La nostra recensione de La famiglia Addams 2, spassosa commedia d’animazione che vede Morticia e Gomez fare i conti con la crescita dei loro figli durante un bizzarro viaggio in giro per gli Usa
La famiglia Addams 2 è una commedia animata diretta da Greg Tiernan e Conrad Vernon, sequel de La Famiglia Addams (2019). Al centro della narrazione c’è ancora una volta la stramba e macabra famiglia nata dalla fantasia dell’umorista americano Charles Addams ed entrata nella cultura popolare grazie, soprattutto, al film del 1991 con Cristina Ricci e Angelica Huston. Questa nuovo capitolo delle disavventure di Morticia, Gomez & Co., ripropone i punti di forza (umorismo in primis) del predecessore impantanandosi, però, in uno sviluppo che sa di già visto.
Un viaggio di famiglia
Venerdì e Pugsley sono alle soglie dell’adolescenza, le loro necessità stanno cambiando ed il loro rapporto con i genitori si sta sfilacciando. Per cercare di recuperare una comunicazione con i loro figli, Morticia e Gomez organizzano un viaggio a bordo di un camper malridotto nei luoghi più lugubri d’America. A movimentare la vacanza ci penseranno Zio Fester, il cugino It e tanti nuovi esuberanti personaggi che daranno del filo da torcere alla tetra e scoppiettante famiglia Addams.
Un film per tutti
Così come il capitolo precedente, anche La Famiglia Addams 2 riesce a rappresentare sapientemente il cuore più lugubre e oscuro dei suoi personaggi, declinandolo in modo tale da renderlo adatto ad un pubblico di giovanissimi, target di riferimento del prodotto. Abbondano quindi gag dalla comicità baldanzosa e sempliciotta, particolarmente indicate per scatenare il riso dei più piccoli. Non mancano però linee di dialogo o riferimenti figli di un umorismo dark che stuzzicano la sensibilità di un pubblico più adulto, in grado di cogliere allusioni neanche troppo velate. Questa compresenza di livelli permette al film di poter essere apprezzato da un pubblico trasversale che potrà rispecchiarsi nel il cinismo sfrenato di Mercoledì o ridere a crepapelle dell’ottusità del piccolo Pugsley.
Un grottesco già visto
La famiglia Addams 2 è un film che sa di già visto soprattutto perchè ripropone in maniera quasi identica guizzi efficaci del primo capitolo, che qui diventano solo ridondanti. L’impostazione narrativa e a colpi di scena, tra l’altro, talmente triti e ritriti da togliere mordente alla pellicola e banalizzare interessanti spunti relativi al rapporto genitori-figli e al concetto di famiglia in quanto luogo dell’affetto. I personaggi, inoltre, in alcune situazioni da gustosamente grotteschi e tridimensionali passano ad essere ridicoli (vedi Zio Fester). Al contempo la pellicola non riesce ad equilibrare la volontà didattica tipica di prodotti destinati ad un target di bambini, che sfocia così in un didascalismo noioso.
Gustosamente mediocre
Una nota di merito del film è la peculiarità di un’animazione che sa di Burton, ma non è Burton, e permette un character design molto fedele alle vignette di Charles Addams. Altalenante è, invece, la resa del doppiaggio italiano. Se il lavoro su Venerdì (Eleonora Gaggero) e Pugsley (Luciano Spinelli) appare piatto e non aggiunge nulla alla caratterizzazione dei personaggi, un’irriconoscibile Virginia Raffaele dosa con maestria la malinconia e la sensualità della sua Morticia e una divertita Loredana Bertè dona una brillante follia alla sua nonna Addams.
La famiglia Addams 2 è un’operazione non particolarmente riuscita che continua a girare intorno al tema dell’accettazione del diverso senza originalità, riuscendo però a strappare più di un sorriso. Un film gustosamente mediocre.
La famiglia Addams 2 – Regia di Greg Tiernan e Conrad Vernon. Con le voci di Virginia Raffaele, Pino Insegno, Eleonora Gaggero, Luciano Spinelli e Loredana Bertè. Al cinema dal 28 ottobre 2021, distribuzione Eagle Pictures.