Friedkin Uncut, recensione: un ritratto completo, efficace e coinvolgente di un uomo comune, divenuto leggenda

Friedkin-Uncut

Friedkin Uncut sintetizza abilmente lo stile e la personalità di un Maestro del Cinema, attraverso un documentario originale che ripercorre e analizza tutti i suoi film sotto lo sguardo di chi li ha diretti, scritti, girati, recitati e amati.

Carriera, stile, intimità

Friedkin Uncut si presenta come il tentativo riuscito di offrire una panoramica completa ed accurata di uno dei più grandi registi di tutti i tempi. Con l’efficace tecnica documentaristica e servendosi di interviste, re-cut di film e immagini di repertorio riesce ad intrattenere e coinvolgere lo spettatore attivamente in un viaggio nel tempo dagli anni 70 ad oggi in cui un giovane regista era pronto a terrorizzare il mondo con il film, divenuto cult, che ha terrorizzato e strabiliato intere generazioni, L’esorcista.

Ma c’è molto di più

L’esorcista è solo uno dei suoi tanti capolavori ed è proprio questo che il docu-film vuole mostrare, procedendo cronologicamente e in maniera accurata attraverso tutti i suoi film, servendosi di interviste di Friedkin, di uomini e donne che hanno lavorato con lui e di grandi personalità del mondo del cinema (e non solo) comeQuentin Tarantino, Wes Anderson, Francis Ford Coppola, Ellen Burstyn, Matthew McConaughey che hanno amato, interpretato e vissuto i suoi film da primi spettatori per poi usarli come bagagli di esperienza personale.

Passione e tecnica

In un’intima nonché interpretativa analisi di questo docu-film emerge pienamente l’affetto e l’enorma stima che tutti nutrono per un regista così controverso e poliedrico, capace di rendere ogni suo film totalmente unico, senza mai trascendere uno stile universale, in un contesto di immedesimazione narrativa e visiva estremamente aderente alla realtà. Proprio in questa concezione intima delllo “svelare cosa c’è di nascosto attraverso chi ha creato il mistero” lo spettatore riesce a provare empatia per un uomo comune, divenuto leggenda che con umiltà ha sempre creduto fermamente nel suo lavoro, dando il massimo e pretendendo il massimo in ogni situazione. Dalle testimonianze di chi l’ha conosciuto e vi ha lavorato emerge l’affetto e la determinazione per il mondo del cinema, che gli hanno permesso di diventare grande; in un modo come Hollywood è riuscito ad essere sempre se stesso, girando i suoi film senza scendere a patti con nessuno.

Friedkin Uncut - Ellen Burstyn
Friedkin Uncut – Ellen Burstyn

Un regista di rottura

William Friedkin può essere considerato un regista di rottura, che evade dalle stereotipie e i mondi subalterni, coetaneo della classe 60 della New Hollywood ma mai partecipe non si è formato nelle scuole di cinema, ma come postino per un’emittente televisiva, ciò gli ha permesso di girare molto ed avere un’approccio più aderente alla realtà quando la racconta attraverso gli occhi della cinepresa. Con L’esorcista, considerato uno dei suoi film di maggior successo ha voluto scardinare totalmente ideologie e concetti sepolti sotto una nuova concezione, prendendo spunto da fatti reali e opere letterarie è riuscito a far luce su un fenomeno scomodo e particolare alla Chiesa, rivelandone aspetti e contraddizioni. Dopo il successo di questo film, decise di muoversi verso il thriller/poliziesco, girando capolavori come Il braccio violento della legge, Il salario della paura, Cruising, Vivere e morire a Los Angeles, tutti film dotati di una forte aderenza alla realtà, con una carica emotiva che li ha resi prodotti autentici, creativi ed originali. Non sempre sono stati ben accolti al botteghino anzi, Cruising all’uscita in sala provocò tensioni e proteste nelle comunità gay che ritenevano il film scandaloso per la loro immagine. Negli anni più recenti ha girato Bug e Killer Joe, suo ultimo film che ha permesso a Matthew McConaughey di uscire dal solito registro artistico a cui era abituato e a Juno Temple di essere finalmente riconosciuta come una grande attrice. Nel 2017 a Venezia ha presentato il suo documentario su Padre Amorth, l’autorità massima mondiale nella pratica degli esorcismi, in un ritorno alle origini fino a quel film che l’ha reso famoso in tutto il mondo.

Chi è William Friedkin ?

Friedkin Uncut è un un ritratto completo, efficace e coinvolgente di un uomo comune divenuto leggenda, in una visione che ne sintetizza abilmente lo stile e la personalità, analizzando tutti i suoi film sotto lo sguardo di chi li ha diretti, scritti, girati, recitati e amati. Può l’uomo che ha terrorizzato tutto il mondo, rimasto inchiodato in quella camera da letto fino alla fine, essere una persona divertente, solare, semplice, intelligente e diretta ? Il film risponde proprio a questo, aggiungendo aspetti e svelando particolarità su un modo di fare cinema che è stato essenziale, liberatorio ed estremamente rappresentativo per i grandi e i giovani cineasti di oggi.

Friedkin Uncut  è stato candidato come Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema e sarà nelle sale italiane come evento speciale il dal 5 al 7 novembre. Distribuito da Feltrinelli Real Cinema in collaborazione con Wanted. Diretto da Francesco Zippel con la partecipazione di William Friedkin, Francis Ford Coppola, Walter Hill, Dario Argento, Quentin Tarantino, Willem Dafoe, Wes Anderson, Damien Chazelle, Juno Temple e Matthew McConaughey.

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