Il coraggio di Blanche, recensione: opera pacata e sensibile, sul mostro che dorme accanto a noi

Il coraggio di Blanche -Virginie Efira, Melvil Poupaud
Il coraggio di Blanche - Virginie Efira, Melvil Poupaud

La recensione de Il coraggio di Blanche di Valérie Donzelli, con Virginie Efira e Melvil Poupaud: tratto dal romanzo di Éric Reinhardt, una testimonianza efficace nella sua pacatezza

La vita con Grégoire

Quando Blanche (Virginie Efira) conosce Grégoire (Melvil Poupaud), la donna crede di aver incontrato l’uomo della sua vita. Fra i due si instaura un profondo legame che si trasforma rapidamente in una relazione appassionata. La coppia si trasferisce da Caen – nel Nord Ovest della Francia – nella sperduta Metz e Blanche si allontana così dalla famiglia e dalla sorella gemella Rose.

Inizia per lei una nuova vita: arrivano i figli, un nuovo lavoro come insegnante di francese in un liceo di Nancy, nuove amicizie. Quando però alcune maschere cominciano a cadere, Blanche si rende conto di essere prigioniera della morsa di un uomo pericoloso e profondamente possessivo, dal quale è ormai difficile distaccarsi.

Il coraggio di Blanche - Virginie Efira, Melvil Poupaud
Il coraggio di Blanche – Virginie Efira, Melvil Poupaud

Da L’amore e le foreste di Éric Reinhardt

Tratto dal romanzo di Éric Reinhardt L’amore e le foreste, Il coraggio di Blanche è una testimonianza fiera sulla forza delle donne costrette a lottare per riprendersi la propria vita. La protagonista interpretata dall’affascinante Virginie Efira si ritrova invischiata in una relazione malata dalla quale è troppo tardi per scappare. Come nelle sabbie mobili, più tenta di uscirne e più affonda.

L’uomo che le sta accanto, che ha il volto a tratti spaventoso e a tratti ammaliante di Melvil Poupaud, la ama in un modo possessivo e persino ossessivo. Prima di rivelarsi “lupo”, il personaggio si dimostra ammaliante ed è proprio questo, come dichiarato dall’attore, ad “innescare una dinamica mortifera”.

Il colore come mezzo espressivo

È Blanche in prima persona a raccontare i fatti attraverso un lungo flashback, il che inserisce immediatamente lo spettatore nella sua testa. La sua interlocutrice sembra un medico, presumibilmente una psicologa, e solo sul finale lo spettatore potrà capire quanto questa figura rappresenti per Blanche un “atto di coraggio”. La regia di Valérie Donzelli si dimostra sensibile ed empatica, schierandosi dalla parte di Blanche ma coltivando lo stesso il desiderio di raccontare i fatti in modo oggettivo pur sperimentando con la macchina da presa.

La cineasta gioca prima di tutto con i colori: si può notare il rosso quasi sfocato delle scene d’amore che caratterizzano l’iniziale passione tra la protagonista e il suo Grégoire; la luce che investe Blanche quando si trova fuori casa, distante dal marito; infine, le tonalità scure tendenti al seppia della camera da letto matrimoniale, lì dove subisce più pesantemente l’oppressione del mostro che dorme accanto a lei.

Il coraggio di Blanche - Virginie Efira
Il coraggio di Blanche – Virginie Efira

Un amore malato

Come dichiarato da Alfred Hitchcock in persona, “Più riuscito il cattivo, più riuscito sarà il film”. Per il Maestro della suspense era fondamentale che il villain della storia fosse un uomo carismatico, attraente, perlopiù di bell’aspetto: altrimenti, se fosse stato repellente, come avrebbe fatto ad avvicinare le sue vittime? Il concetto viene abbracciato dalla pellicola, sebbene si resti piuttosto lontani dai migliori villain offerti dalla cinematografia.

La donna subisce continue violenze psicologiche e se ne accorge solamente in un secondo momento, poco alla volta. All’inizio è troppo ammaliata e persino anestetizzata dall’amore del marito, un sentimento che sembra avvolgente ma che si rivela piuttosto malato e totalizzante. Insomma, la virata narrativa c’è ed è evidente, ma i colpi di scena sono forse un po’ troppo citofonati.

Una testimonianza chiara e sensibile

La pressione che subisce la protagonista non è virulenta in senso stretto, è più subdola e mina dall’interno la sua stabilità emotiva. Blanche viene isolata dai suoi cari, viene controllata in ogni mossa, viene messa nella condizione di provare un perenne senso di colpa. La pellicola a volte inciampa nei suoi stessi intenti ma fa il suo dovere e racconta in modo sensibile una condizione oscura e pericolosa, molto più frequente di quanto si possa pensare. Sotto questo punto di vista l’efficacia del film risiede proprio nella sua pacatezza, arma potentissima per veicolare questa testimonianza di “violenza domestica della porta accanto”.

TITOLO Il coraggio di Blanche
REGIA Valérie Donzelli
ATTORI Virginie Efira, Melvil Poupaud, Virginie Ledoyen, Dominique Reymond, Romane Bohringer, Marie Rivière, Nathalie Richard, Guang Huo, Laurence Côte, Arthur Thunin, Zoé Lenoir, Philippe Uchan, Bertrand Belin, Salif Cissé
USCITA 2 maggio 2024
DISTRIBUZIONE Movies Inspired

 

VOTO:

3 stelle

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