Alla 22ª edizione del Cortolovere diretto da Gianni Canova, trionfa Fulmini e saette di Daniele Lince, vincitore del Luccio d’oro 2019. riconoscimento speciale anche a Barbara Bouchet.
Si è conclusa sabato sera con la cerimonia di premiazione al Cinema Teatro Crystal la 22ª edizione di Cortolovere, la manifestazione diretta da Gianni Canova che punta l’attenzione sulla recente e migliore produzione di cortometraggi e sui generi che li definiscono. Nel corso della cerimonia di premiazione è stato assegnato il riconoscimento Signora del lago 2019 all’attrice Barbara Bouchet.
«Sono orgoglioso di assegnare il riconoscimento a Barbara Bouchet, icona dell’immaginario popolare erotico italiano. Interprete leggera e leggiadra di un cinema di genere che non si è mai vergognato di se stesso e che lei – a differenza di altre colleghe – non rinnega. Ma anche sensibile interprete delle trasformazioni dell’Italia dagli anni ’70 in poi, come si vede dal film “Per le antiche scale” proiettato qui a Lovere. Un’attrice ammirata anche da grandi registi di fama internazionale come Tarantino e Scorsese con cui ha lavorato in Gangs of New York.», ha dichiarato il direttore artistico Canova.
La giura, composta dal regista, interprete e sceneggiatore Massimiliano Bruno, dal regista Neri Parenti e dal critico Rocco Moccagatta hanno poi assegnato i premi ai migliori cortometraggi dei 15 arrivati in finale, da una precedente scrematura su 300 progetti.
Ecco la lista dei vincitori.
Luccio d’oro Miglior Film
Fulmini e saette di Daniele Lince (Italia, 6 min.)
MOTIVAZIONE – Un racconto conciso, ben girato, che cavalca con ironia il genere fantasy adesso tanto di moda. Attori bravi e credibili. Tecnica di ripresa e fotografia eccellenti. Ritmo sostenuto, cinematografico.
SINOSSI – E’ una commedia con al centro una supereroina, la Donna Saetta, in grado di muoversi a una velocità supersonica e a tele-trasportarsi. Lei rappresenta un po’ tutte le super-donne di oggi, che corrono, affrontano ostacoli di vario genere e si prendono cura degli affetti senza rinunciare alla carriera
Luccio d’Oro Miglior Film Drammatico
L’altra metà in luce di Claudio Alfredo Alfonsi (Italia, 14 min.)
MOTIVAZIONE – Fotografa una situazione sociale diffusa senza usare un banale occhio malinconico. La rispettiva solitudine delle due protagoniste è una specie di “casa di bambola” di Ibsen al femminile. Brave le attrici, mai sopra le righe. Musica bella e non invasiva.
SINOSSI – Silvia, immigrata rumena, lavora come badante da una signora, Renata, ancora vigile e presente a sé stessa. Silvia, che in Romania ha lasciato due figli e raramente torna nel suo paese, ha pazienza ed è accudente verso Renata. Ultimamente Renata è un po’ stanca. Una sera a letto il respiro le viene a mancare.
Luccio d’oro Miglior Film Commedia/Comico
Parru pi tìa di Giuseppe Carleo (Italia, 14 min.)
MOTIVAZIONE – Tra i corti in concorso quello con più struttura narrativa, da commedia. Gli accadimenti sono molti e si intrecciano bene, c’è anche il colpo di scena finale. L’ambientazione marcata e la stranezza del rito affascinano. Bravissima la nonna interpretata da Clara Salvo.
SINOSSI – Annachiara vive nella periferia di Palermo con la sua famiglia, sta aspettando il suo ex fidanzato per rivederlo un’ultima volta. Cerca invano di riconquistarlo ma la nonna le suggerisce un rito antico che potrebbe salvare le sorti di questo amore andato in frantumi.
Luccio d’oro Miglior film scuole di cinema e istituti specializzati
Fulmini e saette di Daniele Lince (Italia, 6 min.)
Luccino Miglior Film Documentario
Un bicchiere d’acqua per Elio di Pere joan Ventura (Spagna, 14 min.)
MOTIVAZIONE – Per il significato politico e storico e per la localizzazione sul territorio.
SINOSSI – Due storici catalani, Argi e Jordi, rivelano allo stesso tempo l’identità e l’età di un maqui di ventidue anni, ucciso dalla Guardia Civile nel 1949, a Castellar del Vallés (Barcellona). Identificano il suo nome, Elio Ziglioli, nato a Lovere, nel nord Italia.
Premio Bozzetto Miglior Film di Animazione
Song Sparrow di Farzaneh Omidvarnia (Danimarca, 11 min.)
MOTIVAZIONE – Per lo stile, la raffinatezza dell’immagine, la tematica sociale e il trattamento realistico dell’argomento.
SINOSSI – Un gruppo di rifugiati prova a raggiungere un paese sicuro in cerca di una vita migliore. Pagano un contrabbandiere per trasportarli oltre i confini in un camion frigo. Tuttavia la gelida temperatura del camion trasforma le loro speranze per un futuro migliore in una lotta feroce per la sopravvivenza.
Luccino d’oro Miglior Film Giuria Popolare
(in collaborazione con Assocamuna)
UNO di Javier Marco Rico (Spagna, 10 min.)
SINOSSI – In mezzo al mare, un cellulare che galleggia all’interno di una busta di plastica comincia a squillare.
La Giuria del concorso Occhi sul Lago, composta dallo scrittore Premio Strega 2019 Antonio Scurati, il regista Enrico Vanzina e l’attrice Euridice Axen ha invece assegnato il premio (euro 3.000 in collaborazione con Blaåckläder) per il Miglior corto del Concorso Occhi a Monster- Sitter soggetto di Matteo Tarditi regia di Elena Beatrice e Daniele Lince
Con la seguente motivazione:
Prendendo a pretesto la ben nota leggenda di un mostro del lago, pur disponendo di soli pochi minuti, il film riesce a rappresentare una piccola comunità che custodisce gelosamente se stessa serbando l’ipotetico segreto di una creatura fantastica. In una società in cui tutti sono disposti a svendere se stessi cercando l’immediata visibilità, la sottile vena umoristica e ironica riesce con leggerezza e garbo ad abbozzare uno spunto di critica sociale.
Il Concorso Occhi sul Lago – cha ha visto i giovani filmmaker al lavoro per realizzare il loro cortometraggio da lunedì 23 settembre per cinque giorni – ha lo scopo di promuovere i giovani talenti e valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico del Lago d’Iseo offrendolo come possibile location al cinema italiano.