I due Papi, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo in scena al Teatro Ciak

I due Papi - Mariano Rigillo e Giorgio Colangeli
I due Papi - Mariano Rigillo e Giorgio Colangeli

I due Papi arriva al Teatro Ciak di Roma: protagonisti Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo nei panni di Ratzinger e Bergoglio, con la regia di Giancarlo Nicoletti e la scena di Alessandro Chiti

Interpretato da due grandi attori del nostro panorama, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, dall’autore premio Oscar per Bohemian Rhapsody, L’ora più buia e La teoria del tutto, arriva al Teatro Ciak di Roma I due Papi, il testo teatrale da cui è stato tratto un film Netflix di grande successo (qui la nostra recensione), in scena sabato 13 gennaio alle ore 21.00 e domenica 14 alle ore 17.30.

Dieci anni fa, Benedetto XVI sbalordiva il mondo con le sue dimissioni, le prime dopo più di sette secoli. Cosa ha spinto il più tradizionalista dei Papi alla rinuncia e a consegnare la cattedra di Pietro al radicale ed empatico cardinale argentino?

I due Papi - Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo
I due Papi – Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo

I due Papi è stato accolto come ‘un lavoro strepitoso’ al suo debutto al Festival di Borgio Verezzi. Il testo teatrale di Anthony McCarten – incalzante e profondo, avvincente e ironico – è stato adattato per il cinema e nominato come miglior sceneggiatura agli Oscar, e ai Golden Globe; la produzione italiana – unica al mondo autorizzata dall’autore – è firmata dal regista Giancarlo Nicoletti, vincitore del Premio Nazionale “Franco Enriquez” per la Miglior Regia.

L’imponente scena di Alessandro Chiti, che riproduce dai giardini di Castel Gandolfo alla terrazza di San Pietro fino all’iconica Cappella Sistina, ha ricevuto il Premio “Mulino Fenicio” per la Migliore Scenografia.

Fra documento storico, humor e dramma, lo spettacolo ripercorre non solo i giorni frenetici che portarono dalla rinuncia di Benedetto all’elezione di Francesco, ma anche le “vite parallele” di due uomini molto diversi, accomunati dallo stesso destino. E, soprattutto, ci racconta la nascita di un’amicizia – speciale e inaspettata – fra due personalità fuori dall’ordinario. Al centro di tutto, una domanda senza tempo: quando si è in crisi, bisogna seguire le regole o la propria coscienza?

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