La recensione di Coppia aperta quasi spalancata, che apre le Giornate degli Autori a Venezia 81: protagonisti Chiara Francini e il poliamore, tra cinema e metateatro
Chiara Francini, dopo una lunga tournée teatrale, porta sul grande schermo Coppia aperta quasi spalancata tratta dall’omonima pièce del 1983 di Dario Fo e Franca Rame. Con la regia di Federica Di Giacomo e la convivenza di molteplici stili che vanno dal cinema al metateatro, il film affronta il tema del poliamore senza mai abbassare i toni ma stimolando puntualmente il dibattito.
Lui, lei, le altre
Antonia (Chiara Francini), stanca dei tradimenti del marito Daniele (Alessandro Federico), pur di non perderlo accetta la sua proposta di “spalancare” la coppia. Ma tutto cambia nel momento in cui lei per prima comincia ad ascoltarsi e a guardare oltre il divano di casa. Tra un potenziale nuovo amore e le testimonianze di chi le sta intorno, Antonia scoprirà un universo fatto di poliamorosi, di giovani (e meno giovani) contrari al concetto di monogamia, di gruppi di femministe e party sex positive e molto altro ancora.
Un viaggio e un cammino dentro se stessa, dentro la vita e i suoi affetti, farcito delle domande, dei dubbi, delle risate, del dolore e delle granitiche certezze a cui tutti noi ci appigliamo per non tracimare.
Tanta Francini
In Coppia aperta quasi spalancata, che apre le Giornate degli Autori all’81ª Mostra del Cinema di Venezia, c’è tanta Francini: le sue idee, la sua esuberanza, il suo modo di essere. Il personaggio di Antonia oltrepassa le barriere cinematografiche e si mischia con l’interprete, in una fusione che non arriva troppo lontano dalla metamorfosi. L’attrice toscana non riuscirebbe a passare inosservata nemmeno se lo volesse, ma d’altronde lungi da lei volerlo.
Al contrario, è più che mai determinata ad esprimere teorie e valutazioni sulla monogamia e sul poliamore con la consueta fierezza e audacia, atteggiamento destinato a dividere. O la ami o la odi, come dimostrano anche le sue ultime apparizioni televisive.
Montagne russe, alla ricerca della felicità
Accanto a lei ben figura Alessandro Federico, il partner che l’ha accompagnata in giro per l’Italia con la tournée teatrale di Coppia aperta quasi spalancata. Non poteva che essere così: dopo tante repliche, il volto di Daniele doveva essere il suo. L’alchimia Francini-Federico diventa così un pilastro fondamentale della pellicola diretta da Federica Di Giacomo. I due si avvicinano, si respingono, si scontrano e poi si ritrovano in un saliscendi degno delle più adrenaliniche montagne russe.
È così che si raggiunge la felicità? Sono queste le dinamiche che caratterizzano l’amore nel mondo moderno? Se Dario Fo e Franca Rame iniziavano a chiederselo ben 41 anni fa, ad oggi non resta che lasciare ai posteri l’ardua sentenza.
Tra cinema e metateatro
Molto apprezzabile il fatto che la resa cinematografica di quest’opera teatrale – tra le più rappresentate degli anni ’80 – sia insolita e ben diversa da quanto ci si sarebbe potuti aspettare. Ampio spazio è dedicato al dibattito, peccato però che questo mantenga dei toni costantemente troppo accesi. Vero è che una simile tematica difficilmente potrebbe essere affrontata in modo pacato: chi sostiene l’amore libero non potrà mai trovare un accordo con chi invece crede nella monogamia.
L’impressione tuttavia è che tutto il “rumore” rifletta lo stile di Chiara Francini, la quale riveste il ruolo di protagonista ma anche di produttrice e co-sceneggiatrice. Toni a parte, la scrittura fa avanti e indietro fra diversi stili alternando cinema, teatro, metateatro, quarte pareti che si sfondano e tavole rotonde. L’ampio minutaggio e la confusione che una simile varietà comporta potrebbero scoraggiare il pubblico, ma niente paura: in fondo è anche questo a rendere Coppia aperta quasi spalancata un film a suo modo coraggioso, non privo di difetti ma capace di stimolare una sempre sana riflessione.
TITOLO | Coppia aperta quasi spalancata |
REGIA | Federica Di Giacomo |
ATTORI | Chiara Francini, Alessandro Federico, Karl Gustaf Fredrik Lundqvist e (nel ruolo di se stessi) Sara Girelli, Alister Gatti, Daniele Gatti, Efrem Sposini, Sara Rastrelli, Giancarlo Francini |
USCITA | 29 agosto 2024 |
DISTRIBUZIONE | I Wonder Pictures |
3 stelle