Ecco il racconto della data zero del Volevamo solo essere felici tour di Francesco Gabbani che si è tenuto ieri a Capannori, in provincia di Lucca
Partito dall’Area Verde di Capannori il Volevamo solo essere felici tour di Francesco Gabbani. La data zero dei concerti estivi del cantautore toscano è stata una prova davvero convincente che dimostra la maturazione di un artista che sembra più libero e convinto delle proprie possibilità, completamente a suo agio sul palco e consapevole di avere ottenuto una posizione di meritato rispetto nel mercato discografico italiano dopo i successi sanremesi e molti anni di gavetta.
Una sensazione che era scaturita già dall’ascolto dell’ultimo album da cui prende il titolo anche questa tranche di concerti nei festival all’aperto tra giugno e settembre, una sapiente e personale alternanza tra ballate profonde dedicate a quello che più volte ha definito ieri come l’amore vero e hit ritmiche capaci di far scatenare il pubblico presente e dominare le chart radiofoniche ma senza rinunciare a testi densi di attualità e critica sociale.
Una pioggia incessante ha messo a rischio la riuscita del concerto ma il cielo di colpo si è placato, consentendo alla squadra tecnica di poter preparare il tutto e poter svolgere il live. Sul palco zero scenografia, giochi di luci minimali e tanta buona musica, ben sopra le aspettative, motivo per cui un live di Gabbani in quest’estate torrida è più che consigliato.
Il tour è iniziato e non possiamo lesinarci da fare alcuni spoiler. Francesco propone una scaletta variegata che comprende tutti i brani del disco sopracitato più i suoi brani più importanti, ad esclusione di Foglie al gelo e La versione dei ricordi, escluse forse perché connesse dal punto di vista tematico a brani dell’attuale disco come Cancellami. Arrangiamenti elaborati che valorizzano ancora di più le tracce, band molto affiatata nonostante fosse prevedibile un rodaggio che non è stato invece percepito. Colpisce la versione acustica di La rete, emoziona quella di Immenso.