La recensione di Divano di famiglia, dramedy fortemente allegorico e dal ritmo incalzante, quasi teatrale, con un ottimo cast guidato da Ewan McGregor ed Ellen Burstyn
Ewan McGregor ed Ellen Burstyn sono i protagonisti di Divano di famiglia, dramedy dal ritmo incalzante e dalle forti allegorie, tratta dal romanzo Mamma i soffa di Jerker Virdborg e presentata in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival. Per la regia di Niclas Larson, nell’ottimo cast figurano anche Rhys Ifans, Lara Flynn Boyle e Taylor Russell.
Quel sofà verde
I tre fratelli David (Ewan McGregor), Gruffudd (Rhys Ifans) e Linda (Lara Flynn Boyle) si ritrovano, convocati tutti e tre dalla madre (Ellen Burstyn), in un grande negozio di mobili in mezzo alla campagna, per scegliere un divano. La scelta sembra cadere su un grande e costoso sofà verde, su cui la madre si siede di getto e da cui si rifiuta di alzarsi, mentre i tre figli cercano in tutti i modi di portarla via da lì.
Tra inconscio e realtà
Un’anziana signora ostinatamente seduta su un divano, in un bizzarro negozio di mobili in cui tutto sembra concesso. Tre figli pronti a mettere da parte le loro vite per starle accanto, ognuno con modi e affetti diversi. Bizzarri padroni di casa cui sembrano normali gli strani episodi che si alternano proprio davanti ai loro occhi. Questi gli ingredienti di Divano di famiglia, tratto dal romanzo Mamma i soffa di Jerker Virdborg e presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival. Un’opera che ondeggia tra sogno e realtà, mostrando le paure e le fragilità più recondide dei suoi protagonisti.
Protagonisti perfettamente a fuoco
I toni del dramma prevalgono su quelli della commedia, per un’opera fortemente allegorica che necessita di più di una riflessione per essere compresa fino in fondo. Ewan McGregor ed Ellen Burstyn reggono la scena in modo eccellente, apparendo dolorosamente credibili persino nelle situazioni più bizzarre. Ad aggiungere colore ad una tavolozza già molto ricca ci pensano Rhys Ifans, Lara Flynn Boyle e la giovane Taylor Russell, capaci di portare rispettivamente ironia, cinismo e seduzione.
Un’opera bizzarra che ha il sapore del teatro
L’atmosfera angusta che si respira all’interno del negozio di mobili è funzionale alla storia. Quelle quattro mura provano a sviscerare i dolori di una vita, anzi di più vite: quella di una matriarca ormai al tramonto e dei suoi tre figli, avuti da tre diversi padri in altrettante problematiche relazioni. Rapporti familiari mai accettati, ai limiti del disfunzionale, cordoni ombelicali difficili da spezzare, bugie che mai nessuno è riuscito a smascherare.
Questo e tanto altro emerge tra le pieghe di una sceneggiatura sì allegorica ma anche ermetica, che gioca sul detto-non-detto e che si prende volutamente gioco dello spettatore gettando indizi che assumeranno significato solo alla fine. Quella diretta da Niclas Larson è un’opera bizzarra, dal ritmo incalzante che ha il sapore del teatro, sostenuta da dialoghi frizzanti e dalle encomiabili interpretazioni dei suoi protagonisti. Un lavoro ambizioso, coraggioso e fortemente eccentrico, non per tutti.
TITOLO | Divano di famiglia |
REGIA | Niclas Larson |
ATTORI | Ewan McGregor, Ellen Burstyn, Rhys Ifans, Lara Flynn Boyle, Taylor Russell, Lara Flynn Boyle, F. Murray Abraham, Lake Bell |
USCITA | 29 agosto 2024 |
DISTRIBUZIONE | Academy Two |
3 stelle