Da grandi, la recensione della commedia di Prime Video diretta da Fausto Brizzi, remake del classico del 1987 con Renato Pozzetto, con Enrico Brignano, Ilenia Pastorelli, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu
Vogliamo diventare grandi!
Marco, Tato, Leo e Serena, amici inseparabili, hanno 9 anni e sono accomunati da una cosa: tutti e quattro si sentono trascurati dalle loro famiglie. I genitori di Marco dimenticano il suo compleanno, sbagliano sia la torta che il regalo, lo mortificano perché fa ancora la pipì a letto e lo costringono a badare alla vivace sorellina Silvia. Tato convive invece con la mamma single, che cambia fidanzato praticamente una volta a settimana. Serena viene pressata dal padre che la vorrebbe campionessa di tennis e la fa allenare fino allo sfinimento. Infine c’è Leo, i cui nonni lo crescono al posto dei genitori senza avere il coraggio di confessargli che loro sono scomparsi in India. Quando i quattro bambini esprimono il desiderio di diventare grandi, nel giro di una notte si ritrovano adulti ma con i comportamenti e i pensieri tipici dei bambini. Marco vuole approfittarne per conquistare la donna della sua vita, ovvero l’affascinante maestra Francesca. Ma la vita “da grandi” sarà davvero come l’avevano sempre immaginata?
Renato Pozzetto… per quattro
Fausto Brizzi rende omaggio a suo modo ad un grande classico della comicità italiana, ovvero Da grande di Franco Amurri. Era il 1987 e Renato Pozzetto, trascurato dai genitori, si ritrovava improvvisamente nei panni di un adulto per scoprire, suo malgrado, che non era tutto così rosa e fiori come lui credeva. Brizzi moltiplica l’incantesimo e fa diventare grandi Enrico Brignano (il cui personaggio è il più simile a quello di Pozzetto), Ilenia pastorelli, Paolo Bizzarri e Luca Kessisoglu. Accanto a loro Valeria Bilello nei panni della maestra Francesca, Valeria Fabrizi e Marco Messeri in quelli dei nonni di Leo, Carlotta Natoli è invece la poliziotta incaricata di ritrovare i bambini scomparsi, mentre Luca Angeletti e Ubaldo Pantani sono rispettivamente il papà di Serena e il preside della scuola.
Clima scanzonato che si nutre di contraddizioni
Dando vita a Da grandi il gruppo naviga in acque sicure e riesce a mettere in scena le inevitabili contraddizioni che si creano nel corpo di un adulto “quando viene comandato” dalla mente di un bambino di soli 8 anni. Il regista ha ammesso che il clima sul set era lo stesso che traspare nella pellicola, ovvero scanzonato e senza controllo. Aver ampliato la storia con un gruppo di quattro personaggi permette alla sceneggiatura di abbracciare molteplici situazioni e soprattutto dinamiche familiari diverse.
Remake moderno ma meno brillante
Brizzi ha voluto poi attualizzare la storia inserendo elementi che per forza di cose non potevano esistere nel 1987 quali l’iPad con la localizzazione usato da Tato, l’Hoverboards tanto bramato da Marco e persino un accenno al bullismo e alla discriminazione di genere (questi ultimi più come scherno che non come reale problematica). Nel complesso la commedia risulta piacevole e adatta a tutta la famiglia. Tanto gli adulti quanto i bambini potranno capirne l’ironia semplice e diretta, sebbene non sempre così brillante. In fondo, dovendo scegliere tra rivedere Da grandi e rivedere il classico di Pozzetto, la scelta cadrebbe sempre e comunque su quest’ultimo senza alcuna esitazione. Limite che il regista romano, da grande fan, avrà sicuramente preso in considerazione.
Da grandi è disponibile in streaming su Prime Video dal 29 giugno 2023. Diretto da Fausto Brizzi, il cast è formato da Enrico Brignano, Ilenia Pastorelli, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Valeria Fabrizi, Valeria Bilello, Carlotta Natoli, Marco Messeri, Luca Angeletti e Ubaldo Pantani.
