La nostra video intervista a Donatella Finocchiaro, tra i protagonisti del film Il delitto Mattarella, che ci ha raccontato la sua Irma Mattarella, le personali vicissitudini familiari con la mafia ed altro
Vi presentiamo la nostra video intervista esclusiva a Donatella Finocchiaro, tra i protagonisti del film Il delitto Mattarella (leggi la nostra recensione) nei panni di Irma, moglie di Piersanti. L’apprezzata attrice ci ha parlato di Irma e del suo ruolo, dei suoi problemi con la scena dell’omicidio, della mafia e delle vicissitudini che la sua stessa famiglia ha avuto con la criminalità organizzata, ma anche del ruolo che vorrebbe interpretare in futuro. Il delitto Mattarella, interpretato tra gli altri da David Coco, Sergio Friscia, Tony Sperandeo e Leo Gullotta, è nei cinema dal 2 luglio, distribuito da Cine1 Italia.
Disponibili anche il video integrale della conferenza stampa del film e le nostre video interviste al regista Aurelio Grimaldi e a David Coco (Piersanti Mattarella).
Sinossi
6 gennaio 1980. Il Presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella si sta recando a Messa con la sua famiglia. Un giovane si avvicina al finestrino dell’auto e spara a sangue freddo a Piersanti e lo uccide. Pur nel disorientamento del momento con una serie di depistaggi verso il terrorismo di sinistra, il delitto apparve anomalo per le sue modalità. Il giovane Sostituto Procuratore di turno, quel giorno dell’Epifania, sarà Pietro Grasso, futuro Procuratore Antimafia e Presidente del Senato. Le indagini saranno proseguite dal Giudice Istruttore Giovanni Falcone, che scoverà pericolose relazioni tra Mafia, Politica, Nar e neofascisti, banda della Magliana, Gladio e Servizi Segreti. Il film ricostruisce il clima politico che ha preceduto l’omicidio: protetto a Roma dal Segretario della DC e dal Presidente della Repubblica Pertini, Mattarella è totalmente avversato dai capicorrente siciliani del suo partito. Mattarella non disturbava solo gli equilibri in essere nella DC ma entrava a gamba tesa sugli affari e gli accordi tra politica e mafia, la quale, per l’omicidio Mattarella, si allea con l’estrema destra romana neofascista in cambio dell’evasione dal carcere Ucciardone del leader Concutelli. Ma l’omicidio Mattarella è anche la storia di una famiglia, di esseri umani, di valori e ideali perseguiti con sincero spirito di servizio e afflato solidale: aspetti che nel film hanno un ruolo centrale. Aurelio Grimaldi ripercorre quei tragici giorni con occhio attento e sensibile.