A Giffoni50 l’incontro virtuale con Sylvester Stallone, che ha annunciato il suo ritorno al Festival e ha risposto alle numerose domande dei giffoner, chiosando sul regista con cui si trova meglio a lavorare, se stesso
Dopo Richard Gere, un’altra star a Giffoni50: invece di mettere la mano sulla Bibbia, Sylvester Stallone ha giurato sul suo Premio Oscar di tornare al Festival nel 2021, di presenza. Durante l’incontro al Giffoni Film Festival 2020 l’icona di Hollywood ha voluto mostrare alla sala la preziosa statuetta e ha anche posato con i juror sollevandola in alto, come metafora dei successi raggiunti dopo un percorso faticoso. “L’idea di Giffoni è bellissima”, ha detto la star 74enne, “e non vedo l’ora di essere circondato dall’entusiasmo di questi ragazzi per il prossimo anno. Quello che auguro al festival è un compleanno felice con un futuro radioso davanti”.
Per spronare gli artisti di domani li ha invitati “a non mollare mai e continuare a lottare”. Il motivo? “Io non ho più nulla da dimostrare al mondo ma voi sì e io voglio aiutare i talenti giovani e insegnare a sceneggiatori e registi in erba come orientarsi”. La sua non è mancanza di modestia, ma semplice attestazione della realtà: “Ho conquistato l’Academy Award a 30 anni e ho raggiunto tutto quello che volevo da giovane, anzi ho persino superato quegli obiettivi. Cosa potevo chiedere di meglio?”. A proposito di traguardi tagliati, conclude con una battuta: “Qual è il regista con cui mi trovo meglio a lavorare? Semplice, sono io perché è la persona con cui vado maggiormente d’accordo al mondo”.