La nostra recensione de L’ultima settimana di settembre, esordio alla regia di Gianni Di Blasi con Diego Abatantuono e Biagio Venditti: un dramma familiare che affronta il rapporto tra nonno e nipote attraverso un commovente viaggio on the road
Dopo aver diretto il documentario Altamente nel 2016 e il corto L’elemosina nel 2020, il regista salentino Gianni Di Blasi esordisce al cinema con L’ultima settimana di settembre, un road movie drammatico basato sull’omonimo romanzo di Lorenzo Licalzi edito da Rizzoli nel 2015. Il film è stato presentato al Giffoni Film Festival 2024.
Un road movie familiare
Il nonno e il nipote protagonisti con l’inseparabile cane Syd di questo road drama sono Diego Abatantuono e il giovanissimo Biagio Venditti, anche lui al suo esordio sul grande schermo dopo essere stato tra i protagonisti della serie teen Di4ri su Netflix.
Pietro Rinaldi è un attempato scrittore ormai in declino che soffre di depressione in seguito alla morte della moglie. Ormai stanco della vita, Pietro decide di suicidarsi nel giorno del suo compleanno ma un’inaspettata tragedia, la morte improvvisa di sua figlia e del genero in un incidente stradale, lo porta a doversi occupare del nipote adolescente Mattia, il quale ha sempre trascurato. Nonno e nipote, diventano allora gli improbabili protagonisti di una straziante e complessa convivenza, e di un viaggio verso il nord Italia che metterà alla prova il loro rapporto.
Amore ti odio
Pietro, proprio come i titoli dei suoi romanzi che continuano ad avere un pubblico di appassionati di nicchia, è scorbutico e disilluso. Il nipote Mattia vive al contempo un periodo complesso come l’adolescenza che lo porta a non sentirsi abbastanza spigliato e a mettere in dubbio se stesso. Il film si basa tutto sul rapporto intergenerazionale tra questi due personaggi che, nonostante siano in momenti estremamente diversi della loro vita, hanno bisogno di scoprire, o riscoprire, il valore di alcuni sentimenti, tra tutti l’amore.
La regia di Gianni Di Blasi è pulita e completamente al servizio del racconto. Da autore dell’adattamento del libro insieme a Pippo Mezzapesa e Antonella Gaeta, sceglie di spostare il punto di partenza del viaggio dalla Genova del romanzo al suo Salento, del quale regala gran belle vedute. Il suo obiettivo è trasmettere questa narrazione con il massimo del realismo, lasciando spazio a due personaggi “soli”, di incontrarsi, scontrarsi e comprendere infine di aver bisogno l’uno dell’altro.
Un insolitamente serioso e dolente Diego Abatantuono regala a sprazzi risate di puro cinismo, mentre il giovane Biagio Venditti offre una buona interpretazione dimostrando di essere all’altezza del non facile ruolo di adolescente in cerca di un posto nel mondo.
“È solo un abbraccio…“
Questa storia on the road è in fondo un dramma familiare che vive di temi triti e ritriti, scanditi da ambientazioni malinconiche e passatiste, specchio di un’Italia ritratta dal cinema degli anni duemila, con stratagemmi visivi tipici dei road movie ed una partitura sonora dolente e speranzosa. Ma il coraggio del film è nel racconto della depressione, del trauma e dell’abbandono, con un duplice sguardo verso l’anziano e l’adolescente, che mescolandosi mostrano più le somiglianze che le differenze. Di Blasi, grazie all’autenticità del racconto e delle interpretazioni, regala un debutto a tratti commovente, che riporta lo spettatore al ricordo ingiallito di un tenero abbraccio tra un nonno e un nipote.
| TITOLO | L’ultima settimana di settembre |
| REGIA | Gianni Di Blasi |
| ATTORI | Diego Abatantuono, Biagio Venditti, Roberta Mattei, Marit Nissen, Debora Boccuni, Guendalina Losito, Dan Borduz, Monica Contini, Pinuccio Sinisi |
| USCITA | 12 settembre 2024 |
| DISTRIBUZIONE | Medusa Film |
2 stelle e mezza
