Inu-oh, recensione: un’opera rock nel Giappone del medioevo, un’anime inno alla libertà

Inu-Oh - frame 1
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La nostra recensione di Inu-oh, anime sorprendente che mette in scena un’opera rock nel Giappone del medioevo attraverso la storia di due artisti rivoluzionari, omaggio alla migliore musica degli anni Settanta

Con Inu-oh il regista Masaaki Yuasa firma il suo quinto lungometraggio, liberamente tratto da The Tale of the Heike: The Inu-oh Chapters dello scrittore Hideo Furukawa, e ispirato alla figura di Inu-oh, letteralmente “re dei cani”, misterioso danzatore realmente esistito. Una storia audace e visionaria, in concorso nella sezione Orizzonti alla 78° Mostra del Cinema di Venezia e candidato al Golden Globe come Migliore film d’animazione 2022.

Inu-Oh - frame 2
Inu-Oh – frame 2

La rivoluzione a tempo di musica

Nel Giappone medioevale, in un periodo storico a cavallo tra il XIV e il XV secolo, due giovanissimi artisti, il danzatore Inu-oh e il musicista Tomona, si incontrano per caso e uniscono le forze per dare vita a una nuova forma di intrattenimento. Frutto di un oscuro maleficio, Inu-oh è un essere mostruoso che ha appreso dal padre, rinomato teatrante, i trucchi del mestiere, rivisitandoli fino a stravolgerli. Anche Tomona è stato colpito da una maledizione che lo ha reso cieco: divenuto un monaco suonatore di biwa, antico liuto giapponese, inizia a esibirsi per le strade, sviluppando uno stile personalissimo che rompe gli schemi con la tradizione e affida alla sua musica, libera e selvaggia, il racconto di storie incredibili. Dal momento del loro incontro, inizia per entrambi l’ascesa verso il successo.

Inu-Oh - frame 3
Inu-Oh – frame 3

Il rock irrompe nel Giappone antico

Uniti da “affinità elettive”, Inu-oh e Tomora sono due emarginati che trovano nell’arte non solo una passione ma soprattutto una forma di riscatto. Rompendo in maniera radicale con le consuetudini, si lanciano in spettacoli sovversivi che infiammano le folle. Il risultato è sconvolgente: in uno scenario storico, due giovani performer incantano il pubblico raccontando in musica le antiche vicende della dinastia Heike, mantenendo la memoria di un passato sanguinoso e dando vita a un presente rivoluzionario, a tempo di rock.

Inu-Oh - frame 4
Inu-Oh – frame 4

Un’opera rock inedita e sorprendente

L’anime di Masaaki Yuasa, conosciuto non a caso come uno dei registi più anticonformisti del genere, è una miscela esplosiva di grafica raffinata e colonna sonora accattivante, che evoca in maniera sfacciata, più come omaggio che come plagio, le sonorità dei Queen. Pezzi nei quali riecheggiano le note di We Will Rock You e Bohemian Rhapsody danno vita a performance visionarie e scenografiche, producendo scene di isteria collettiva e moti di incontrollabile ribellione. Il fatto che ciò avvenga nel Giappone medievale crea un corto circuito singolare che lascia lo spettatore stupefatto. Il tutto condito da un’estetica glam rock che evoca i travestimenti di David Bowie o le sensuali performance di Damiano David dei Måneskin.

Spiazza e diverte assistere alla metamorfosi del protagonista da creatura mostruosa,  simile a quelle della Città incantata di Miyazaki, a fighissimo danzatore dalle abilità soprannaturali, o all’evoluzione di Tomona che abbandona il kimono da bonzo per sfoggiare pettorali scolpiti e pantaloni a vita bassa. Nei loro show, che siano performance di strada o veri e propri mega concerti, si esibiscono brandendo gli strumenti musicali tipici dell’epoca, da cui magicamente escono suoni contemporanei.

Inu-Oh - frame 5
Inu-Oh – frame 5

Una storia universale

Inu-oh è un anime sorprendente, nel quale si fondono elementi di realismo magico, ricostruzione storica, dramma ed estetica raffinata. Tutte componenti che conferiscono vigore a una storia universale, che esalta la forza generatrice di futuro che solo la gioventù è in grado di produrre. La modernità incarnata dai due protagonisti troverà inevitabilmente l’opposizione dei custodi dello status quo, una narrazione che si ripete uguale da millenni, a qualunque latitudine. Anche se la restaurazione è dietro l’angolo, la frattura creata dalla rivoluzione musicale segnerà la strada che conduce fino ai nostri giorni.

Inu-oh. Diretto da Masaaki Yuasa, con Mirai Moriyama, Tasuku Emoto, Kenjirô Tsuda, Yutaka Matsushige, Joshua Waters, in uscita nella sale giovedì 12 ottobre, distribuito da Hikari e Double Line.

VOTO:

Tre stelle e mezzo

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