Ghostbusters – Minaccia glaciale, recensione: preparate i cappotti

Ghostbusters - Minaccia glaciale - Bill Murray, Dan Aykroyd ed Ernie Hudson
Ghostbusters - Minaccia glaciale - Bill Murray, Dan Aykroyd ed Ernie Hudson

La nostra recensione di Ghostbusters – Minaccia glaciale, secondo legacy sequel che ritrova i protagonisti del film del 2021 oltre all’immancabile trio Murray-Aykroyd-Hudson: più a fuoco del precedente e più vicino al tono dell’originale, seppur con qualche titubanza

Altro che surriscaldamento globale, l’inverno sta arrivando. Ghostbusters – Minaccia glaciale non è un sequel diretto di quel Ghostbusters – Afterlife che 3 anni fa riportò gli acchiappafantasmi al cinema, ma ne prosegue la linea narrativa dopo un salto temporale di circa 2 anni. Torna New York City, stavolta alle prese con un antichissimo Dio demone della mitologia babilonese in grado di provocare una nuova era glaciale, e ovviamente tornano i protagonisti del primo capitolo Paul Rudd, Finn Wolfhard, Carrie Coon e McKenna Grace oltre a Bill Murray, Dan Aykroyd ed Ernie Hudson; il risultato è un film più centrato e meno forzato nella sua natura da fan-service, anche se incerto di tanto in tanto.

Ghostbusters - Celeste O'Connor, Finn Wolfhard, James Acaster e Dan Aykroyd
Ghostbusters – Celeste O’Connor, Finn Wolfhard, James Acaster e Dan Aykroyd

L’ira di Garraka

La famiglia Spengler composta da Gary (Paul Rudd), Callie (Carrie Coon), Trevor (Finn Wolfhard) e Phoebe (McKenna Grace) torna dove tutto è iniziato, l’iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali Venkman (Bill Murray), Stantz (Dan Aykroyd) e Zeddemore (Ernie Hudson) che hanno sviluppato un laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai fantasmi a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico artefatto scatenerà una forza malvagia, il potente Dio del ghiaccio Garraka, i vecchi e nuovi Ghostbusters dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e salvare il mondo da una seconda era glaciale.

Ghostbusters - una scena del film
Ghostbusters – una scena del film

Tornare a casa

Uno dei problemi principali che affliggevano il Ghostbusters del 2021 era quello dell’arena, traslata in una sperduta città dell’Oklahoma che però assomigliava a tante altre città sperdute del mid-west americano, e quindi era priva di un’identità precisa e di un immaginario preciso. Quello di Ghostbusters è però un franchise legato a doppio filo con la città madre che lo ha generato, la New York dei grattacieli e dei chioschi di hot-dog, della Manhattan in cui è ancora presente la caserma originale degli acchiappafantasmi. Una città viva e soprattutto riconoscibile, perfetta rappresentazione di un macrosistema che si autorigenera continuamente sconfiggendo i proprio traumi come l’11 settembre.

Certo, la New York del 2023 non è più quella del 1983 e questo cambiamento si riflette in una diversa percezione dei tre protagonisti storici rispetto alla città che li ha accolti, ma il cuore emotivo di un film come Ghostbusters – Minaccia glaciale sta proprio nella catena di causa ed effetto tra i vecchi luoghi e nuovi protagonisti che li scoprono, spesso inconsapevoli della loro importanza culturale o del significato che rappresentano per la generazione che fu. In fondo non è un caso se, oltre alle scene d’inseguimenti e alle sparatorie di raggi protonici in giro per Manhattan (ottima quella iniziale, un po’ più addomesticata la battaglia finale contro Garraka), le sequenze migliori sono quelle ambientate all’interno della storica Firehouse Company 8.

Ghostbusters - una scena del film
Ghostbusters – una scena del film

Un racconto a metà

Alla fine però, l’aspetto che balza agli occhi di questo secondo atto di una (forse) trilogia a metà tra sequel e reboot, è che si è tornati di nuovo nel territorio del teen movie da cui si sperava di essere usciti dopo Legacy. Questo accade perché il focus, ancora più che nell’episodio precedente, è tutto o quasi su Phoebe, sulle sue insicurezze da adolescente brillante ma incompresa, sulle sue paturnie amorose (con una donzella fantasma, nientemeno). È una scelta che penalizza il resto del cast, sia nuovo che storico, perché Murray e Hudson sono praticamente due pedine al servizio delle necessità diegetiche mentre ad Aykroyd viene affidato il compito di “Virgilio” nella terra dei fantasmi.

È una scelta controversa sotto molti aspetti, che farà storcere più di qualche naso, ma che riesce a non spostare più di tanto il piano tonale rispetto al capostipite del 1984 perché in Ghostbusters – Minaccia glaciale l’unione tra horror e commedia funziona molto più che nel film precedente e si avvicina molto più all’originale. Quella che è diversa è invece l’intenzione tematica, poiché quarant’anni fa Venkman e gli altri non erano più degli adolescenti ma dei giovani studiosi alla ricerca sì di un proprio posto nel mondo, ma con una prospettiva e una consapevolezza differenti. L’elogio del freak e della diversità qui si fa racconto di una generazione che sembra ancora più perduta di quella del 1984, costretta in un mondo che non è spaventoso per colpa dei demoni.

Ma Ghostbusters – Minaccia glaciale è anche un film che rimarca ancora di più una spaccatura generazionale, un odio profondo e algido che scaturisce dall’incomprensione e dalla distanza e che viene in maniera un po’ didascalica anche suggerito da una celebre poesia di Frost ad introdurre la scena d’apertura. E allora tocca al regista e sceneggiatore Gil Kenan cercare di mendare questa crepa con il potere della nostalgia, utilizzando tutti gli strumenti di un fan service qui forse più appariscente ma meno forzato che in Legacy. C’è tutto quello (o quasi tutto) che vorreste vedere in un film di Ghostbusters, anche se mancano l’anima e la genuinità impossibili da recuperare del capostipite. Sarebbe stata un’impresa impossibile, nonostante Murray, Aykroyd e Hudson rimangano dei fuoriclasse anche quando recitano col pilota automatico. 

TITOLO Ghostbusters – Minaccia glaciale
REGIA Gil Kenan
ATTORI Paul Rudd, Carrie Coon, Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Kumail Nanjiani, Celeste O’Connor, Patton Oswalt, Emily Alyn Lind, James Acaster
USCITA 11 aprile 2024
DISTRIBUZIONE Eagle Pictures

 

VOTO:

Tre stelle

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