Il critico, recensione: Ian McKellen è lo spietato protagonista di questo dramma sulla critica teatrale

Il critico - Ian McKellen (foto Universal Pictures)
Il critico - Ian McKellen (foto Universal Pictures)

La nostra recensione di Il critico – Crimini tra le righe: il nuovo dramma di Anand Tucker mette in scena un Ian McKellen magnetico e spietato, affiancato da Mark Strong e Gemma Arterton

Il critico – Crimini tra le righe parte dalla consapevolezza che c’è un momento in cui una recensione può cambiare il destino. Quando la penna si muove sul foglio può consacrare o distruggere una carriera in una manciata di battute. Queste premesse vengono trasformate da Anand Tucker in una storia elegante, visivamente curata e interpretata con potenza, ma che alla fine resta in superficie.

Il film prende ispirazione dal romanzo Curtain Call di Anthony Quinn, trasformandolo in un dramma ambientato nella Londra degli anni Trenta. A dominare la scena è Ian McKellen nei panni di Jimmy Erskine, critico spietato del Daily Chronicle, ed è affiancato da Mark Strong, Gemma Arterton, Ben Barnes, Alfred Enoch e Lesley Manville. Nonostante l’ambientazione suggestiva, i costumi impeccabili e la fotografia raffinata di David Higgs, il film preferisce soffermarsi su un singolo evento piuttosto che aprire davvero le porte del mondo che promette di esplorare.

Il critico - Ian McKellen e Gemma Arterton (foto Universal Pictures)
Il critico – Ian McKellen e Gemma Arterton (foto Universal Pictures)

Una promessa mancata

L’inizio è coinvolgente: ci troviamo subito immersi nella redazione del Daily Chronicle, dove il celebre critico teatrale Jimmy Erskine (Ian McKellen) domina con le sue spietate recensioni e il suo carisma tagliente. Attorno a lui gravitano personaggi che cercano il suo consenso, temendone i giudizi e desiderando una recensione positiva che possa cambiare loro la vita. In parallelo, assistiamo all’arrivo del nuovo direttore del giornale David Brooke (Mark Strong), deciso a portare ordine e controllo, aprendo uno scontro generazionale e ideologico.

La giovane attrice Nina Land (Gemma Arterton) entra in scena come elemento di rottura, portando con sé ambizione e fragilità, in un mondo dove il successo è sempre appeso al filo dell’opinione di un solo uomo. Da qui in poi, il film si muove su binari più prevedibili, concentrandosi su un enigmatico gioco manipolatorio che vorrebbe diventare simbolo di qualcosa di più grande, ma che finisce per limitare la portata del racconto.

Il critico - Una scena del film (foto Universal Pictures)
Il critico – Una scena del film (foto Universal Pictures)

Lo specchio del potere

Una delle intuizioni più interessanti del film è proprio il metaspettacolo. Raccontando un recensore teatrale, Il critico guarda il teatro dall’interno, facendo riflettere sul ruolo della critica, sulla responsabilità del giudizio e sulla sua influenza devastante o salvifica. In un panorama in cui gli artisti vengono spesso raccontati come eroi romantici, al contrario qui il protagonista è colui che guarda, scrive, giudica. Una figura raramente esplorata con questa profondità.

Stona infatti la superficialità con cui viene trattata la componente teatrale, come se fosse un elemento marginale. La vita del critico resta in ombra, ridotta a un contorno. I suoi rapporti personali, il suo passato, il suo metodo: tutto resta accennato. Sarebbe bastato poco per scavare di più e offrire un ritratto più completo di un uomo che vive per scrivere e scrive per dominare. Così com’è, il film preferisce restare all’esterno della scena, come se temesse di sporcare la sua bellezza formale con la complessità dell’animo umano.

Il critico - Ian McKellen e Mark Strong (foto Universal Pictures)
Il critico – Ian McKellen e Mark Strong (foto Universal Pictures)

Ian McKellen, signore della scena

Il cuore pulsante del film è senza dubbio Jimmy Erskine, e la sua incarnazione da parte di Ian McKellen è magistrale. L’attore britannico costruisce un personaggio affascinante e temibile, ironico e crudele, capace di sedurre e terrorizzare con un solo sguardo. In lui si incarna un potere assoluto, quello di chi scrive recensioni che possono consacrare o distruggere, di chi esercita la propria influenza come un re senza corona.

McKellen riesce a dare spessore a ogni gesto, facendo percepire il cinismo come maschera e il dolore come sottofondo. Eclissa inevitabilmente tutti gli altri, pur lasciando spazio a interpretazioni solide. Anche se gli altri personaggi sono ben delineati a livello attoriale, è difficile reggere il confronto con una presenza così dominante. Il direttore del giornale, interpretato con misura e sensibilità da Mark Strong, riesce comunque ad emergere, offrendo uno dei pochi spunti emotivi davvero efficaci. Al contrario, altri personaggi come la figlia di David Brooke, restano evanescenti e privi di motivazioni chiare o evoluzioni visibili.

Il critico - Alfred Enoch e Ian McKellen (foto Universal Pictures)
Il critico – Alfred Enoch e Ian McKellen (foto Universal Pictures)

Un film che non convince fino in fondo

Nel complesso, Il critico – Crimini tra le righe resta un film affascinante ma incompleto. Elegante, visivamente curato, con un protagonista magnetico, ma penalizzato da una sceneggiatura debole che lascia troppe domande senza risposta. Il titolo promette un viaggio nel mondo della critica teatrale, ma quello che vediamo è solo un frammento, una deviazione, un’ombra. Molte sottotrame si perdono per strada, e chi guarda si trova spesso a chiedersi cosa sia stato davvero importante. Il racconto resta in bilico, incapace di decidere se essere un thriller, un dramma d’epoca o una riflessione sul potere della parola.

Proprio la parola, così centrale per chi scrive e giudica, diventa il vero cuore del film. Anche se non tutto è messo a fuoco e alcune promesse narrative restano sospese, Il critico ha il merito di puntare lo sguardo su una figura raramente esplorata dal cinema. Un film che forse non lascia il segno con un colpo di penna, ma che riesce comunque a far riflettere su quanto possa essere affilato – e a volte pericoloso – l’inchiostro di una recensione.

TITOLO Il critico – Crimini tra le righe
REGIA Anand Tucker
ATTORI Ian McKellen, Mark Strong, Ben Barnes, Gemma Arterton, Alfred Enoch, Lesley Manville, Romola Garai, Beau Gadsdon, Claire Skinner, Ron Cook
USCITA 03 aprile 2025
DISTRIBUZIONE Universal Pictures

 

VOTO:

2 stelle e mezza

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