La recensione de Gli amori di Suzanna Andler, pellicola ermetica con Charlotte Gainsbourg in cui Benoît Jacquot si mette alla prova con l’omonimo testo teatrale di Marguerite Duras
Alla ricerca di se stessa
La ricca e tormentata Suzanna Andler (Charlotte Gainsbourg) è intrappolata in un matrimonio agiato che la riempie di certezze ma non la rende completa né felice. La sua vita di moglie e madre è caratterizzata da convenzioni e infedeltà, così a tentarla è la vita che potrebbe fare col suo giovane e squattrinato amante Michel (Niels Schneider). Indecisa se affittare o meno una costosissima villa in Costa Azzurra, la donna parla a mezza voce e confida i segreti del suo animo, ma inciampa più di una volta nelle sue stesse bugie e nelle sue incertezze.
Impianto teatrale
Realizzando Gli amori di Suzanna Andler, Benoît Jacquot si mette alla prova con l’omonimo testo teatrale scritto da Marguerite Duras nel 1968. L’impresa non gli è nuova, visto che in passato il regista si è cimentato con grandi classici quali Dostoievski (L’Assassin Musicien del 1976), Henry James (Storia di donne del 1981) e Pascal Quignard (Villa Amalia del 2009). Stavolta l’impianto scenico è praticamente ridotto all’osso. L’intera pellicola si gioca infatti su un totale di quattro scene e di due unici ambienti: la casa che Suzanna sta pensando di affittare e la spiaggia sottostante. Tale essenzialità è coerente con l’anima asciutta della pellicola, priva di orpelli, in cui la parola rappresenta la maggior risorsa.
Una donna, poche certezze
Le parole della protagonista sono la più grande ricchezza del film ma ciò non significa che costituiscano anche una certezza. Suzanna Andler, infatti, è la donna dei “forse” e degli infiniti dubbi. Parla tanto, espone i suoi pensieri, ma quanto di vero c’è nelle sue parole? Dai dialoghi che intrattiene con l’amante Michel, con la sua amica Monique (Julia Roy) e con il marito Jean (telefonicamente) emergono una serie di contraddizioni che obbligano lo spettatore a prendere ogni cosa con le molle: Suzanna Andler fa e disfa tutto senza soluzione di continuità.
Il carisma dimesso di Charlotte Gainsbourg
Charlotte Gainsbourg fa ricorso a tutto il suo carisma per interpretare questo personaggio così sfuggente, difficile da capire o col quale empatizzare, incapace di andare oltre ma anche di restare immobile. Si tratta di una donna tradita e che tradisce a sua volta, desiderosa di attenzioni autentiche ma che non vuole rinunciare nemmeno ai privilegi che le derivano dal matrimonio. La protagonista de Gli amori di Suzanna Andler è una donna in trappola che non sa dove fuggire poiché, probabilmente, non sa nemmeno lei da cosa voglia fuggire. Jacquot cerca di dare corpo a tutto questo mondo fatto di detto e non detto, dilata i tempi, azzera l’azione e dà importanza ai singoli dettagli. Il risultato è una pellicola ermetica, fedele alla sua anima originale ma certamente non per tutti.
Gli amori di Suzanna Andler, presentato al Torino Film Festival 2021, arriva nelle sale italiane il 21 aprile 2022 distribuito da Wanted. Diretto da Benoît Jacquot, nel cast figurano: Charlotte Gainsbourg, Niels Schneider, Julia Roy, Nathan Willcocks e Sandrine Rivet.