La nostra video intervista a Flavio Furno, Romano Reggiani e Alessio Praticò, nel cast della serie Rai Il nostro generale nei panni degli uomini del Nucleo speciale antiterrorismo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
Vi presentiamo la nostra video intervista a Flavio Furno, Romano Reggiani e Alessio Praticò, nel cast della serie Rai Il nostro generale (leggi la nostra recensione), in cui interpretano rispettivamente Gian Paolo Sechi, Funzionario e Umberto Bonaventura, stretti collaboratori del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, l’uomo che ha combattuto e sconfitto le Brigate Rosse ed è stato poi assassinato dalla mafia nel 1982.
Con un cast che comprende Sergio Castellitto, Antonio Folletto, Andrea Di Maria, Viola Sartoretto, Stefano Rossi Giordani, Roberto De Francesco, Renato Marchetti, Lorenzo Gioielli, Cecilia Bertozzi, Camilla Semino Favro, Luigi Imola, Ninni Bruschetta ed Enrico Lo Verso, Il nostro generale andrà in onda dal 9 gennaio 2023 su Rai1.
Guarda anche le nostre video interviste a Sergio Castellitto, a Teresa Saponangelo, ad Antonio Folletto, e a Rita Dalla Chiesa.
La storia
A quarant’anni dalla strage di Via Carini (3 settembre 1982), Sergio Castellitto è Carlo Alberto dalla Chiesa nella serie di Lucio Pellegrini Il Nostro Generale – in onda da lunedì 9 gennaio in prima serata su Rai1 per quattro serate – che racconta la storia del Nucleo speciale antiterrorismo creato dal Generale Dalla Chiesa nel Nord Italia degli anni ’70 per combattere l’attacco delle Brigate Rosse allo Stato, in quella che fu una vera e propria guerra per la difesa della democrazia.
La narrazione prende il via nel 1973, quando il Generale Dalla Chiesa viene trasferito da Palermo – dove era impegnato nella lotta alla mafia – a Torino dove le Brigate Rosse stanno iniziando a rivendicare le loro prime azioni di propaganda armata: il Generale è il primo a capire l’entità del pericolo per la già fragile democrazia italiana e la necessità di contrastarlo con nuovi mezzi investigativi. Nonostante le resistenze dei vertici dell’Arma, Dalla Chiesa non si arrende e, grazie alla sua ostinazione, nasce il Nucleo speciale antiterrorismo, un gruppo scelto di uomini, tutti giovanissimi, fortemente specializzato e capace di muoversi negli ambienti vicini ai brigatisti.
Per i “ragazzi del generale” la lotta al terrorismo diventa un impegno totalizzante, non ci sono vacanze, pause e vita privata. Da una parte vi sono quindi il Generale e un gruppo scelto di giovani carabinieri sotto copertura, dall’altra ragazzi altrettanto giovani, i brigatisti, che coltivavano il sogno rivoluzionario di sovvertire lo Stato democratico attraverso sequestri, omicidi e attentati. Tra i ragazzi del Nucleo spicca il pugliese Nicola, il prediletto di dalla Chiesa: la sua voce narrante guida i telespettatori dentro la complessità del periodo storico di un Paese lacerato da tensioni sociali e oscure trame politiche. Quello tra Dalla Chiesa e i suoi uomini non è solo un rapporto professionale: il Generale è per loro un padre esigente, spesso duro, ma che sa guidarli, proteggerli e farli crescere. La grande abilità strategica di Dalla Chiesa non riguarderà solo la “lotta sul campo” ma anche l’intuizione dell’importanza dei pentiti e, insieme al coraggio dei suoi ragazzi, riusciranno a vincere la guerra contro le Brigate Rosse. Le vicende del Paese – raccontate anche attraverso immagini e filmati di repertorio originali – si intrecciano al racconto delle vicende private e delle relazioni familiari di Dalla Chiesa: Dora Fabbo, l’amatissima prima moglie, i figli Nando, Rita e Simona, i nipotini, e la giovane seconda moglie Emanuela Setti Carraro, che morirà insieme a lui a Palermo.