Tutti i vincitori dei Globi d’Oro 2018, i premi della Stampa estera italiana. L’intrusa è il miglior film, premiati tra gli attori Paola Cortellesi, Toni Servillo e Luca Marinelli ex aequo. Ecco l’elenco completo e le motivazioni.
L’associazione della Stampa Estera in Italia annuncia i vincitori della 58a edizione dei Globi d’Oro, i premi della Stampa estera al cinema italiano, che saranno consegnati questa sera durante la cerimonia di premiazione, a inviti, a Villa Medici, insieme con i premi speciali: il Globo d’Oro alla Carriera al regista Gianni Amelio, il Gran Premio della Stampa Estera a L’esodo di Ciro Formisano.
I titoli che concorrono al premio Globo d’Oro vengono selezionati ogni anno dal comitato cinema della Stampa Estera, fra le opere della stagione in corso. I premi vengono assegnati con votazione, da una giuria di trentatré giornalisti stranieri. Quest’anno sono stati selezionati 31 lungometraggi, 71 documentari e 90 cortometraggi (queste erano le nomination). Il Comitato Cinema della Stampa Estera è composto da: Richard Heuzé, Tatiana Covor, Peter Loewe, Bernard Bedarida, Carmen Del Vando, Teresa Bustelo.
A seguire l’elenco dei premi assegnati con le motivazioni.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Stai Sereno di Daniele Stocchi
Motivazione: Per come illustra, con assoluta economia di tempo e mezzi, e senza mai cadere nella pedanteria o nel pietismo, lo smarrimento e la vergogna dei tanti che perdono il lavoro ma sono invitati ad essere sereni. Quelli che, diventati i nuovi poveri, sono costretti a fingere che tutto va bene.
MENZIONE SPECIALE al cortometraggio Numeruomini di Gianfranco Ferraro
Motivazione: Una speciale menzione va a “Numeruomini”, prodotto dalla ONG CESVI di Bergamo, realizzato con il sostegno di Brembo, che si occupa di integrazione di migranti minorenni arrivati in Italia da soli. Ci è sembrato giusto incoraggiare questa collaborazione tra una ONG e una grande azienda con l’augurio che anche altre realtà come queste possano seguirne l’esempio di responsabilità sociale.
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Caravaggio – L’anima e il sangue di Jesús Garcés Lambert
Motivazione: A partire dai documenti originali dopo un’approfondita indagine in diversi archivi storici, la narrazione si sviluppa su due livelli: quello della digressione artistica con un’eccellente citazione dei luoghi e delle opere dell’artista, mentre l’uomo viene esplorato attraverso scene evocative e simboliche, come metafore della condizione esistenziale di Caravaggio, consentendo di entrare nella sua mente, nei suoi impulsi irrefrenabili.
MIGLIOR MUSICA
Dove non ho mai abitato – Pino Donaggio
Motivazione: Per aver saputo completare, con le sue composizioni musicali raffinate, l’atmosfera elegante e sofisticata raccontata da Paolo Franchi nel film “Dove non ho mai abitato”, e sublimare i sentimenti e le emozioni dei due protagonisti.
MIGLIOR FOTOGRAFIA
The Place – Fabrizio Lucci
Motivazione: Per aver dato una luce particolare al lato oscuro che c’è in noi e aver punteggiato di molteplici sfumature l’interno cupo di un bar romano nel quale si confidano insospettabili protagonisti.
MIGLIOR OPERA PRIMA
Maria per Roma di Karen Di Porto
Motivazione: Perché il cinema è questo, farci guardare la realtà da un punto di vista sempre nuovo e il cinema di Karen Di Porto guarda il mondo con gentilezza e sottile ironia. “Maria per Roma” si muove tra inconcludenti casting, usuali approfittatori ed esilaranti personaggi con la leggerezza di una piuma.
MIGLIOR COMMEDIA
Ammore e malavita dei Manetti Bros.
Motivazione: Per aver saputo trasformare la classica commedia all’italiana in una pittoresca Sceneggiata Napoletana, fatta di crisi isteriche, grandi sentimenti e sparatorie ma senza dimenticare l’amore, anzi, l’Ammore e la musica neomelodica, due inimitabili caratteristiche partenopee!
MIGLIOR SCENEGGIATURA
La ragazza nella nebbia – Donato Carrisi
Motivazione: A Donato Carrisi per aver trasformato il suo romanzo criminale in una sceneggiatura spettacolare che rende i personaggi credibili e fedeli sullo schermo conservando l’intensità e tutta l’atmosfera del suo libro.
GRAN PREMIO DELLA STAMPA ESTERA
L’esodo di Ciro Formisano
Motivazione: Un film dal grande coraggio che riflette una realtà invisibile, scomoda ma estremamente vera. Un’immagine forte della frattura esistente tra il “palazzo” e la vita vera. Un vero film politico. Un esempio anche di perfetta simbiosi tra il lavoro del regista e l’interpretazione eccezionale dell’attrice Daniela Poggi.
MIGLIOR ATTRICE
Paola Cortellesi – Come un gatto in tangenziale
Motivazione: A Paola Cortellesi che fin dalla prima immagine di “Come un gatto in tangenziale” provoca un’immediata empatia nello spettatore: il suo tono a volte verace a volte dolce fa di lei una delle attrici più spiritose del cinema italiano.
MIGLIOR ATTORE
Luca Marinelli – Una questione privata
Motivazione: Luca Marinelli che in “Una questione privata” mostra la sua totale devozione al cinema dando di nuovo una grande prova di recitazione nell’ultimo gioiello diretto da Paolo e Vittorio Taviani.
Toni Servillo – La ragazza nella nebbia
Motivazione: A Toni Servillo, attore che ci ha regalato un Andreotti surreale, un Berlusconi con una somiglianza da brivido per arrivare al corrotto e alternativo ispettore Vogel, con una tale bravura e naturalezza come se fosse al ristorante e si godesse la vita mentre passa dal primo al secondo.
MIGLIOR FILM
L’intrusa di Leonardo Di Costanzo
Motivazione: Per aver sfidato il pubblico scegliendo un racconto frammentario che va ad incastrarsi come un puzzle logico e visivo fino alla sorprendente soluzione: il mosaico è completo.
GLOBO D’ORO ALLA CARRIERA a Gianni Amelio
Motivazione: A Gianni Amelio che ci ha regalato tanti gioielli cinematografici, da “Colpire al cuore”, “Porte aperte”, “Il ladro di bambini”, fino a “La tenerezza”, descrivendo nel suo cinema indimenticabili figure paterne, rendendole centri di gravitazione creativa attorno ai quali costruire storie meravigliose.
L’Associazione della Stampa Estera in Italia, fondata nel 1912, conta 350 corrispondenti esteri che rappresentano media di 54 Paesi.