Rai 1, arriva Il Commissario Ricciardi con Lino Guanciale nella Napoli anni ’30

Lino Guanciale sarà "Il Commissario Ricciardi", personaggio nato dalla penna di Maurizio De Giovanni
Lino Guanciale sarà "Il Commissario Ricciardi", personaggio nato dalla penna di Maurizio De Giovanni

Rai 1, arriva Il Commissario Ricciardi con Lino Guanciale: l’attesa serie tv ambientata nella Napoli anni ’30 è diretta da Alessandro D’Alatri. Nel cast anche Antonio Milo, Enrico Ianniello, Serena Iansiti Peppe Servillo

Dai romanzi di Maurizio de Giovanni, editi da Einaudi, arriva prossimamente su Rai 1 Il Commissario Ricciardil’attesa serie Rai diretta da Alessandro D’Alatri con Lino Guanciale. Una potente contaminazione di generi – poliziesco, mystery e melò – per un racconto coinvolgente che, sullo sfondo di una Napoli in chiaroscuro (le riprese sono state effettuate anche all’interno del celebre Teatro di San Carlo), indaga sul senso ultimo della vita e del dolore.

Una coproduzione Rai Fiction-Clemart, prodotta da Gabriella Buontempo e Massimo Martino, scritta da Maurizio de Giovanni con Salvatore Basile, Viola Rispoli e Doriana Leondeff. Nel cast Antonio Milo, Enrico Ianniello, Serena Iansiti, Maria Vera Ratti, Mario Pirrello, Peppe Servillo, Fabrizia Sacchi, Nunzia Schiano, Marco Palvetti, Adriano Falivene, Massimo De Matteo e Susy Del Giudice.

Il commissario Ricciardi
Lino Guanciale e Alessandro D’Alatri in uno scatto dal set

SINOSSI

Napoli, 1932. Luigi Alfredo Ricciardi (Lino Guanciale) ha trent’anni ed è commissario della Regia Questura. Catturare gli assassini è la vocazione e l’ossessione di Ricciardi, che si porta dentro un terribile segreto, una maledizione ereditata dalla madre: vede il fantasma delle persone morte in modo violento e ne ascolta l’ultimo pensiero. Per questo il commissario si dedica in modo totalizzante al suo lavoro, indagando sui casi più spinosi e complicati. Per lo stesso motivo ha deciso di rinunciare all’amore, anche se l’amore arriva ugualmente, inaspettato e struggente: abita di fronte a lui e porta il nome di Enrica (Maria Vera Ratti), una giovane maestra timida e riservata, ma allo stesso tempo determinata a conoscere e ad amare Ricciardi. A Ricciardi manca la maggior parte degli strumenti usati oggi per risolvere i delitti, ma è dotato di straordinarie doti intuitive. È circondato da un’aura di mistero, che allontana i suoi colleghi: sia il diretto superiore, Garzo (Mario Pirrello), sia i subordinati. Uniche eccezioni il brigadiere Maione (Antonio Milo) fedele e affezionato, e il medico legale Modo (Enrico Ianniello), antifascista convinto. La solitudine, che Ricciardi divide con l’anziana tata Rosa (Nunzia Schiano), sarà scalfita dall’incontro con due donne, diverse ma ugualmente affascinanti. Una è proprio Enrica, che incarna la quieta normalità degli affetti familiari cui Ricciardi aspira; l’altra, Livia (Serena Iansiti), rappresenta la sensualità e la passione, da cui si sente attratto. Quale delle due riuscirà a fare breccia nel cuore del commissario?

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