Grandi bugie tra amici, recensione dell’incerto sequel di Guillame Canet

Grandi bugie tra amici

Il film Grandi bugie tra amici, di Guillame Canet, con François Cluzet e Marion Cotillard, non regge il confronto con il precedente Piccole bugie tra amici, diventando così la rappresentazione di un’amicizia solida, senza però riuscire a trasmettere molto altro.

Dopo Piccole bugie tra amici

Il film Grandi bugie tra amici, con François Cluzet e Marion Cotillard, racconta un momento decisivo nella vita di Max (François Cluzet), tra depresso e stressato, riceve la visita inattesa dei suoi migliori amici al completo, alla vigilia del suo sessantesimo compleanno. Peccato che non li veda ormai da qualche anno, che si sia sentito abbandonato da loro, che nel frattempo si sia separato da Véro, altro membro del loro inseparabile gruppo, abbia litigato con Eric, e stia nascondendo a tutti un segreto che lo angoscia. Per giunta, come qualcun altro del gruppo, non ha ancora superato la morte di Ludo e fatica ad accettare il tempo che passa. Nella speranza di aiutarlo e di riunirsi, i suoi amici gli stanno vicino e, tra lacrime e risate, ognuno di loro imparerà qualcosa da una settimana che sembrava una rimpatriata come tante.

L’Amicizia

Un film sull’amicizia Grandi bugie tra amici, su quelle che durano trent’anni, su quelle persone, adulte, sposate, con figli, che si perdono e si ritrovano e, salvo casi particolari, non serbano rancori. Perché per amicizia si può perdonare una telefonata in ritardo, una bugia innocente o avere priorità diverse. Max però sembra furioso con i suoi amici, con il loro arrivo non avvertito, con Eric che si ripresenta come se niente fosse, e non riesce a capire che anche se lui e Véro non sono più marito e moglie, pretendere che i loro amici non la vedano più, è assurdo e impossibile. La necessità che il protagonista ha di stare da solo e compiere una scelta difficile, si trasforma nel disperato bisogno di stare insieme ai suoi amici, di ritrovare la complicità, di ridere e perdonare. E di sapere che qualsiasi decisione prenderà, non saranno loro a impedirglielo.

Grandi bugie tra amici 2
Una scena del film Grandi bugie tra amici con l’intero cast

Giovani di mezza età

Un film sul tempo che passa, sull’età che avanza e sull’amicizia che resta, su nuovi amori e vecchi legami, su quei rapporti che niente può distruggere. Una storia sicuramente più adatta ad un pubblico adulto e meno ai più giovani, non tanto per le tematiche, ma per il modo di affrontare l’amicizia, i problemi quotidiani, tutto ciò di non detto che viene esplicitato e una disperata ricerca di essere di nuovo giovani insieme. Perché con le giuste persone accanto non c’è età, abitudini o routine che cambi la necessità di leggerezza, la voglia di divertirsi e, per una volta, di non pensare troppo al futuro. Tra commedia e tragedia, con delle battute divertenti e dei momenti drammatici, Grandi bugie tra amici, tenta di raggiungere un’universalità che appare però sempre troppo lontana, e non sorprende abbastanza, se non in alcuni momenti, rendendo anche da subito poco chiari i rapporti, che creano una certa confusione.

Un sequel troppo diverso

Una regia piuttosto chiara e lineare, che non lascia spazio a flashback o ad un rischio del film di essere eccessivamente didascalico, con delle scene esplosive in cui gli attori ballano, a casa, o in una discoteca, o semplicemente fanno giochi da tavolo ubriachi e divertiti, una fotografia da tipica commedia francese, con tinte piuttosto chiare e luminose e delle sorprendenti interpretazioni, rendono il film di Guillame Canet un sequel con un ottimo potenziale, ma, a tratti, non del tutto riuscito. Non si ritrova il sarcasmo tagliente, quella continua ironia tra amici di vecchia data che riescono a dirsi tutto o niente con delle battute che suscitano ilarità, ma che in realtà sono comprensibili solo ai protagonisti del film, a cui basta uno sguardo o un parola per mostrare quel legame che dura da anni.

Grandi bugie tra amici, di Guillame Canet, con François Cluzet, Marion Cotillard, Gilles Lellouche, Laurent Lafitte, Benoît Magimel uscirà il 12 settembre distribuito da Bim Distribuzione.

VOTO:

 

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