Fulminacci pubblica il nuovo album Tante care cose

Fulminacci pubblica il secondo album della sua carriera dal titolo Tante care cose e che contiene anche Santa Marinella, brano con cui ha partecipato al Festival di Sanremo 2021

È appena finita la 71^ edizione del Festival di Sanremo, che ha visto Fulminacci tra i suoi protagonisti nella categoria Campioni con il brano Santa Marinella (https://fulminacci.lnk.to/SantaMarinella). Dopo le grandi emozioni provate sul palco dell’Ariston, il cantautore è pronto a regalarci nuova musica con il suo secondo album Tante Care Cose(Maciste Dischi/Artist First), che contiene il singolo sanremese ed è disponibile da oggi, venerdì 12 marzo, al link https://fulminacci.lnk.to/TanteCareCose.

A proposito del nuovo progetto discografico, Fulminacci commenta: “Negli ultimi due anni ho incontrato tante persone e provato mille nuove emozioni. In ‘Tante Care Cose’ c’è il tentativo di raccontare tutto quello che mi è successo, sperimentando il più possibile con il sound e la scrittura. Più che un disco, lo definirei una raccolta di ricordi e sentimenti.”

È disponibile il videoclip di Santa Marinella – prodotto da Borotalco.tv e diretto da Danilo Bubani. Un Gulliver contemporaneo che ricerca la sua dimensione in un nuovo mondo. Ogni suo piccolo gesto genera enormi conseguenze nella comunità e nel finale cogliamo i segnali di come il suo arrivo abbia condizionato la vita degli abitanti spaventati ma anche innamorati del giovane gigante. Ogni passo di Fulminacci fa tremare la terra, non solo nel video.

 Tracklist

  1. Meglio di così
  2. Santa Marinella
  3. Miss Mondo Africa
  4. La grande bugia
  5. Un fatto tuo personale
  6. Tattica
  7. Canguro
  8. Forte la banda
  9. Giovane da un po’
  10. Le biciclette

Come per i singoli già usciti e che sono entrati a far parte dell’album, Un fatto tuo personaleCanguro, anche la cover del disco è stata realizzata – da Mine Studio – con l’intelligenza artificiale attraverso l’utilizzo di software e tools che usano metodi di machine learning conosciuti come “generative adversarial network” (GAN). Il risultato è inaspettato, sappiamo che il seme è quello del Reale ma quello che ne deriva è qualcosa di ‘altro’. Tutte le immagini generate sono spesso disorientanti perché sembrano così simili a qualcosa di riconoscibile ma, con un secondo sguardo, diventano subito aliene. D’altra parte, che anche i computer facciano sogni, ce l’aveva già detto negli anni Ottanta Philip K. Dick.

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Fulminacci – Tante care cose cover

 

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