Gold, recensione: Zac Efron più convincente della sua corsa all’oro

Zac Efron - Gold
Zac Efron - Gold

La nostra recensione di Gold, film diretto ed interpretato da Anthony Hayes accanto a Zac Efron: una corsa all’oro e alla sopravvivenza, che però ha poche novità da offrire

La pepita più grande del mondo

In un futuro non troppo lontano, due vagabondi (interpretati da Zac Efron e Anthony Hayes) viaggiano attraverso il deserto alla ricerca di un luogo in cui ancora è possibile lavorare, essere pagati e vivere dignitosamente. Durante il tragitto si imbattono nella più grande pepita d’oro mai vista, e il sogno – condito da una buona dose di avidità – della ricchezza si impossessa di loro. I due architettano un piano per scavare e recuperare il tesoro: uno dei due va a cercare gli attrezzi necessari all’impresa, mentre l’altro rimane nel deserto a fare da guardia. Ma la natura sembra stanca di farsi sfruttare dall’uomo e si dimostra inclemente, rendendo la sopravvivenza un bene sempre più difficile da ottenere.

Poche novità

Nel ruolo di sceneggiatore, regista e attore, Anthony Hayes porta a casa il compitino senza osare più di tanto. Sebbene il risultato finale non sia da buttare via, la sua scelta è quella di riproporre i principali cardini – visti e rivisti – del survival movie senza aggiungere nulla di personale. A livello di innovazione c’è davvero poco da segnalare e tanto da recriminare, anche perché alcuni passaggi si perdono nella vana speranza di descrivere un futuro distopico che però non ha alle spalle una sceneggiatura sufficientemente ispirata.

Zac Efron e Anthony Hayes - Gold
Zac Efron e Anthony Hayes – Gold

Buona prova di Zac Efron

Convince la prova di Zac Efron, che non ha paura di lasciarsi abbrutire e imbruttire da fatica, stenti, difetti fisici e sofferenza psicologica. La natura non potrebbe essere più ostile e si accanisce contro il suo personaggio, che è costretto a lottare per la sopravvivenza come un cane randagio abbandonato nel deserto. L’attore dimostra così per l’ennesima volta di essersi ormai affrancato dall’immagine disneyana che lo ha lanciato e di potersi cimentare in prodotti cinematografici completamente diversi quali Ted Bundy – Fascino criminale, The Greatest Showman, Nonno scatenato e, appunto, Gold.

Tra realtà e allucinazione

Ammirevole anche la fotografia di Ross Giardina, capace di rendere giustizia agli affascinanti panorami del deserto australiano. La natura non potrebbe essere più esotica ed impervia, regalando allo spettatore scenari che per metà risultano angoscianti e per l’altra metà affascinanti. Stesse caratteristiche, più o meno, per il personaggio femminile interpretato da Susie Porter. La sua è un’amazzone che corre perennemente sul confine tra realtà e allucinazione: spunto potenzialmente interessante, che però ancora una volta viene abbandonato a se stesso e condannato al fallimento.

Gold, distribuito da Adler Entertainment, arriva nelle sale italiane il 30 giugno. Diretto da Anthony Hayes, il cast è formato da Zac Efron, Anthony Hayes, Susie Porter, Akuol Ngot, Andreas Sobik e Thiik Biar.

VOTO:
2 stelle e mezza

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