Diabolik chi sei?, recensione RoFF18: i fratelli Manetti chiudono la loro trilogia sul Re del Terrore

Diabolik chi sei? - Giacomo Gianniotti (foto di Nicole Minetti)
Diabolik chi sei? - Giacomo Gianniotti (foto di Nicole Minetti)

Dalla Festa del Cinema di Roma la nostra recensione di Diabolik chi sei?, la conclusione della trilogia dei fratelli Manetti dedicata al Re del Terrore: un’opera ancora più intima che scava nei personaggi con un’apprezzabile coerenza

È passato un anno esatto dagli eventi raccontati in Diabolik – Ginko all’attacco! e ora i fratelli Manetti decidono di chiudere la loro personale trilogia sul Re del Terrore con questo Diabolik chi sei?, un film per certi versi spiazzante, dalla portata ancora più intima e dal ritmo ancora più compassato. Non tutti apprezzeranno, anzi, ma è indubbio come i fratelli romani abbiano mantenuto una certa coerenza stilistica e tematica, con una pellicola ancora una volta filologica ma anche capace di qualche spunto personale. Presentato alla diciottesima Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public, segna anche il ritorno di Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea e Monica Bellucci.

Il Re è nudo

Catturati da una spietata banda di criminali, Diabolik (Giacomo Gianniotti) e Ginko (Valerio Mastandrea) si trovano faccia a faccia. Rinchiusi in una cella, senza via di uscita e certi di andare incontro a una morte inevitabile, Diabolik rivela all’ispettore il suo misterioso passato. Intanto, Eva Kant (Miriam Leone) e Altea (Monica Bellucci) sono alla disperata ricerca dei loro uomini. Le strade delle due rivali si incroceranno?

Diabolik chi sei - Giacomo Gianniotti e Valerio Mastrandrea (foto di Nicole Minetti)

Diabolik chi sei? – Giacomo Gianniotti e Valerio Mastrandrea (foto di Nicole Minetti)

Tutto ha una fine

Ogni capitolo terzo di una trilogia deve inevitabilmente confrontarsi con il concetto di fine e con tutto ciò che essa comporta, soprattutto a livello diegetico. Si devono riannodare i fili del discorso, portare a compimento tutte le sottotrame lasciate in sospeso, uscire di scena con un botto, uno schianto, in modo da farsi ricordare. È perciò allora ancora più peculiare il modo in cui i fratelli Manetti hanno scelto di salutare il Re del Terrore creato dalle sorelle Giussani, trasponendo l’albo 108 in cui si torna alle origini delle vicende che hanno reso Diabolik ciò che è ora.

Tutto in Diabolik chi sei? rimanda allora in qualche modo alla fine. La fine della vita, in quanto l’inafferrabile (fino a quel momento) ladro e l’ispettore Ginko attendono di essere giustiziati da una spietata banda criminale all’interno di una cella. La fine dell’innocenza, poiché vediamo Diabolik bambino perderla nel momento in cui si unisce alla gang dello spietato re dell’isola, la fine di un’epoca intesa come quella degli anni ’60 qui sostituiti dall’estetica e dall’etica dei ’70. Non è un caso che questo sia dichiaratamente i capitolo più violento e cupo della trilogia, in cui i criminali non hanno più l’eleganza di un tempo ma vivono secondo un codice spietato, quasi animalesco.

Diabolik chi sei - Miriam Leone e Giacomo Gianniotti (foto di Nicole Minetti)

Diabolik chi sei? – Miriam Leone e Giacomo Gianniotti (foto di Nicole Minetti)

Il valore del sangue

Diabolik chi sei? è però anche un’opera che ha la forza del poliziesco puro, del giallo all’italiana che proprio negli anni ’70 ha avuto il suo culmine coi vari Fulci, Argento o Bava e che qui viene omaggiato e in qualche modo riproposto. Solo che l’intento dei due cineasti non è tanto quello di una riproposizione passiva, quanto piuttosto di un riaggiornamento secondo i canoni del mondo di riferimento, in questo caso quello di Diabolik. Prima si parlava di una violenza più marcata rispetto ai due precedenti capitoli, con un body-count più alto e anche un paio di uccisioni a bruciapelo: questo è il film in cui il valore del sangue ha un peso specifico maggiore che in precedenza, perché lega e separa.

Per quanto, ad un primo impatto, la pellicola possa mettere alla prova i limiti di uno spettatore desideroso di un pacing più movimentato, in realtà questo è forse il più dinamico dei tre lavori quantomeno da un punto di vista della scrittura, perché sono i personaggi ad essere al centro della scena con il loro vissuto, le loro passioni, le loro consapevolezze e le loro debolezze. È un quadro molto più corale che in precedenza, e questo forse potrebbe far storcere il naso a chi si aspettava che Diabolik fosse completamente al centro della narrazione. Invece il lavoro in sceneggiatura predilige le relazioni, gli opposti che si attraggono e si aiutano pur mantenendo la propria natura.

Diabolik chi sei - Miriam Leone e Monica Bellucci (foto di Nicole Minetti)

Diabolik chi sei? – Miriam Leone e Monica Bellucci (foto di Nicole Minetti)

Diabolik vive

Se il film è costretto ad arrancare è proprio nella partita investigativa, oltre che in quella più puramente action, poiché sappiam sin da subito chi sono i componenti della banda criminale, le loro motivazioni e le loro caratteristiche. È un uso dell’ironia drammatica chiaramente voluto che però in questo caso aiuta a disperdere un po’ della tensione iniziale, la quale verrà convogliata solo nello svelamento del destino che aspetta Diabolik e lo stesso Ginko. E come avveniva già nel precedente film anche qui Valerio Mastandrea si prende la scena, nonostante un Giacomo Gianniotti ancora una volta all’altezza del ruolo, perché capace di colorare il suo ispettore anche di un po’ di nero.

Diabolik chi sei? è quindi una chiusura rispettosa e coerente col tono, le intenzioni e la poetica dei Manetti, con il modo in cui hanno deciso di portare sul grande schermo le avventure della creatura delle sorelle Giussani e, soprattutto, con quello con cui si sono smarcati da un’idea di cinefumetto più smaccatamente anglofila che nostra. In molti non hanno apprezzato eppure, anche se con qualche riserva, dovremmo celebrarne il coraggio e la capacità di pensare un cinema diverso, una volta tanto più fieramente nostra.

https://m.youtube.com/watch?v=iN00LrMmO6k&pp=ygUQZGlhYm9saWsgY2hpIHNlaQ%3D%3D

TITOLO Diabolik chi sei?
REGIA Manetti Bros
ATTORI Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea, Monica Bellucci, Carolina Crescentini
USCITA giovedì 30 novembre
DISTRIBUZIONE 01 Distribution

 

VOTO:

Tre stelle

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