Foglie al vento, recensione: gli ultimi e il potere salvifico dell’amore

Foglie al vento - Jussi Vatanen e Alma Pöysti (foto Malla Hukkanen)
Foglie al vento - Jussi Vatanen e Alma Pöysti (foto Malla Hukkanen)

La recensione di Foglie al vento di Aki Kaurismäki: il cineasta finlandese torna a raccontare gli ultimi in una storia che celebra con ironia il potere salvifico dell’amore

Gli infiniti percorsi del destino

Ansa (Alma Pöysti) e Holappa (Jussi Vatanen) sono due persone sole che si incontrano per caso ad una serata karaoke una notte a Helsinki. È l’ultima occasione per trovare il primo, unico e definitivo amore della loro vita. Il percorso è però intralciato dall’alcolismo di lui, dai numeri di telefono persi, dal non conoscere nomi o indirizzi reciproci e dalla tendenza generale della vita a porre ostacoli a chi cerca la propria felicità.

Il grande progetto di Aki Kaurismäki

Foglie al vento, scritto e diretto da Aki Kaurismäki, conclude una sorta di quadrilogia con la quale il cineasta finlandese racconta la classe proletaria sotto diversi aspetti. Il discorso era cominciato nel 1986 con Ombre nel paradiso, per proseguire poi nel 1988 e nel 1990 rispettivamente con Ariel e La fiammiferaia. Stavolta si nota un maggior ottimismo di fondo e una sorta di tenera benevolenza nei confronti dei protagonisti, investiti da un’ondata di sarcasmo che traspare tanto dai dialoghi che dai gesti. Di sottofondo, fa capolino il conflitto ucraino: non appena viene accesa la radio – ed è soprattutto Ansa a farlo – vengono diffuse notizie relative alla Guerra.

Foglie al vento - Alma Pöysti e Jussi Vatanen (foto Malla Hukkanen)
Foglie al vento – Alma Pöysti e Jussi Vatanen (foto Malla Hukkanen)

Apprezzato dalla critica internazionale

La pellicola è stata presentata in concorso al Festival di Cannes 2023, dove si è aggiudicata il Premio della Giuria. Inoltre ha ricevuto una nomination per la Palma d’oro ed è nella shortlist – insieme a Io Capitano di Matteo Garrone –  dei titoli in lizza per l’Oscar 2024 come Miglior film straniero. Insomma, Foglie al vento non è passato inosservato alla critica internazionale e i motivi sono molteplici. Prima di tutto, l’eleganza della narrazione che riesce ad essere allo stesso tempo diretta e distaccata. In secondo luogo, vanno sottolineate le notevoli interpretazioni di Jussi Vatsnen e Alma Pöysti, capaci di essere espressivi nonostante i continui silenzi e l’immobilismo dei loro personaggi.

“Tu mi piaci, è me che non sopporto”

Entrambi devono lottare con demoni giganteschi quali l’alcolismo, una famiglia di disfunzionale, la precarietà lavorativa e la solitudine. “Tu mi piaci, è me che non sopporto”, intona una canzone ad un certo punto della storia facendosi portavoce di un malessere con i quali i due protagonisti dovranno fare i conti. Solo riscoprendo l’amore per se stessi e facendo pace con la propria vita, infatti, potranno sconfiggere il destino avverso che li mette costantemente alla prova e potrannno essere investiti dal potere salvifico dell’amore.

TITOLO Foglie al vento
REGIA Aki Kaurismäki
ATTORI Alma Pöysti, Jussi Vatanen, Janne Hyytiäinen, Nuppu Koivu, Martti Suosalo, Alina Tomnikov, Sakari Kuosmanen, Sherwan Haji, Maria Heiskanen, Matti Onnismaa, Eero Ritala, Simon Al-Bazoon, Lauri Untamo, Mikko Mykkänen, Olli Varja, Mitja Tuurala, Misha Jaari, Karar Al-Bazoon, Erkki Astala, Jari Tuomola, Antti Määttänen
USCITA 21 dicembre 2023
DISTRIBUZIONE Lucky Red

 

VOTO:

3 stelle e mezza

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome