Roma FF13, Il mistero della casa del tempo, recensione: atmosfere cupe e due ironiche star

Il mistero della casa del tempo, recensione

Il mistero della casa del tempo, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2018, è la trasposizione cinematografica del romanzo La pendola magica: con Cate Blanchett e Jack Black, la pellicola è carica di mistero e atmosfere cupe.

Il destino della razza umana nelle ‘mani’… di un orologio

Lewis (Owen Vaccaro) ha perso i genitori e viene affidato alle cure dello zio Jonathan (Jack Black), con l’aiuto della sua affascinante amica Mrs Zimmerman (Cate Blanchett). Il bambino però fa fatica ad integrarsi: la casa dello zio è inquietante e a scuola lo considerano un tipo strambo. Il bambino, che in sogno riceve consigli e consolazione dalla mamma defunta, scopre che tutte le sue difficoltà potrebbero essere risolte dalla magia. La casa – e lo zio Jonathan – sono avvolti da un’atmosfera incantata ma il peggio deve ancora venire. Esiste infatti un orologio, opportunamente nascosto nella tetra abitazione, che potrebbe far sparire l’intera razza umana. Come fare per trovarlo e sventare il diabolico piano del dott. Isaac Izard (Kyle MacLachlan)?

La pendola magica arriva al cinema

Il mistero della casa del tempo porta sul grande schermo il celebre romanzo del 1973 La pendola magica, di John Bellairs. Tra mostri, magie e misteri, il regista Eli Roth riempie il suo film di strane creature, atmosfere surreali ed intricati enigmi. Se all’inizio i ritmi restano blandi, la pellicola esprime davvero il suo potenziale nella seconda metà. Tutte le carte vengono messe in tavola e c’è spazio per il classico scontro tra bene e male. Il destino della razza umana è a rischio: il dott. Isaac Izard, infatti, vorrebbe far regredire l’intera specie all’infanzia per poi farla sparire del tutto. In uno scontro finale che si svolge a suon di furbizia e non di forza, toccherà all’inesperto Lewis l’onere e l’onore di spostare l’ago della bilancia in favore del bene.

Il mistero della casa del tempo: Lewis (Owen Vaccaro) scopre il nascondiglio del misterioso orologio magico
Lewis (Owen Vaccaro) scopre il nascondiglio del misterioso orologio magico

Eli Roth dirige un’ironica coppia di star

La coppia di protagonisti non ha certo bisogno di presentazioni o elogi. Quando sul set interagiscono due star del calibro di Cate Blanchett (con i suoi due premi Oscar all’attivo) e Jack Black, il risultato è garantito. Entrambi si ritrovano a vestire panni decisamente fuori dagli schemi: hanno poteri magici e frequentano case stregate abitate da stranissime creature (compresa una poltrona che si atteggia ad animale domestico). La Blanchett affronta la sfida con la classe che la contraddistingue ed incarna perfettamente il ruolo della composta Mrs Zimmerman, algida ma indomita. Black diverte con la sua proverbiale ironia, ma nel farlo può contare su una spalla di immenso valore: quello, appunto di una Blanchett pronta anche a prendersi poco sul serio.

Una famiglia magica e allargata

Oltre alla magia e alla sfida tra bene e male, c’è un’altra componente che non può sfuggire agli occhi – e al cuore – del pubblico: il concetto di famiglia allargata. Lo zio Jonathan, Mrs Zimmerman e il giovane Lewis non hanno vincoli parentali e all’inizio faticano a capirsi. Il ragazzino è spaventato dall’abitazione nella quale è costretto a vivere. Questo zio Jonathan, dal canto suo, sembra essere troppo indaffarato per occuparsi di lui e farlo sentire davvero a casa. Che dire poi di Mrs Zimmerman, con il suo sguardo di ghiaccio e l’aria misteriosa. L’avventura vissuta insieme, tuttavia, mette in luce il vero (buon) animo dei tre personaggi e finisce con l’unirli. Come una vera famiglia, o anche meglio.

Il mistero della casa del tempo, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2018, arriva nelle sale italiane il 31 ottobre 2018 distribuito da 01 Distribution.

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