David di Donatello 2022: tra le nomination come miglior documentario Ennio e Marx può aspettare

David di Donatello
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Ecco la short list dei dieci titoli che concorreranno per il David di Donatello 2022 come miglior documentario, da Ennio a Marx può aspettare fino a La macchina delle immagini di Alfredo C. e Futura

Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, ha annunciato che sono state selezionate le dieci opere che concorreranno al Premio David di Donatello 2022 per il miglior documentario, intitolato lo scorso anno a Cecilia Mangini, scomparsa a Roma nel 2021, instancabile indagatrice del reale e indimenticata pioniera e outsider del cinema italiano.

Questi i titoli scelti dall’apposita commissione per i documentari composta da Guido Albonetti, Pedro Armocida, Osvaldo Bargero, Raffaella Giancristofaro, Stefania Ippoliti, Betta Lodoli, Pinangelo Marino e Giacomo Ravesi:

  • Atlantide di Yuri Ancarani
  • Dal pianeta degli umani di Giovanni Cioni
  • Ennio di Giuseppe Tornatore (leggi qui la nostra recensione)
  • Futura di Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher
  • Il palazzo di Federica Di Giacomo
  • La macchina delle immagini di Alfredo C. di Roland Sejko
  • Los zuluagas di Flavia Montini
  • Marx può aspettare di Marco Bellocchio
  • Onde radicali di Gianfranco Pannone
  • Rue Garibaldi di Federico Francioni

La Giuria dell’Accademia voterà una prima volta per individuare la cinquina di candidati al premio e, successivamente, decreterà il vincitore del David per il miglior documentario.

«Questa selezione – ha dichiarato in una nota la Commissione – nasce dalla visione di 160 opere, dieci in più di quelle presentate per il David 2021, già in crescita di 50 titoli rispetto al 2020. È la conferma di un sempre maggiore interesse per i Premi David di Donatello e della graduale, costante crescita della produzione documentaria, anche in periodo di pandemia. È stato dunque ancora più difficile arrivare a una selezione di soli 10 titoli, nei quali abbiamo comunque individuato le diverse anime del cinema documentario, riflesso della vivacità di autori che interpretano il cinema del reale nelle forme più differenti. Dieci film che rispecchiano a nostro avviso la molteplicità della produzione documentaristica nazionale e rappresentano un buon equilibrio generazionale e di genere, con tre registe in selezione. Uno sguardo che unisce opere al lavoro sugli archivi e sulla storia e la cronaca del Paese ad altre di taglio più autobiografico, con percorsi meno convenzionali, a volte persino urticanti, su una contemporaneità sempre più complessa. Film-documentari accomunati tutti dalla ricerca di un dialogo coinvolgente, appassionato, anche provocatorio, con lo spettatore».

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