Il vedovo allegro, scritto e diretto da Carlo Buccirosso, in scena alla Sala Umberto

Il vedovo allegro - Carlo Buccirosso (foto Gilda Valenza)
Il vedovo allegro - Carlo Buccirosso (foto Gilda Valenza)

Il vedovo allegro, scritto e diretto da Carlo Buccirosso, va in scena alla Sala Umberto dal 26 dicembre: protagonista un vedovo ipocondriaco stabilmente affetto da ansie e paure

Il vedovo allegro, scritto e diretto da Carlo Buccirosso, va in scena alla Sala Umberto dal 26 dicembre al 21 gennaio. Il cast è formato da Gino Monteleone, Massimo Andrei, Elvira Zingone, Davide Marotta, Donatella De Felice, Stefania De Francesco e Matteo Tugnoli.

Le scene sono a cura di Gilda Cerullo e Renato Lori, i costumi di Zaira de Vincentiis con le musiche di Cosimo Lombardi e il disegno luci di Luigi Della Monica. Aiuto regia Fabrizio Miano.

Guarda la nostra video intervista a Carlo Buccirosso

Il vedovo allegro - Carlo Buccirosso (foto Gilda Valenza)
Il vedovo allegro – Carlo Buccirosso (foto Gilda Valenza)

Le parole del regista

Tre anni dopo la fine della pandemia, Cosimo Cannavacciuolo, vedovo ipocondriaco stabilmente affetto da ansie e paure, inquilino del terzo piano di un antico palazzone situato nel centro di Napoli, persa la sua amata moglie a causa del virus, si ritrova a combattere la solitudine e gli stenti dovuti al fallimento della propria attività di antiquariato, che lo ha costretto a riempirsi casa della merce invenduta del suo negozio e a dover lottare contro l’ombra incombente della banca concessionaria del mutuo che, a causa dei reiterati mancati pagamenti, minaccia l’esproprio e la confisca del suo appartamento…

La vita di Cosimo sarebbe stata molto più vuota e monotona senza la presenza di Salvatore, bizzarro custode del palazzo, e dei suoi due figli Ninuccio e Angelina, il primo in costante combutta con lo stesso e la seconda votata al matrimonio e alla pulizia del suo appartamento. Ed è anche per fronteggiare le difficoltà economiche del momento che Cosimo ha concesso l’uso di una camera dell’appartamento a Virginia, giovane trasformista di cinema e teatro che gli porta una ventata di spensieratezza che non guasta…

Ma la vera angoscia del vedovo antiquario è rappresentata dai coniugi Tomacelli, vicini di casa, depositari di un drammatico segreto che da mesi contribuisce a rendere ancora più complessa la sua quotidiana e strenua lotta per la sopravvivenza! Riuscirà l’inquilino del terzo piano ad uscire dal baratro in cui è piombato ormai da tre anni? Lo scoprirete solo venendo a teatro…

(Carlo Buccirosso)

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