Franco 126 si esibirà il 2 luglio all’Ippodromo delle Capannelle in occasione del Rock in Roma. Questo concerto sarà la prima data del tour estivo in cui il rapper romano porterà sul palco il disco d’esordio Stanza Singola.
Franco 126, dopo aver conquistato Roma con il concerto tutto esaurito all’Atlantico Live, annuncia la prima data estiva dell’anno, martedì 2 luglio a Rock in Roma, presso l’Ippodromo delle Capannelle. I biglietti saranno disponibili in prevendita su www.rockinroma.com e www.ticketone.it a partire dalle ore 15.00 di venerdì 15 marzo e nei punti vendita autorizzati Ticketone e Box Office Lazio dalle ore 15.00 di lunedì 18 marzo.
Lo stile e la personalità di Franco126 si riflettono nel folgorante esordio discografico Stanza Singola, uscito a gennaio, che sta facendo registrare soldout in tutti i più importanti liveclub italiani. La title track Stanza Singola, unico featuring del disco, è l’incontro artistico con Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti. Alcuni brani sono impreziositi dalle impeccabili chitarre di Giorgio Poi.
L’album è stato anticipato dai brani Frigobar e Ieri l’altro. Le dieci tracce che lo compongono sono il risultato di un’evoluzione stilistica di Franco, sia nella scrittura dei testi, sia nel concepimento sonoro dei brani. Un nuovo capitolo che ha trovato linfa creativa nel sodalizio con Stefano Ceri, già al lavoro con Frah Quintale, dedito alla produzione artistica dell’album. Il risultato è un disco cantautorale contemporaneo, che si riflette con personalità nelle radici della canzone italiana degli anni settanta e ottanta. I trascorsi rap di Franco e il suo inconfondibile timbro vocale conferiscono ulteriore unicità ai brani.
Così l’artista: «Durante l’ultimo anno e il tour di Polaroid ho iniziato ad allontanarmi dal background principalmente rap e hip hop che mi appartiene e ho approfondito gli ascolti del cantautorato italiano, vecchio e nuovo, che ha sempre fatto parte della mia conoscenza musicale, seppur rimanendo in qualche modo marginale. La scrittura di “Stanza Singola”, grazie anche al lavoro di studio della voce, è andata con molta naturalezza in quella direzione, mantenendo una componente rap che però si è via via intrecciata con quella della canzone italiana, prendendone le strutture, le tematiche e il linguaggio. Ho deciso di rinnovarmi cercando di mantenere ed esaltare il mio punto forte, la cura dei dettagli nella scrittura. Per questo ho abbandonato l’auto-tune e l’uso sfrenato di immagini che contraddistingue Polaroid, adottando uno stile più narrativo e meno incentrato su Roma. Volevo fare un disco non strettamente legato al presente, più senza tempo. Spero di esserci riuscito».