Improvvisamente a Natale mi sposo, recensione della commedia con Abatantuono, Placido e Frassica

La recensione di Improvvisamente a Natale mi sposo, atto secondo della commedia con Diego Abatantuono, Violante Placido, Nino Frassica, il Mago Forest, Elio, Primo Reggiani e Carol Alt

Matrimonio innevato… Matrimonio fortunato?

Mancano pochi giorni a Natale e, come ogni anno, la famiglia di Lorenzo (Diego Abatantuono) converge verso il suo albergo per le vacanze natalizie. Lorenzo li ha avvisati che non possono mancare per niente al mondo. L’uomo infatti ha un annuncio importante da fare: si sposerà! La notizia lascia tutti senza parole e in particolar modo Alberta (Violante Placido), che non vuole proprio accettare la novità nonostante il marito (Primo Reggiani) cerchi in tutti i modi di farla ragionare.

Alberta al contrario si convince che Serena (Carol Alt), la promessa sposa dal passato misterioso, sia una sorta di cacciatrice di dote. Da qui prenderanno vita una girandola di situazioni esilaranti, tra scoperte inattese e sorprendenti rivelazioni.

Una commedia simpatica con pregi…

Improvvisamente a Natale mi sposo, diretto ancora una volta da Francesco Patierno, continua a calcare la linea già trattata dal film precedente (Improvvisamente Natale, qui la nostra recensione) e a proporre gli stessi pregi e difetti. Nella prima categoria vanno citati prima di tutto il cast ben assortito, con il trio comico formato da Diego Abatantuono, Nino Frassica e il Mago Forest accanto a Violante Placido e alle “new entry” Primo Reggiani (che prende il posto di Lodo Guenzi), Carol Alt ed Elio (nei panni di un sindaco-Grinch).

Si fanno apprezzare anche gli scenari mozzafiato delle Dolomiti, che regalano panoramiche incantevoli capaci di immergere immediatamente nelle atmosfere natalizie. Infine, valutazione positiva per la capacità della pellicola di regalare un intrattenimento leggero per tutta la famiglia, da fruire comodamente seduti in poltrona.

…e difetti

Sebbene non ci si trovi (per fortuna) di fronte al classico Cinepanettone, Improvvisamente a Natale mi sposo non riesce a convincere fino in fondo. Se le tematiche affrontate dal primo film – famiglia, amore, matrimonio, amicizia – vengono riproposte con la stessa semplicità, stavolta la pellicola tende a prendersi un po’ troppo sul serio e a giocare meno con se stessa. I personaggi sembrano adagiarsi su rigidi stereotipi quali “lo youtuber”, “la figlia gelosa”, “la donna dal passato misterioso”, “il papà nostalgico” e non riescono nemmeno stavolta ad uscire dalla loro comoda comfort zone.

Dinamiche familiari differenti

Peccato anche che venga a mancare del tutto il bel rapporto tra la piccola Chiara – interpretata stavolta da Valentina Filippeschi, che prende il posto di Sara Ciocca – e suo nonno Lorenzo, un aspetto che aveva intenerito nel primo film. D’altronde l’amata nipotina è cresciuta, senza contare che alcune dinamiche familiari sono passate in secondo piano in favore di quelle più puramente sentimentali. Una virata necessaria ai fini della storia, ma che toglie un pizzico di emotività alla pellicola.

Le sorprese promesse dalla sceneggiatura giocano sul sicuro e restano piuttosto prevedibili, per una visione che avrebbe dovuto essere più divertente e sicuramente più accattivante per bissare quanto meno la piacevolezza del suo predecessore.

2 stelle e mezza