Il Gatto con gli Stivali 2 – L’ultimo desiderio: ironia e sentimento nella nuova avventura a quattro zampe

Il gatto con gli stivali 2 - L'ultimo desiderio
Il gatto con gli stivali 2 - L'ultimodesiderio

La recensione de Il Gatto con gli Stivali 2 – L’ultimo desiderio: un’avventura piena d’ironia e sentimento che parla d’amore, amicizia e famiglia senza rinunciare ad un’animazione di livello

Il Gatto con gli Stivali (Antonio Banderas) ha perso otto delle sue nove vite ma ha ancora un asso nella manica: trovare la leggendaria Stella dei Desideri nella Foresta Nera per esprimere un desiderio e riappropriarsi delle vite perdute. Avendo però una sola possibilità a disposizione, il Gatto sarà costretto a chiedere aiuto alla sua ex partner e nemesi: l’affascinante Kitty “Zampe di Velluto” (Salma Hayek). Nella loro impresa, il Gatto e Kitty saranno aiutati da un malconcio, loquace e gioioso randagio di nome Perro (Harvey Guillén). Insieme, il trio di eroi dovrà rimanere un passo avanti rispetto a Riccioli D’oro (Florence Pugh) e sua alla Famiglia Criminale dei tre Orsi, composta da “Big” Jack Horner (John Mulaney) e dal terrificante cacciatore di taglie, il Grande Lupo Cattivo (Wagner Moura).

Una sola vita, ma piena d’amore?

Il Gatto con gli Stivali, conosciuto nel 2004 in Shrek 2 e poi “promosso” nel 2011 dalla DreamWorks con il primo film dedicato esclusivamente lui, torna sul grande schermo con una nuova avventura ricca di cuore. La storia stavolta ruota intorno ad un importante interrogativo: meglio nove vite vissute in solitaria oppure una sola, ma piena d’amore? Insomma, una domanda che poggia su basi importanti e che metterebbe in crisi anche il più saggio degli umani. Figuriamoci un Gatto (seppur con gli stivali).

Il gatto con gli stivali 2 - L'ultimo desiderio
Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio

Tanto sentimento

Accanto a lui, una serie di deliziosi personaggi che arricchiscono la buona sceneggiatura di Paul Fisher. Sono loro a spostare la storia su più livelli, rendendola stimolante sotto diversi punti di vista. La piccola Riccioli D’Oro, per esempio, con la sua famiglia adottiva di orsi, si chiederà – e chiederà allo spettatore – se la famiglia è quella biologica o quella che si occupa di te ogni giorno. Ancora sentimento, quindi, per un lungometraggio che punta a commuovere, a far riflettere e ovviamente a divertire.

Colori sfavillanti e musica spagnoleggiante

Non guasta la colonna sonora di Heitor Pereira, dalle note spagnoleggianti, pronte a coinvolgere e a far ballare. Nulla da eccepire nemmeno all’animazione, che si conferma di altissimo livello. Tra colori sfarzosi e allegri motivetti, le avventure del Gatto con gli Stivali e dei suoi amici/nemici scorrono spedite verso una degna conclusione passando attraverso un marchio di fabbrica che il pubblico ha imparato ad amare: gli occhioni da cerbiatto che hanno caratterizzato il personaggio sin dalla sua prima apparizione e che stavolta vengono sfoderati, a turno, dai tre adorabili protagonisti Gatto, Kitty e Perro. Un film d’animazione riuscito, che arriva al cuore di grandi e piccini.

Il Gatto con gli Stivali 2 – L’ultimo desiderio, distribuito da Universal Pictures, arriva nelle sale italiane il 7 dicembre. Diretto da Joel Crawford, tra i doppiatori originali ci sono Antonio Banderas, Salma Hayek, Harvey GuillénJohn Mulaney, Wagner Moura, Florence PughOlivia Colman e Ray Winstone.

VOTO:
4 stelle

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