La recensione di Fedeltà, la sensuale serie tv con Michele Riondino e Lucrezia Guidone in arrivo su Netflix dal 14 febbraio
Desiderio e fedeltà: ma fedeli a chi?
Carlo (Michele Riondino) sta terminando a fatica il suo secondo libro e insegna scrittura creativa part-time all’Università. Margherita (Lucrezia Guidone) è un architetto divenuto suo malgrado agente immobiliare. I due sono sposati e ancora innamorati, o almeno così sembrerebbe. Carlo infatti brama la bellezza pura di una delle sue studentesse, Sofia (Carolina Sala). Margherita, dal canto suo, fantastica sul fisioterapista Andrea (Leonardo Pazzagli). Il sogno di un nuovo appartamento nel cuore di Milano potrebbe essere proprio ciò di cui Carlo e Margherita necessitano per far ripartire la loro relazione, sempre che questa sia la fedeltà che entrambi vogliono perseguire: meglio essere fedeli alla coppia o essere fedeli a se stessi?
Sul filo dell’ambiguità
La regia di Andrea Molaioli cerca perennemente di giocare sulle ambiguità. I personaggi sono bravi a non esporsi e nei primi 3-4 episodi lasciano lo spettatore a chiedersi quali siano davvero i loro pensieri o i loro desideri. Cosa sia successo davvero e cosa sia stato solo travisato. Come a voler creare una sorta di suspence sentimentale, questa coppia si avvicina e si allontana senza sapere quale direzione stia prendendo. Delle montagne russe emotive che hanno il loro fascino e spingono ad andare avanti puntata dopo puntata. Queste, sei in tutto della durata di appena 35-40 minuti ciascuna, scorrono in modo assolutamente piacevole senza chiudersi in fiumi di parole volti ad analizzare la coppia nelle sue infinite declinazioni.
Lo sgretolamento della coppia
Non è solo la coppia Carlo-Margherita, infatti, ad essere messa sotto la lente d’ingrandimento. I personaggi che si inseriscono nella trama non si sottraggono all’analisi e generano le diramazioni che danno senso alla storia. L’affinità tra Carlo e Sofia sembra molto più profonda rispetto a quella tra Margherita e Andrea, ma in fondo personalità diverse aspirano a relazioni diverse. È attraverso queste trasformazioni che la serie tv affronta il tema della crisi e dello sgretolamento della coppia con tutte le conseguenze – sia positive che negative – che ciò comporta. Difficile tuttavia identificare un target di riferimento perfettamente aderente allo stile di Fedeltà, proprio a causa degli eccessi che essa si concede: eccessi di passionalità, di leggerezza, di istinto, di colpi di testa, di colore.
Una colonna sonora sensuale
Affascinante la colonna sonora, col brano inedito Verosimile scritto da Arisa – che lo interpreta – insieme a Mario Fanizzi e Stefano Cipani, regista della serie insieme a Molaioli. Interessanti anche la presenza di cover rivisitate in modo sensuale quali l’evergreen Killing me softly dei Fugees o Before you go di Lewis Capaldi. Una menzione infine per la giovane Carolina Sala, un vero incanto nel ruolo della promettente studentessa Sofia Casadei. Buona anche la coppia di protagonisti formata da Michele Riondino e Lucrezia Guidone, appassionati e trasgressivi seppur non sempre sufficientemente ancorati alla realtà. In fondo Fedeltà è proprio come loro: a metà tra amore e tradimento, tra pulsioni e realizzazione personale, un cercarsi di anime e corpi che non vogliono accontentarsi.
Fedeltà, tratta dal romanzo di Marco Missiroli vincitore del Premio Strega Giovani 2019, è prodotta da BiBi Film e scritta da Alessandro Fabbri, Elisa Amoruso e Laura Colella. La serie tv arriva in streaming su Netflix a partire dal 14 febbraio 2022. Nel cast anche Maria Paiato (Anna Verna), Gianluca Gobbi (Luca), Lorenzo Aloi (Leonardo), Elisa Di Eusanio (Eva), Maurizio Donadoni (Paolo Pentecoste), Luisa Maneri (Loretta Pentecoste), Sara Magalotti (Silvia Pentecoste), Leonardo Carradori (Lorenzo), Eugenio Di Fraia (Filippo), Maurizio Lastrico (Marco), Sara Lazzato (Giulia), Camilla Carniello (Lara), Federico Fazioli (Rettore dell’Università), Giovanni Crozza Signoris (Jacopo) e Alice Arcuri (Gioia).