La recensione de Il giorno sbagliato, un thriller che vorrebbe essere adrenalitico senza però riuscirci del tutto: Russell Crowe è un temibile psicopatico, ma la sua giornata di follia non colpisce nel segno
Obiettivo: distruggere Rachel
Rachel (Caren Pistorius) è una giovane madre impegnata in una difficile causa di divorzio. Un giorno, mentre porta – come sempre in ritardo – il figlio a scuola, suona il clacson ad un pickup che non parte al verde del semaforo. Alla guida di quell’automobile c’è Tom Cooper (Russell Crowe), che ha appena massacrato l’ex moglie e il suo nuovo compagno e non apprezza affatto il gesto di Rachel. Pieno di risentimento e rancore personale, Tom comincia a seguire la giovane donna con il chiaro intento di farle più male possibile.
Un punto di partenza “comune”
Il giorno sbagliato utilizza una situazione comune per generare tensione. A chi non è capitato di imprecare, mandare e ricevere insulti, o addirittura litigare con un altro automobilista? La sfortuna di Rachel è di farlo appunto nel giorno sbagliato e soprattutto con l’uomo sbagliato. La sua escalation di violenza è poco spiegata e poco credibile. Solamente attraverso una televisione lasciata accesa poche altre frasi lanciate dal protagonista si capisce che Tom Cooper, di fondo, è un uomo sul quale sono cadute diverse sventure sia lavorative che familiari. E che lui, di fronte ad esse, reagisce nel peggiore dei modi.
Un giorno di ordinaria follia
Bastano queste poche informazioni a giustificare una simile furia omicida? Probabilmente no, e proprio in questo risiede la maggior pecca della sceneggiatura. Va meglio per quanto riguarda la logica da lui seguita. Visto che il suo desiderio è ferire Rachel, si avvicina a lei passo dopo passo. Partendo dall’amico-avvocato (Jimmi Simpson) e passando poi per la cognata, i suoi obiettivi si fanno sempre più sensibili quando prende di mira il fratello e soprattutto il figlio adolescente.
Dinamiche troppo semplici
Per il resto si assiste ad un’ora e mezza di violenza continua che non risparmia nulla al pubblico, partendo da semplici pedinamenti e tamponamenti ma arrivando a condotte sempre più sanguinolente. Rachel non sembrerebbe avere la forza di intraprendere una simile battaglia ma, facendo affidamento all’amore materno, supera i suoi stessi limiti e ne trae un insegnamento di vita che va oltre e la migliora come donna. Di necessità virtù? Forse. Ma le dinamiche sono un po’ troppo semplicistiche per legare davvero lo spettatore alla poltrona. La tensione c’è ma certamente non è sufficiente.
Il giorno sbagliato, distribuito da 01 Distribution, arriva nelle sale italiane il 24 settembre.