La conferenza stampa de Il sol dell’avvenire, il nuovo atteso film di Nanni Moretti che sarà in concorso a Cannes: presenti anche Silvio Orlando, Margherita Buy Barbora Bobulova, i produttori e le co-sceneggiatrici
Stamattina, al cinema Nuovo Sacher di Roma (e dove altro sennò?) si è tenuta l’anteprima de Il sol dell’avvenire, il nuovo film di Nanni Moretti (presente alla scorsa Mostra di Venezia come produttore di Las Leonas) che sarà in concorso a Cannes 2023, seguita da una conferenza stampa in cui il regista è stato accompagnato da Silvio Orlando, Margherita Buy e Barbora Bobulova, dalle sceneggiatrici Valia Santella, Francesca Marciano e Federica Pontremoli e dal produttore Domenico Procacci.
La conferenza sembra partire un po’ in sordina per via della comprensibile ritrosia nel rompere il ghiaccio di fronte a Nanni Moretti, che come ben noto non ama particolarmente le interviste. Poi però arrivano le prime, timide, domande e Moretti ne approfitta per parlare un po’ del film e nello stesso tempo tracciare un po’ una summa della propria carriera. “È un film che raccoglie un po’ tutti i temi, le suggestioni e i personaggi che ho affrontato nella mia carriera, ma è anche un film in cui ho deciso di sperimentare un po’ con la regia, la recitazione degli attori, la scrittura di alcune scene. Ho utilizzato un approccio diverso nella scrittura sia rispetto a Tre piani che rispetto a Mia madre, perché ne Il sol dell’avvenire ho provato a raccontare un film nel film che a differenza di Mia madre avesse già le scene ben impresse nella mia mente. Avevamo già provato assieme alle mie co-sceneggiatrici Valia Santella e Federica Pontremoli a scrivere un film ambientato nel ’56, ma non ci convinceva molto e quindi abbiamo aspettato che Tre Piani fosse terminato per riprovarci. L’ingresso nel team di Francesca Marciano ci ha dato una grande mano in questo.” Moretti, poi, decide di affrontare di petto la questione delle piattaforme (dopo averlo già fatto, splendidamente, in una scena esilarante de Il sol dell’avvenire). “Non mi preoccupo troppo di quello che mi accade attorno. Netflix e tutte le altre piattaforme vanno benissimo per le serie, ma i film sono fatti per il cinema ed è lì che devono essere visti. La stessa cosa è successa negli anni Ottanta, quando in italia tutti giravano film fintamente internazionali che pur di piacere a tutti non piacevano a nessuno. Anche allora ci fu la crisi delle sale che chiudevano in massa per colpa delle videocassette, ma io sono sempre andato controcorrente e perciò decisi di aprirne una, rilevandola e trasformandola nella Nuova Sacher. E oggi, mentre le sale rischiano di nuovo di chiudere e spopolano le piattaforme io ho preteso che sia Tre Piani che Il sol dell’avvenire uscissero al cinema.”
Moretti ci ha poi tenuto a rimarcare come in italia non esista un sistema cinema in grado prendersi cura del cinema stesso. “Ci sono tante belle trasmissioni che parlano di libri ad esempio, ma nessuna che parli di cinema. Perché il problema è che in Italia i registi bravi ci sono, i film ci sono ma non c’è nessuno che se ne prenda cura, che aiuti a supportarli, che li faccia conoscere al grande pubblico. Poi ci sono le eccezioni felici, certo, come Le otto Montagne, ma sono appunto eccezioni.” Lo spazio per gli altri attori non è stato enorme, a dir la verità, ma la bravissima Barbora Bobulova ad un certo punto si è perfino commossa, ricordando il parallelismo tra la sua infanzia e il personaggio di Vera che interpreta ne Il sol dell’avvenire. “Sono una new entry nella famiglia di Nanni, è il mio primo film con lui. Quello che succede nel film mi ha ricordato la mia infanzia, visto che mia madre è ungherese. La rivolta del ’56 non l’ho vissuta in prima persona, ma ricordo che mia madre ne discuteva e sentirmi nei panni di Vera mi ha fatto sentire un po’ come nei panni della mia mamma.” Quanto a Margherita Buy (ormai alla quinta collaborazione con Moretti) le sensazioni sembrano essere quelle della prima volta. “Il personaggio di Paola me lo porto proprio dentro, credo di rappresentare un po’ uno dei princìpi di Nanni visto che è il quinto film che facciamo assieme. Nel film, in fondo, è il suo personaggio a dire che nella vita almeno due o tre princìpi li si devono avere.”
Nel frattempo Moretti, scherzando ma forse non troppo, afferma che ne Il sol dell’avvenire l’unico attore al quale è stato concesso di improvvisare è stato Silvio Orlando. Questo ultimo ovviamente smentisce, però alla domanda su come stia Nanni Moretti risponde pronto: “Il modo migliore per capire come sta Nanni Moretti è attraverso i suoi film, e a me sembra che stia benissimo.” Infine, è lo stesso Moretti che ci tiene a ribadire l’importanza dell’esperienza cinematografica. “È bellissimo quando tante persone ridono e si commuovono insieme in un sala. Forse questo film rappresenta una sorta di chiusura della prima fase della mia carriera che è durata cinquant’anni, a cui ne seguirà una seconda di altri cinquanta e magari pure una terza.”
Il sol dell’avvenire uscirà in oltre 500 sale giovedì 20 aprile distribuito da 01 Distribution.
