La recensione di Folle d’amore – Alda Merini, il film di Rai1 che racconta la complessa vita della poetessa: ad interpretarla Laura Morante, Rosa Diletta Rossi e Sofia D’Elia
Alda Merini: una vita fuori dagli schemi
Folle d’amore – Alda Merini (che ha qui il volto di Laura Morante) ripercorre le tappe principali della vita e delle opere della poetessa milanese. Da adolescente (ad interpretarla è Sofia D’Elia) fa fatica a dimostrare il suo talento: poco incoraggiata dai genitori, la bocciatura al ginnasio sembra segnare definitivamente il suo destino. Per fortuna un’insegnante la incoraggia e le presenta lo scrittore Giacinto Spagnoletti (Ludovico Succio), che la introduce nei maggiori salotti letterari.
Ben presto Alda (interpretata da giovane da Rosa Diletta Rossi) pubblica le sue prime poesie e qualche anno dopo sposa Ettore Carniti (Luca Cesa). La sua passione per la poesia fatica a conciliarsi con la vita di mamma e moglie, finché in seguito ad un crollo emotivo il marito decide di rinchiuderla in un manicomio. Ci resterà per ben 12 anni, tra costrizioni, sedativi e persino elettroshock. Ma come la poesia fu la sua condanna, saprà essere anche la sua salvezza.
Tre diverse stagioni
Le diverse età in cui viene mostrata Alda Merini hanno il volto rispettivamente di Sofia D’Elia, Rosa Diletta Rossi e Laura Morante. Ognuna di loro ha un impatto diverso sulla narrazione. Tre le stagioni, tre gli atteggiamenti dominanti: sfacciata la prima, sofferente la seconda, irriverente la terza. Ciascuna interprete sa essere convincente oltre che estremamente rispettosa del personaggio, al quale viene sempre dato merito artistico ma anche una doverosa clemenza umana. Folle d’amore – Alda Merini propone così una storia prettamente al femminile, in cui le tre ottime protagoniste riescono a fornire tasselli diversi ma complementari.
“Perché ti ho perduto”
Liberamente ispirato al libro Perché ti ho perduto di Vincenza Alfano, il film diretto da Roberto Faenza è una coproduzione Rai Fiction e Jean Vigo Italia che prova a raccontare la vita straordinaria della grande poetessa Alda Merini: dal disagio psichico alla maternità, dagli amori impossibili fino all’accesso alla cultura e alla fama, senza dimenticare gli incontri più importanti come quello col secondo marito Michele Pierri (Mariano Rigillo) e con Arnoldo Mosca Mondadori (Federico Cesari). Il risultato è il ritratto di un’icona moderna e certamente non convenzionale, capace di portare una testimonianza tangibile sullo stato dell’arte ma anche sulla drammatica situazione dei manicomi degli anni ’60-’70.
Solo un tiepido ritratto
Sfortunatamente elencare i punti salienti di una biografia – seppur così controversa – non basta a mettere in scena un racconto che risulti davvero coinvolgente. I fatti si susseguono l’un l’altro in modo forse troppo frettoloso. Viene così a mancare qualcosa a livello emotivo, empatico, nonostante alcune scene del manicomio siano talmente crude da provocare disgusto per un passato disumano che purtroppo dista solo una manciata di decenni. Roberto Faenza decide di non osare e offre un biopic classico: peccato che in Alda Merini non ci sia stato niente di “classico”, così ciò che se ne ricava è solo un tiepido ritratto che resta sui binari della cronaca senza riuscire a dare niente di più.
TITOLO | Folle d’amore – Alda Merini |
REGIA | Laura Morante, Federico Cesari, Rosa Diletta Rossi, Giorgio Marchesi, Sofia D’Elia, Mariano Rigillo, Luca Cesa, Ludovico Succio, Alessandro Fella, Francesca Beggio, Gianluca Bottoni |
ATTORI | Roberto Faenza |
USCITA | 14 marzo 2024 |
DISTRIBUZIONE | Rai1 |
3 stelle
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