosa accadrà dopo; tra discorsi di circostanza, dichiarazioni d’amore, una cena a metà, movimenti lenti, calcolati, ma pur sempre impacciati, i due si scoprono improvvisamente diversi, ma soprattutto incapaci di andare oltre le parole, nonostante l’amore.
Amara rassegnazione
Chesil Beach trasmette un’amarezza delicata, un contrasto tra ciò che è e ciò che sarebbe potuto essere se le cose fossero andate diversamente. Il disperato tentativo dei due protagonisti di trovare un accordo, un punto d’incontro. Forse bastava il coraggio, la curiosità, l’affrontarlo insieme, ma la realtà che Dominic Cooke vuole rappresentare è che Edward e Florence sono i perfetti figli di un’epoca, nonostante la differente estrazione sociale ed educazione. Chiusi in quelle convenzioni che possono bloccare o farli esplodere. A loro quel tipo di società li blocca, li chiude, li censura anche nelle emozioni, portandoli inevitabilmente a lasciarsi vivere, senza poter prendere in mano la propria esistenza.
Chesil Beach, diretto da Dominic Cooke, con Saoirse Ronan, Billy Howle, Anne Marie Duff, Lionel Mayhew, Emily Watson, Samuel West, basato sul romanzo di Ian McEwan, esce nei cinema giovedì 15 novembre distribuito da Cinema.