La recensione di Elf Me, la nuova commedia natalizia Prime con Lillo, il giovane Federico Ielapi, Anna Foglietta e Claudio Santamaria: tra citazioni, umorismo e un cast divertito si nota l’ambizione ma anche qualche problema
Ad un mese dal Natale cominciano già ad intravedersi i primi film ad ambientazione natalizia, e se Netflix e altre piattaforme si stanno già portando avanti col lavoro Prime ha deciso di rispondere con un mix di avventura, buoni sentimenti e tono divertito: Elf Me. Un film, diretto dagli YouNuts! di Sotto il sole di Riccione e Grosso guaio all’Esquilino – La leggenda del Kung-fu e interpretato tra gli altri da Lillo, Anna Foglietta, Claudio Santamaria e Caterina Guzzanti che della festività più famosa e attesa di tutte recupera lo spirito, il tono e anche certe suggestioni. Peccato però per qualche ingenuità di scrittura di troppo e per una certa programmaticità di fondo che lo penalizzano, impendendogli di dare libero sfogo al proprio immaginario.
Un Natale da salvare
Trip (Lillo) è un elfo di Babbo Natale incaricato di costruire giocattoli e dal temperamento anticonvenzionale. I giocattoli che crea grazie alla magia sono molto particolari, tant’è che a volte perdono il controllo. Quando Trip combina un pasticcio più grande del solito fa la conoscenza di Elia (Federico Ielapi), un bambino maltrattato dai bulli. La madre di Elia Ivana (Anna Foglietta), invece, è una giocattolaia i cui affari non vanno proprio a gonfie vele. Grazie all’incontro con Trip la vita di Elia cambia radicalmente e il lavoro di Ivana finalmente ha una svolta positiva, almeno finché non s’intromette nella loro vita un perfido imprenditore (Claudio Santamaria), intenzionato a mettere loro i bastoni tra le ruote.
Tra citazionismo e buoni sentimenti
C’è il Gabriele Mainetti di Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out dietro alla scrittura e alla produzione di Elf Me, nuova scommessa Prime Video per tentare di accalappiare quanto più pubblico familiare possibile in vista delle festività imminenti. Una scelta a suo modo coerente con il tono di certe ultime produzioni Made in Italy della piattaforma americane, forse un po’ meno se pensiamo alla filmografia del regista americano. Perché questa è una favola a tutti gli effetti, ultra-citazionista e intrisa di abbondante melassa, in cui si nota un certo manicheismo anche nella scrittura dell’antagonista di Claudio Santamaria assolutamente privo di qualsiasi valore umano o morale.
Si torna agli anni ’40 e agli anni ’80 in questo Elf Me, sospesi tra George Seaton e Steven Spielberg, e alla costante ricerca di quella magia perduta che qui si esprime attraverso l’omaggio plateale (E.T.) e quello più sottile (Il miracolo della 34ª strada), ma anche prendendo a piene mani da un immaginario ben definito in cui l’avventura assume contorni slapstick (Mamma ho perso l’aereo) o simil-epici (I Goonies, Indiana Jones). Il risultato è un insalatone pieno di un po’ di tutto, un pot-pourri di intenzioni tematiche, soluzioni diegetiche e un paio di intuizioni felici che non fanno gridare al miracolo ma che sono tutto sommato propedeutici alla fruizione del racconto.
Combattere il bullismo con la magia
Quello che però è il cuore tematico del film batte nella sua volontà di esaltare la necessità di combattere contro ogni forma di oppressione, che venga dal bulletto di scuola o da un imprenditore senza scrupoli. Uno sguardo sul tema certamente non originale che però serve a dare anima e intenzione a questa favola natalizia, snellendola dei suoi pur apprezzabili effetti visivi, del ritmo sincopato e della fotografia patinata e calda. In fondo il cuore di ogni favola che si rispetti, e in special modo di quelle ambientate a Natale, sta proprio nel ribadire come siano fantasia e magia le chiavi per affrontare il male attraverso l’accettazione di sé e degli altri, la generosità e la purezza dei propri sogni.
Se però c’è un problema questo sta nella gestione un po’ sfilacciata di alcuni elementi diegetici, perché vi sono dei salti logici e dei buchi nella costruzione della storia che riguardano sia il piano dell’antagonista di Santamaria e sia un aspetto legato alla battaglia finale che non sveleremo, ma di cui si sarebbe dovuto tenere conto o in fase di soggetto o in fase di trattamento. Trattasi di falle che non pregiudicano troppo la visione ma che denotano una cura meno maniacale in certi aspetti di scrittura, piuttosto che nella messa in scena o nelle interpretazioni attoriali tutte perfettamente a fuoco per questo tipo di progetto.
Tutto sommato l’esperimento si può considerare abbastanza riuscito, ma la strada verso un nuovo corso per una determinata tipologia di cinema di genere in Italia è ancora lunga e richiede ancora più precisione, un fuoco più accurato sui personaggi e sulle loro backstory e uno sguardo tematico meno derivativo. Si può insomma fare ancora meglio, ma per una visione con tutta la famiglia al seguito, seduti sul divano con una fetta di panettone e una cioccolata calda ci possiamo – per ora – accontentare.
TITOLO | Elf Me |
REGIA | YouNuts! |
ATTORI | Lillo, Anna Foglietta, Claudio Santamaria, Caterina Guzzanti, Federico Ielapi, Giorgio Pasotti, Fabio Rovazzi, Vincenzo Sebastiani, Giulietta Rebeggiani, Francesco Liso, Linda Zampaglione, Orlando Mazza, Cosimo Mazza |
USCITA | 24 novembre 2023 |
DISTRIBUZIONE | Prime Video |
Due stelle e mezza