Il Giffoni Film Festival 2020 è iniziato con l’anteprima del film Disney+ L’unico e insuperabile Ivan: ecco le parole degli ospiti, la regista Thea Sharrock e gli attori Bryan Cranston e Federico Cesari (doppiatore d’eccezione)
La cinquantesima edizione di Giffoni Film Festival è iniziata con un’anteprima Disney+, L’unico e insuperabile Ivan, che debutterà in Italia l’11 settembre in esclusiva sulla piattaforma di streaming. In collegamento da Londra, per un debutto veramente esplosivo, la regista Thea Sharrock. E da Los Angeles uno degli interpreti, Bryan Cranston.
Basato sul pluripremiato libro di Katherine Applegate, il film racconta la storia di Ivan, un gorilla molto speciale che apprende che la vita non è definita dal luogo e dalle circostanze, ma dal potere dell’amicizia e dal coraggio di far sì che avvenga il cambiamento. Una storia indimenticabile sulla bellezza dell’amicizia, sul potere dell’immaginazione e sul significato del luogo chiamato casa.
Le parole della regista Thea Sharrock
«Giffoni – ha esordito la regista Thea Sharrock – è un festival unico e speciale. Sono onorata di farne parte». Poi un passaggio sul film: «Non ha pretese di dare tutte le risposte, ma vogliamo chiederci come noi umani ci comportiamo con gli animali. In particolare, durante la pandemia, vedere questo film aiuta anche a capire che alla base di tutto ci sono il rispetto e la gentilezza. Se pensi agli altri prima che a te, ad esempio indossando una mascherina, allora puoi capire tante cose».
Emozionata la regista nell’ascoltare le reazioni dei juror in sala: «Voi siete i primi ragazzi che hanno visto il film – ha detto – e potete darci una reazione in diretta subito dopo la visione. Due cose mi hanno emozionato. Innanzitutto il senso di responsabilità che ho provato nel raccontare una storia vera e nel tenere alto lo spirito da un romanzo amatissimo negli Stati Uniti. E la seconda è la presenza di Bryan Cranston che ogni giorno sul set faceva scherzi e si comportava in maniera folle tanto da riuscire a tenere alto il morale sul set. Ci ha regalato sempre tanta allegria e di questo lo ringrazio».
Le parole dell’attore Bryan Cranston
Con un “buongiorno” in perfetto italiano, Bryan Cranston ha salutato il pubblico di Giffoni: «Abbiamo girato il film due anni fa – ha dichiarato – C’è voluto un anno e mezzo di postproduzione per gli effetti speciali. Questo periodo ci ha permesso di chiederci se sia giusto ingabbiare gli animali dello zoo o non sia arrivato il tempo di chiudere queste strutture. Non sta a noi dirlo, ma stimolare il confronto è comunque positivo».
«Quando leggo una sceneggiatura – ha continuato l’attore, rispondendo alle domande dei giurati – è fondamentale che mi comunichi qualcosa a livello emotivo come è successo in questo caso. Questo copione mi ha colpito per i temi dell’amicizia e della gentilezza. E poi mi ha fatto interrogare proprio sulla questione degli zoo, su quanto sia giusto tenerli ancora aperti».
Le parole del doppiatore d’eccezione Federico Cesari
Il film è un mix suggestivo tra live-action e CGI ed è interpretato da Bryan Cranston nel ruolo di Mack, il proprietario del centro commerciale, mentre Ramon Rodriquez è George, l’impiegato del centro e Ariana Greenblatt è sua figlia, Julia. Nella versione italiana gli attori Stefano Fresi, Paola Minaccioni e Federico Cesari prestano la voce a Bob il cane, Henrietta la gallina e Murphy il coniglio.
E a parlare del film a Giffoni è stato, in presenza, l’attore Federico Cesari, in veste di doppiatore. «Giffoni – ha detto – è sempre un’esperienza totalizzante. È stupore, è confronto. Significa stare sempre in contatto con persone ed essere circondato da tanti ragazzi. È bello stare qui, ci si sente a casa in questo ambiente che diventa quasi familiare».
«Avevo un po’ di paura non provenendo dal doppiaggio – ha detto – Come ogni esperienza nuova un po’ elettrizza e un po’ spaventa. Prestare la propria voce al coniglietto Murphy significa entrare nel personaggio. Murphy è esagitato, è un’altra cosa rispetto al dover recitare ed essere diretto in una pellicola. Esperienza straordinaria, anche perché sono cresciuto con i film Disney e il mio preferito è “Robin Hood”».